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Approvato il Green Pass UE: sarà attivo dal 1 luglio

Approvato il Green Pass UE: sarà attivo dal 1 luglio

15 Giugno 2021 0 Di Rebecca Gnignati

Dal primo luglio si attiva il “Green Pass europeo” per la libera circolazione all’interno dell’Unione: come funziona?

Ieri a Bruxelles, Ursula Von Der Leyen, David Sassoli e Antonio Costa (rispettivamente presidenti della Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo) hanno firmato il regolamento del Green Pass Europeo, di cui é stata annunciata l’attivazione il primo luglio, anche se Gateway, la piattaforma digitale Ue che rende possibile il Pass, è attiva dai primi di giugno e alcuni Paesi hanno già iniziato a rilasciare certificati. Ma vediamo come funziona.

Che cos’è il Green Pass europeo e a cosa serve?

Il Green Pass è sinonimo di certificato Covid digitale Ue, ovvero un documento che mira a ripristinare il più possibile la libertà di circolazione all’interno dell’Unione Europea, paralizzata a più riprese dalla pandemia.

Il documento, emesso gratuitamente dalle autorità nazionali in formato digitale o cartaceo, permetterà, grazie ad un codice QR, al suo possessore di muoversi liberamente tra i confini europei, evitando di doversi sottoporre a test e quarantene.

Se avete già un certificato regionale o nazionale, non preoccupatevi: in sei settimane i Paesi membri hanno promesso che tutti i certificati saranno resi compatibili a livello europeo.

Tutto questo verrà fermato in caso i numeri della pandemia tornino a peggiorare, infatti nel regolamento il futuro del Green Pass è assicurato “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. 

Dunque, se i dati comunicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) dovessero non essere più così rosei, i vari Stati membri hanno il diritto di richiedere nuove misure, dando 48 ore di preavviso agli altri Stati Membri e alla Commissione, e solo 24 al pubblico.

Chi ne ha diritto? Da quando?

Dal momento in cui il Green Pass sarà attivato, ovvero il 1 luglio, ne avranno diritto i cittadini dell’Unione Europea che rientrano in una di queste tre categorie:

  1. Hanno completato il ciclo di vaccinazione (ovvero due dosi per Moderna, Pzifer e AstraZeneca, una per Johnson&Johnson). I vaccinati avranno accesso al pass dopo 14 giorni dalla seconda dose (o l’unica, in caso di J&J o in caso di guarigione dalla malattia ).
  2. Hanno avuto e sono guariti dalla Covid. A partire dall’11 giorno dopo un test pcr negativo scattano i 180 giorni i guariti “recenti” da Covid hanno diritto al Green Pass senza test né una dose di vaccino. 
  3. Si sono sottoposti ad un test (che restano quasi sempre a pagamento) e sono risultati negativi. Il pass certifica il test ( Pcr o molecolari per  72 ore, mentre per quelli rapidi antigenici 48 ore, no fai-da-te), evitando quindi di doverne rifare un altro all’entrata di un altro Paese.

I vaccinati con una dose e i minori

Per chi invece ha ricevuto una sola dose di vaccino (AstraZeneca, Pzifer o Moderna), la situazione si complica, dato che il lasciapassare non è più europeo ma nazionale e bisogna verificare quali Paesi europei accettano un certificato monodose.

Vale però il principio della reciprocità, ovvero se l’Italia decide di dare il lasciapassare ai propri cittadini che hanno ricevuto una sola dose, sarà costretta ad accettare i cittadini di tutti gli altri Stati membri che hanno ricevuto una sola dose.

Niente paura invece per i minori: se in compagnia dei genitori vaccinati, i minori tra i 6 e i 17 anni avranno il diritto dell’esenzione della quarantena ma dovranno sottoporsi ad un test, mentre sotto i sei anni non avranno bisogno neppure del test.

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