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Botti di fine anno: stop anche per l’ambiente

Botti di fine anno: stop anche per l’ambiente

28 Dicembre 2021 0 Di Nunzio Ingiusto

Non usare i botti a Capodanno non è soltanto utile ad evitare incidenti alle persone, ma fa bene anche all’aria delle città. L’ appello dell’Agenzia per l’Ambiente della Campania con i dati del 2021.

 

Un’usanza si, ma che non va bene. I botti di fine anno oltre al tragico bollettino di feriti dovrebbero essere definitivamente acquisiti alla coscienza ecologica dei cittadini. La verità è che fanno molto male all’ambiente e all’aria che respiriamo. Gli infortunati che ogni anno affollano i posti di pronto soccorso dopo gesti sconsiderati, sono una tragica costante. Continuiamo, pero’, ad avere la speranza che diminuiscano. Ma l’aria nell’ultima notte dell’anno nelle città diventa davvero malsana, contiene sostanze assai nocive. Per diverse ore si concentrano elevati livelli di polveri sottili che alla fine respiriamo tutti. Su quali città ? Una volta era Napoli la città simbolo dei botti, ma da molte anni, purtroppo, l’usanza ha fatto breccia dappertutto. Chiariamo. In tempi preCovid, quando si potevano fare le feste in piazza, per i fuochi di mezzanotte molti Comuni si affidavano a ditte specializzate in spettacoli  pirotecnici. Persone esperte che mettono cura nel prepararli senza creare altri disagi. Per tutti era una festa senza ansie.

Le polveri  sottili

Quest’anno l’Agenzia regionale per l’Ambiente della Campania, Arpac ha lanciato un appello per evitare di sparare dai balconi di casa. Una buona iniziativa che altri possono imitare. In pieno centro a Napoli al Museo archeologico nazionale c’è una stazione di monitoraggio dell’aria che un anno fa- nelle prime ore del 2021- ha rilevato quantità in eccesso di PM10 e PM2.5. Due sostanze pericolose che compromettono la respirazione delle persone sane ma che diventano particolarmente deleterie per chi ha patologie pregresse. Napoli a Capodanno scorso ha sofferto di 126 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, laddove il limite è di 50 microgrammi per metro cubo. Da notare che sia le PM10 che PM2.5 sono valori importanti che spesso provocano la chiusura delle città. Per il prossimo Capodanno deve essere inimmaginabile un altro sforamento. Non solo a Napoli evidentemente.

L’appello

«Evitare l’utilizzo di articoli pirotecnici di ogni tipo, a partire ovviamente da quelli illegali», dice Stefano Sorvino, direttore  dell’Arpac. Farne a meno non soltanto rendono le festività natalizie più sicure, ma contribuisce anche a evitare proprio quel fenomeno di “inquinamento atmosferico che può protrarsi per diversi giorni se le condizioni meteorologiche risultano sfavorevoli al ricambio e al rimescolamento dell’aria ». L’ appello della Campania sta facendo il giro d’Italia  e si aggiunge a quelli di altre autorità. Sul piano della salute e dell’ambiente anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto i rischi collegati all’utilizzo dei prodotti pirotecnici ed in particolare ai botti di fine anno, per cosi’ dire domestici. In definitiva : a Capodanno non li usate e abbandonate l’usanza.

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