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Val di Cecina la terra della geotermia tra geyser e sbuffi sulfurei

Val di Cecina la terra della geotermia tra geyser e sbuffi sulfurei

05 Dicembre 2021 0 Di Patrizia Russo

Nella verde Toscana c’è un territorio dall’aspetto lunare, fumoso e apparentemente poco invitante. Sono i luoghi della geotermia: Larderello, Sasso Pisano e Monterotondo Marittimo a cavallo tra le province di Pisa e Grosseto.

Val di Cecina, alla scoperta delle terre fumanti

Nella verde Toscana c’è un territorio dall’aspetto lunare, fumoso e apparentemente poco invitante. È la lingua di terra che racchiude i comuni di Larderello, Sasso Pisano e Monterotondo Marittimo, i luoghi della geotermia.

Inizialmente queste zone erano principalmente conosciute e frequentate da tecnici, ingegneri, addetti ai lavori. La Toscana è un punto di riferimento scientifico mondiale nel settore della geotermia e si colloca ai primi posti nello sfruttamento di questa energia rinnovabile, che soddisfa più del 30% del fabbisogno elettrico regionale (dati Enel 2016).

Oggi questi luoghi stanno assumendo anche un altro importante ruolo: culturale e sociale. Ogni anno sono sempre più visitati da numerosi turisti e appassionati.

Ecco cosa possono offrire i territori della Valle del Diavolo dove l’energia viene dalla profondità della terra.

Larderello ha ispirato l’Inferno della Divina Commedia

 

Le colonne di vapore di Larderello (ph. P. Russo per ItaliaNotizie24).

Le colonne di vapore di Larderello (ph. P. Russo per ItaliaNotizie24).

Bianche colonne di vapore che si sprigionano dal terreno, acqua che ribolle e un panorama surreale che ricorda la superficie lunare. Questo è Larderello, il paese nel comune di Pomarance, dove per la prima volta in tutto il mondo si è iniziato a sfruttare l’energia geotermica, ovvero il calore che fuoriesce dalla terra, per produrre elettricità. Larderello si trova al centro della Valle del Diavolo, chiamata così proprio perché il suo paesaggio ha un aspetto “infernale”, che ha ispirato il Vate per alcune descrizioni dell’Inferno nella Divina Commedia. Tutta l’aria è ricca di imponenti manifestazioni naturali: fumarole, soffioni boraciferi, lagoni e geyser.

Da non perdere il Museo della Geotermia (aperto tutto l’anno a ingresso gratuito). Fondato alla fine degli anni Cinquanta, ripercorre la storia dell’energia geotermica in tutti i suoi aspetti: la ricerca, la perforazione, i sistemi di utilizzazione del fluido geotermico per produrre energia.

Merita una visita anche la chiesa di Larderello, disegnata dall’architetto Giovanni Michelucci, noto per aver progettato anche la stazione di Firenze Santa Maria Novella e la chiesa dell’Autostrada del Sole.

Monterotondo Marittimo e Sasso Pisano, il trekking geotermico parte da qui

Gli amanti del trekking possono trovare qui un suggestivo sentiero attrezzato, che consente di camminare lungo un percorso nel cuore delle colline metallifere pisane e collega i borghi medievali di Sasso Pisano e Monterotondo Marittimo.

Il percorso “Geotermia e Vapore” conduce dal Parco Naturale delle Biancane di Monterotondo Marittimo in un continuo alternarsi di manifestazioni attive (soffioni, fumarole, putizze, bulicami, ecc) fino al Parco dalle Fumarole di Sasso Pisano.

Si cammina tra paesaggi che cambiano continuamente: attraverso colori (bianco, rosso, ocra) e odori (nell’aria è molto forte l’odore di zolfo). A tratti immersi nel vapore tra una vegetazione pioniera e accompagnati dal rumore dell’acqua bollente che scorga dal terreno e dai sibili tipici della fuoriuscita di gas. Dalla sommità è possibile ammirare un panorama molto bello. Nelle giornate nitide è facile riconoscere la costa da Piombino a Punta Ala.

Bagnone, sorgenti di acqua calda sin dall’antichità

 

il complesso sacro-termale Il Bagnone a Sasso Pisano (ph. P. Russo per ItaliaNotizie24).

Il complesso sacro-termale Il Bagnone a Sasso Pisano (ph. P. Russo per Italia Notizie 24).

Evidentemente non siamo i primi ad aver scoperto che la zona era ed è ricca di sorgenti naturali. Prima di noi gli etruschi hanno capito che era possibile sfruttare il calore che naturalmente fuoriusciva della terra. In questo caso non si parla di vapore, ma di sorgenti termali.

A pochi chilometri da Sasso Pisano, è stato riportato alla luce un sito architettonico di interesse storico e archeologico: il complesso sacro-termale Il Bagnone, risalente al III secolo a.c.

L’eccezionale ritrovamento costituisce l’unico esempio di terme etrusche di epoca tardo-ellenistica pervenuto fino ad oggi e attesta nella zona un insediamento termale di epoca tardo romana. Emergono, incastonate in una natura meravigliosa, le vasche in pietra levigata dell’epoca romana che lasciano intendere un importante e vasto complesso. Oggi è possibile fare il bagno, gratuitamente, nelle calde e salutari acque termali di Sasso Pisano (le così dette terme libere) nelle piccole vasche naturali situate nei pressi del complesso Il Bagnone e vicino ai Lavatoi del Cimitero.

Cibo e geotermia, cose buone con il vapore

La Toscana regala numerose sorprese, soprattutto quando si sceglie di viverla lentamente e di immergersi nei suoi paesaggi, così come nei suoi sapori. Anche in questo territorio natura e cibo si intrecciano in due aziende innovative che sfruttano la geotermia per la produzione di birra e formaggio.

La prima azienda si chiama Vapori di Birra. Il birrificio artigianale è il primo in Italia che impiega il vapore geotermico come fonte primaria di energia per il processo industriale brassicoloVapori di Birra produce diverse specialità con nomi, ovviamente, legati al territorio: Magma (rossa ambrata doppio malto), Geyser (100% malto d’orzo) e Sulfurea, una weiss di frumento con schiuma bianca e compatta.

Nella sede dello stabilimento posto a Sasso Pisano (vicino alla chiesetta del Michelucci) è stato ricavato un Brewpub dove in una tap room è possibile partecipare a percorsi di degustazione appositamente studiati e degustare la birra con formaggi, salumi, miele, olio forniti dai produttori locali.

L’altra azienda è Podere Paterno azienda agricola che custodisce una tradizione casearia lunga ormai tre generazioni. Grazie all’allevamento in proprio di pecore da latte produce, in modo artigianale, formaggi a filiera corta. La lavorazione “a crudo” (il latte non viene pastorizzato) permette la conservazione intatta degli aromi e le proprietà organolettiche del latte appena munto. Nel podere è possibile assaggiare e acquistare dal classico pecorino, al formaggio stagionato in fieno, dagli aromatizzati a quelli freschi. Da provare anche il gelato con latte di pecora!

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