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Usa, Trump sceglie il petroliere amico di Putin

Usa, Trump sceglie il petroliere amico di Putin

11 Dicembre 2016 0 Di Pietro Nigro

Il presidente degli Usa in pectore Trump sceglie come segretario di Stato l’amministratore delegato di Exxon Mobil, Rex Tillerson, considerato molto vicino alla Russia.

L’Ad di Exxon scelto da Trump

Una scelta piuttosto chiara e che a molti non lascia dubbi: l’America di Donald Trump e la Russia di Vladimir Putin avranno buoni rapporti. Una conferma arriva, secondo gli analisti, dalla scelta di Rex Tillerson, amministratore delegato della Exxon Mobil come probabile futuro segretario di Stato Usa.

La notizia è arrivata nel corso della giornata di sabato, dopo che il manager ha incontrato alla Trump Towr il nuovo presidente Usa, lo stesso che, secondo fonti dell’Intelligence Usa sarebbe stato più o meno apertamente aiutato in campagna elettorale dagli hacker russi che hanno violato gli archivi informatici della sua avversaria Hillary Clinton.

Di Tillerson e degli altri possibili candidati alla carica, tra cui Mitt Romney, si parla sin da venerdì. Ma la decisione, sebbene non ancora formalizzata, sarebbe stata presa nel corso dell’incontro di sabato mattina, sebbene il portavoce di Trump, Jason Miller ha escluso che ci saranno altre nomine ufficiali fino alla prossima settimana.

La prima a segnalare la possibilità che Trump scelga Tillerson è stata la Nbc News, che ha anche indicato John Bolton, ex ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, come possibile vice segretario di Stato.

 

Chi è il manager della Exxon

Rex Tillerton, il manager 64enne che Trump avrebbe scelto come segretario di Stato, è il principale artefice della espansione in Russia del colosso petrolifero Exxon Mobil. Insomma, uno che conosce bene la Russia, e soprattutto ha ottimi rapporti con il presidente russo, che non a caso gli ha concesso la massima onorificenza possibile, l’Ordine dell’amicizia russa.

Nel 2011, tra l’altro, la Exxon ha firmato un accordo con Rosneft, la più grande compagnia petrolifera statale russa, per l’esplorazione congiunta di nuovi pozzi e la produzione di petrolio. Da quel momento sarebbero almeno dieci le joint venture che Exxon e Rosneft hanno avviato per specifici progetti in Russia. Uno di questi accordi, annunciato da Tillerson e dal numero uno di Rosneft Igor Sechin, riguarda l’esplorazione di giacimenti di gas nell’Artico russo.

La scelta di Tillerson confermerebbe ancora una volta la preferenza di Trump, più volte dichiarata in campagna elettorale, di voler chiamare nella sua squadra non tanto i politici, quanto gli americani che hanno avuto successo nelle loro attività, soprattutto imprenditoriali.

E Tillerson, che secondo Tramp è “molto più di un uomo d’affari”, potrebbe essere l’uomo giusto per portare avanti la politica di distensione che Trump ha annunciato di voler condurre con la Russia, in netta antitesi con i contrasti che hanno portato alle dure sanzioni economiche disposte dal suo predecessore Barack Obama.

Come se non bastasse, la scelta di un petroliere è rilevante anche per un altro tema, quello dei cambiamenti climatici che Trump ha più volte detto di considerare inaccettabile. La Exxon, tra l’altro, è sotto inchiesta negli Stati Uniti, proprio per aver diffuso notizie errate e fuorvianti per investitori, istituzioni e cittadini sul riscaldamento globale. Curiosamente, tuttavia, Tillerson è praticamente l’unico tra tutti gli uomini scelti da Tramp a credere alla teoria del cambiamento climatico.

 

 

 

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