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4 Maggio, a dieci giorni dal risveglio delle città dal forzato letargo manca un Piano per la Mobilità Urbana

4 Maggio, a dieci giorni dal risveglio delle città dal forzato letargo manca un Piano per la Mobilità Urbana

24 Aprile 2020 0 Di Marino Marquardt

4 Maggio, salvo imprevisti o ripensamenti, l’Italia uscirà dal forzato letargo. Una data e un risveglio che già fanno tremare le vene e i polsi ai Sindaci del Paese. Sulle loro spalle ricadrà infatti buona parte del peso dell’assenza di un adeguato Piano per la riapertura delle Città.

Dall’aria pulita prodotta nei giorni del Lockdown alla full immersion nelle polveri sottili, dalle strade libere da traffico automobilistico ai prevedibili ingorghi. Il passaggio sarà brusco, sarà uno choc ambientale

Soprattutto nei primi giorni si vivranno momenti d’inferno in particolare nelle Grandi Città da tempo in debito di Mezzi di Trasporto su ferro e su gomma.

In seguito ai non rinnovati e ai non numericamente potenziati convogli delle Metropolitane e in seguito al ridotto e malandato parco Bus, le Città – e quindi i Primi Cittadini – dovranno fare i conti con i problemi di sempre legati alla Mobilità Urbana, problemi questa volta aggravati dall’obbligo di Distanziamento Sociale.

Chi farà rispettare questa disposizione sui Bus o sulle Metropolitane? Gli autisti saranno lasciati da soli in balia di eventuali prepotenze? Basterà lo scaglionamento degli orari di lavoro per evitare ingorghi di Auto nelle strade e affollamento di Persone alle fermate dei mezzi di trasporto? Nell’attesa dei Mezzi i cittadini si disporranno in fila? E vi sarà lo spazio necessario per disporsi in ordine di precedenza? E chi controllerà il numero degli ingressi su bus e metropolitane? Saranno a disposizione i numeri come nei Supermercati?

Sono soltanto alcuni esempi degli elementi della Bufera Organizzativa che – restando così le cose – si abbatterà sulla Mobilità Urbana.

Interrogativi al momento senza risposta. E viene da chiedersi a cosa serva la task force guidata da Colao Meravigliao.

Mancano 10 giorni all’ora X.

Resta poco tempo per recuperare il finora non fatto e per almeno abbozzare un Piano in vista della cosiddetta Ripartenza del Paese.

A pensarci bene saranno i bistrattati Nonnini a creare meno problemi in materia di mobilità. Con le proprie auto avranno la facoltà di uscire dalle 10 alle 18 –  otto ora d’aria – scegliendo i momenti meno caotici del traffico. Da mettere in conto anche eventuali fuitine clandestine organizzate dai più arzilli per cene al lume di candela. Un tripudio di emozioni in barba all’età…

Ps. “Sopra le Righe”, è il nuovo spazio che mi offre il privilegio di poter esprimere opinioni personali su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui i pareri del sottoscritto talvolta potrebbero non apparire coerenti con la linea editoriale di Italia Notizie 24. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola attenzionata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sotttolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…

24/04/2020   h.06.00

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