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Oscar 2019, La Favorita e Roma fanno il pieno di nomination

Oscar 2019, La Favorita e Roma fanno il pieno di nomination

23 Gennaio 2019 0 Di Redazione In24

La rivincita dei giovani e degli stranieri e un quasi completo ricambio generazionale. Potrebbe essere questa la chiave di lettura delle candidature alla 91ma edizione degli Oscar. Le nomination sono state annunciate da Kumail Nanjiani e Tracee Ellis Ross e, se dovessero essere descritte con un solo aggettivo questo sarebbe diversità. Il maggior numero di candidature, dieci, sono state raggiunte da un film in bianco e nero, girato in spagnolo: Roma, del messicano Alfonso Cuaron e dal film dell’innovativo regista greco Yorgos Lanthimos, La Favorita.

Il film Roma, candidato a 10 premi Oscar.

Entrambi hanno ottenuto la candidatura a miglior film, insieme ad altri sei concorrenti: Black Panther, che ha già fatto la storia per essere il primo film tratto da un fumetto candidato all’Oscar, BlackkKlansman racconto del primo infiltrato nel Ku Klux Klan, Bohemian Rhapsody che racconta la storia del grande Freddie Mercury, Green Book, viaggio nell’America sudista e razzista del musicista nero Don Shirley, il popolarissimo A star is born e Vice, l’uomo nell’ombra, storia dell’ascesa politica di Dick Cheney, interpretato da Christian Bale, che a buon diritto ha ottenuto una candidatura fra gli attori protagonisti insieme a Bradley Cooper per A star is born, Willem Dafoe per l’interpretazione di Vincent Van Gogh in Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, Rami Malek che è Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody e Viggo Mortensen, smaliziato autista italoamericano in Green book.

Rami Malek nel ruolo di Freddie Mercury in Bohemian Rapsody.

Fra le donne fa storia la candidatura di Yalitza Aparicio che recita in spagnolo in Roma. Non molte donne sono state candidate nella categoria più importante per una performance in una lingua straniera, fra queste le grandi Anna Magnani e Sophia Loren (entrambe candidate due volte lo vinsero per, rispettivamente La rosa tatuata e La Ciociara) . La Aparicio vedrà la concorrenza Glenn Close che con The Wife ha già vinto il Golden Globe, Olivia Colman per La Favorita, Melissa McCarthy per Can You Ever Forgive Me?, e Lady Gaga al suo debutto cinematografico con A Star is Born, che gli è valso anche una nomination per la migliore canzone originale, Shallow.

Un ricambio generazionale

Dopo gli Oscar troppo bianchi di due anni fa, dopo l’ondata femminista seguita allo scandalo Weinstein l’anno scorso, questo è l’anno del ricambio generazionale. Niente nomi troppo famosi, niente Spielberg o Hanks, ma tanti sconosciuti e semi-conosciuti e tanti stranieri. La cinquina dei registi, ad esempio (dove è da registrare la totale assenza di donne): fra questi solo due sono americani e solo uno è bianco, Adam McKay, regista di Vice – L’uomo nell’ombra.

Bradley Cooper e Lady Gaga in A Star is Born.

L’altro americano è Spike Lee autore di BlackkKlansman che dovrà fare i conti con il messicano Alfonso Cuaron (Roma), con il greco Yorgos Lanthimos per La Favorita e il polacco Pawel Pawlikowski per Cold War, film che insieme a Roma è nella cinquina dei migliori film in lingua straniera. L’Italia è fuori da tempo. Aveva candidato Dogman ma non era riuscita a superare le preselezioni. Le altre nazioni che potranno sperare di ottenere un Oscar per il film straniero sono Libano, Germania e Giappone. Una piccolissima soddisfazione per l’Italia arriva dalla candidatura, fra i film d’animazione di Spider-Man: Un Nuovo Universo. Per realizzarlo è stata creata una nuova tecnica che unisce le tecnologie digitali con lo stile dei disegnatori di fumetti impegnati nel progetto, fra questi un’italiana: Sara Pichelli, disegnatrice di Porto Sant’Elpidio, classe 1983.

Black Panther è il primo film tratto da un fumetto candidato all’Oscar.

La numero 91 sarà una delle poche edizioni degli Oscar che non vedrà candidata in una delle categorie attoriali la inossidabile Meryl Streep. In generale c’è da registrare un abbassamento dell’età media dei nominati e pochi nomi molto noti, fatta eccezione per Amy Adams, che interpreta la signora Cheney in Vice, e Rachel Weisz e Emma Stone, entrambe candidate non protagoniste per La favorita. Nella analoga categoria maschile sono stati candidati fra gli altri Mahershala Ali, per Green Book e Sam Rockwell che interpreta George W. Bush in Vice, L’uomo nell’ombra. La cerimonia degli Oscar si terrà il prossimo 24 febbraio e al momento ha un’incognita in più: il nome del presentatore dopo la rinuncia del comico Kevin Hart, a seguito di una polemica seguita ad alcuni suoi tweet omofobi.

 

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