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Bollette gas e luce, indaga l’Antitrust: pratiche aziendali contro la legge

Bollette gas e luce, indaga l’Antitrust: pratiche aziendali contro la legge

19 Ottobre 2022 1 Di Nunzio Ingiusto

Indagini dell’Antitrust sulle Società che avrebbero raggirato i clienti con maggiori prezzi. Azioni contro i provvedimenti del governo fino all’annullamento dei contratti.

Bollette gas e luce, indaga l’Antitrust: pratiche aziendali contro la legge

Sono finite tutte, o quasi, sotto la lente dell’Antitrust le Società di vendita di luce e gas per bollette e presunte modifiche unilaterali dei prezzi alla clientela.

Da giorni le Associazioni di consumatori parlavano di speculazioni e inganni agli utenti da parte delle maggiori Società.

L’Antitrust si è mossa.

Per Iren e Dolomiti sono già state avviate le istruttorie. Per Iberdrola ed E.ON l’organismo di vigilanza sta indagando per indebite risoluzioni contrattuali.

Ad altre 25 imprese sono state richieste informazioni urgenti per accertare se agli utenti sono state inviate comunicazioni di variazioni dei contratti non previste dalle leggi.

L’ elenco è nutrito e comprende: A2A Energia, Acea Energia, AGSM ENERGIA, Alleanza Luce & Gas, Alperia, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.

La vicenda riguarda l’attività di queste società sul mercato libero in un periodo in cui le bollette di gas e luce sono tra le più care mai recapitate.

Le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale – dice l’Antitrust – sono in contrasto con il Decreto aiuti bis di agosto scorso. In realtà, se violazione c’è stata, ha riguardato la sospensione delle variazioni contrattuali impedita fino al 30 aprile 2023 e stabilita per legge.

In particolare, a Iberdrola e ad E.ON. viene contestata la comunicazione con cui le Società hanno inviato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta. Di conseguenza veniva proposto un nuovo contratto a condizioni economiche molto peggiori.

A Dolomiti viene contestata l’efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura, in quanto inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto di agosto 2022.

Iren, invece, di suo avrebbe comunicato la scadenza di “tutte le offerte a prezzo fisso con la contestuale prospettazione delle nuove e peggiorative condizioni economiche di offerta”. All’utente veniva prospettata la possibilità di recedere dalla fornitura.

Insomma, se realmente accertate, violazioni su violazioni delle norme a difesa dei consumatori adottate dal governo.

Le Società prima vanno a caccia degli utenti con campagne pubblicitarie milionarie poi di fronte agli aumenti del prezzo di acquisto della materia prima voltano le spalle ai clienti.

Tutte le Società sotto indagine hanno diritto alla difesa, ma devono farlo entro pochi giorni. Dopo di che “l’Autorità concluderà i sub -procedimenti valutando se ricorreranno i presupposti per adottare eventuali provvedimenti cautelari.”

I fatti che l’Autorità sta accertando sono in stretta relazione con i circa 5 milioni di italiani che da 9 mesi non pagano le bollette. Una situazione di morosità di massa che rischia di esplodere con l’inverno in arrivo e se il prezzo del gas non calerà.

L’Europa ha fatto il primo passo per fissare un prezzo di base sugli acquisti di gas. Ma il 20 e 21 ottobre ci sarà il vertice dei capi di governo per trovare una soluzione più duratura.

Le Società di vendita non possono agire a proprio piacimento e certamente dall’Antitrust italiano arriveranno sanzioni affinché a rimetterci non siamo sempre e solo i cittadini-utenti.

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