Aerei italiani all’Ucraina? Meglio avviare iniziative di pace

Se davvero l’Italia è disposta a dare aerei italiani all’Ucraina, si tratterebbe di una iniziativa priva di spessore militare e politico.

Aerei italiani all’Ucraina?

Apprendo da alcune testate gionalistiche che la premier Giorgia Meloni saebbe disponibile a cedere aerei italiani all’Ucraina. Se così fosse, sarebbe una mossa così inadeguata alla oggettiva situazione sul campo (militare e politico) che da un premier accorto come la Meloni, francamente non me l’aspettavo.

Una iniziativa che non ha rilevanza militare, perché alcuni aerei da combattimento (ritengo vetusti perché se fossero moderni saremmo degli incoscienti stante il nostro parco velivoli) non spostano di un millimetro la situazione militare ucraina.

Un’iniziativa mirata solo a far vedere che ci sei ma che non incrementa il nostro peso in seno a Nato e Ue, che lascia intendere trattasi di un’insopportabile azione di piaggeria nei confronti dell’America Dem, e che ci sovraespone nei confronti della Russia ponendoci tra gli obiettivi prioritari da colpire in caso di conflitto.

Una iniziativa che preclude all’Italia lo svolgimento di quel ruolo che le é connaturato: la mediazione (qualora si giungesse finalmente alle agognate trattative).

Insomma una iniziativa priva di spessore militare e politico che testimonia solo una smidollata propensione ad accodarsi alla policy Nato (lo strumento militare dell’avventuismo americano) e a quella ben più scombinata dell’Ue.

Signora Meloni! Adesso, dopo essersi recata a Kiev e aver giustamente palesato sincero compatimento per la sofferenza di quel popolo, chiami la Ue a più miti consigli e assuma l’iniziativa di esperire ogni possibilità di avviare trattative perché é questo, ab origine, il compito naturale dell’Italia.