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Campionato, Il Napoli batte la Juve a Torino e prenota la festa scudetto

Campionato, Il Napoli batte la Juve a Torino e prenota la festa scudetto

24 Aprile 2023 0 Di Claudio Greco

Raspadori entra all’86’ e segna al 93′, il Napoli batte la Juventus a Torino e mette un’opzione sullo scudetto.

Campionato, Il Napoli batte la Juve a Torino e prenota la festa scudetto

C’è la firma di Raspadori sul tricolore ormai ad un passo dalle maglie azzurre del Napoli: l’attaccante subentra all’86’ e al 93′ realizza una perla al volo che batte la Juve e permette di fare lo scatto decisivo per il tricolore che manca a Napoli da 33 anni, già nella prossima giornata contro la Salernitana in casa ma dopo aver conosciuto il risultato della Lazio di scena a San Siro contro l’Inter, il giorno dopo.

Formazioni:

Juventus (3-5-1-1): Szczesny; Gatti, Danilo, Rugani; Cuadrado, Rabiot, Locatelli, Miretti, Kostic; Soulé, Milik. All. Allegri.  A disposizione: Perin, Pinsoglio De Sciglio, Bremer, Bonucci, Alex Sandro, Pogba, Fagioli, Paredes, Chiesa, Di Maria, Vlahovic, Iling-Junior. Indisponibili: Kaio Jorde e Kean. Squalificati: nessuno. Diffidati: Danilo e Cuadrado.

Napoli (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Ndombelé; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti. A disposizione: Gollini, Marfella, Bereszynski, Ostigard, Rrahmani, Zedadka, Demme, Gaetano, Elmas, Zielinski, Zerbin, Raspadori. Indisponibili: Simeone, Mario Rui, Politano. Squalificati: nessuno. Diffidati: Kim e Osimhen.

Arbitro il Sig. Fabbri di Ravenna, assistenti: Pagliardini-Scarpa. IV Ufficiale: Massimi.

Reduci da una notte europea agli antipodi, Juventus Napoli si sfidano in campionato con obiettivi diversi, se la formazione di Luciano Spalletti vuole lasciarsi alle spalle l’amarezza e la delusione per l’eliminazione dalla Champions League, e al contempo avvicinarsi ulteriormente allo Scudetto, quella di Massimiliano Allegri ha intenzione di riconquistarsi il secondo posto.

Allegri sceglie Soulè a supporto dell’ex Milik in avanti, Miretti titolare a centrocampo, confermatissimo Gatti in difesa dove viene concessa una chance a Rugani.

Spalletti con Juan Jesus e Ndombele anzichè Rrahmani e Zielinski, Lozano si prende una maglia nel tridente offensivo, panchina per Elmas.

Ce da dire che questa sfida mette a confronto, le due formazioni che hanno segnato più gol su sviluppi di calcio piazzato nella serie A 2022/23: Napoli (22) e Juventus (19). Più nel dettaglio, Napoli (15) e Juventus (10) sono anche le due squadre che hanno realizzato più gol su sviluppi di calcio d’angolo nel campionato in corso.

Andiamo alla gara: Parte forte la Juventus ma il Napoli resta alto e per i primi 10′ da la sensazione, di poter controllare, la gara. La Juventus gioca e al minuto 11′ rischia di passare in vantaggio con Cuadrado, i bianconeri da li in poi prendono coraggio e con Locatelli di testa impegnano ancora  Meret, ma la Juve è consapevole che non appena cncede uno spazio, rischia grosso sulle ripartenza del Napoli.

Il Napoli inizia a palleggiare nella metà campo della Juventus, rallentando il ritmo del match e rispetto al promettente avvio, la partita si è assestata sui canoni dell’attenzione. Si arriva l 25′ ed arriva la prima ammonizione del match è per lo juventino Locatelli.

Si arriva al 30′ e la Juventus costruisce due potenziali occasioni con un tiro-cross di Rabiot e un’iniziativa di Kostic, che però non riesce ad innescare  Milik, ma sul capovolgimento di fronte murata la conclusione di Osimhen.

Al minuto 35′ finisce a lungo a terra Kvaratskhelia, colpito da una sbracciata di Gatti all’altezza dell’orecchio, ma l’arbitro Fabbri ha spiegato di aver visto tutto e lasciato correre, am onestamente non capiamo del perchè di questa interpretazione, visto che le immagini dimostrano una chiara volontà del bianconero di colpire Kvaratskhelia, da regolamento dunque lo juventino andava sanzionato.

Passano i minuti e al 40′, arriva la seconda ammonizione in casa Juventus, Rabiot prende palla e gambe entrando in maniera decisa su Anguissa, per Fabbri intervento da giallo.

Primo tempo che si chiude dopo i due minuti di recupero assegnati dal signor Fabbri, Juventus e Napoli al riposo ancora sullo 0-0 e Il Napoli non ha effettuato alcun tiro nello specchio della porta nel primo tempo per due partite di fila in Serie A per la prima volta dal novembre 2011 (vs Lazio e Atalanta in quel caso).

Riprende il gioco con la Juventus tornata in campo con la voglia di mettere subito in difficoltà il Napoli.

Ma l’azzurro Kvaratskhelia al 50′ gioca con grande determinazione e appena trova lo spazio per la conclusione ci prova, doppio tentativo, uno parato in due tempi da Szczesny, l’altro alto di poco.

Si arriva al 60′ con un dominio dominio del Napoli, che costringe Allegri a provare ad accendere la sua Juve mandando dentro Chiesa e Di Maria per Kostic e Miretti.

Al 70′ però Spalletti spedice in campo Elmas e Zielinski, per l’immediata risposta del Napoli, due volte pericoloso con Osimhen, ancora il Napoli in pressing costante in questa fase di gioco, Osimhen si getta su tutti i palloni e appena trova lo spazio tira in porta.

Ma al minuto 82′ Palla persa da Lobotka al limite dell’area della Juventus, contropiede in campo aperto di Di Maria, che batte Meret anche con l’aiuto di una deviazione, ma l’arbitro viene richiamato dal VAR, Fabbri controlla le immagini e annulla la rete, viziata dal fallo su Lobotka, che aveva innescato il contropiede.

Il Napoli non si lascia impaurire e continua approfittando dello scoramento bianconero con Zielinski che chiama alla parata il connazionale Szczesny.

Si arriva alla fine della gara al minuto 89′ e Allegri manda in campo Vlahovic, forse per il recupero, intanto viene ammonito Di Maria, nervosissimo dopo il gol annullato.

Scade il tempo regolamentare, ma si giocherà ancora per 6 minuti e da li a 3′ minuti dopo il 90′ è delirio Napoli che va in vantaggio, con Elmas che serve Raspadori, che al volo infila Szczesny, ancora 2 ‘ minuti e l’arbitro decreta la fine.

Dunque il Napoli regala ai suoi tifosi l’ennesima soddisfazione fuori casa, contro la storica rivale Juventus, con una zampata di Giacomino Raspadori che in pieno recupero beffa i bianconeri e spazza via l’alone di negatività che si era addensato sul Napoli a cavallo dell’eliminazione dalla Champions.

Allo Stadium va in scena una partita combattuta e giocata a viso aperto, emozionante ma non spettacolare, con le due squadre che cercano la vittoria, seppur con scarsa lucidità negli ultimi 16 metri.

Bianconeri che si sono illusi con Di Maria, che sblocca con un gran contropiede, innescato però da un fallo di Milik su Lobotka, segnalato dal Var a Fabbri.

Nei minuti di recupero succede di tutto, compreso il gol partita di Raspadori, che profuma di scudetto, che potrebbe già arrivare domenica se la Lazio di scena a Milano contro l‘Inter, non dovesse vincere e il Napoli stesso conquisti il giorno prima i tre punti contro la Salernitana in programma Sabato alle 15 al Maradona.

Le pagelle: Juventus
Szczesny 6
si fa trovare pronto ogni volta che viene chiamato in causa, appena prima della rete di Raspadori con la palla che gli passa sotto le gambe aveva salvato tutto su Osimhen.
Cuadrado 5,5: in prima battuta su Kvaratskhelia va spesso a vuoto, ben più consistente in fase di spinta. Ma con quel tuffo nell’area del Napoli apre una voragine che la Juve paga a caro prezzo.
Gatti 7: graziato per quel colpo proibito a Kvaratskhelia poi si conferma il difensore più in forma del momento, con quella cattiveria agonistica che in questo momento serve dannatamente alla Juve.
Rugani 6,5: viene rispolverato dopo due mesi di panchina, risponde prese.
Danilo 6,5: se Lozano sbaglia spesso l’ultima scelta è anche perché è lui a costringerlo all’errore. Fa tutto e lo fa bene.
Soulé 6,5: ora esterno, ora mezzala. L’allegrata del giorno è lui, prova generosa e più matura di quella di San Siro (21′ st Fagioli 5,5: si rivede in campo dopo le lacrime col Sassuolo, non gioca sereno e si vede).
Locatelli 6,5: corre e rincorre a centrocampo, gestisce con personalità anche il fardello di un giallo precoce. Salva tutto su Ndombele a inizio ripresa.
Rabiot 6: non è dominante come altre volte, ma accetta il duello con Anguissa.
Kostic 5,5: stantuffo sulla sinistra, il guizzo giusto però non arriva nemmeno quando per uno come lui dovrebbe essere facile metterla in mezzo alla perfezione (15′ st Chiesa 6: si piazza sulla sinistra ed è da lì che prova a far male al Napoli).
Miretti 5,5: trequartista tattico, si preoccupa per lo più di limitare le linee di passaggio di e per Lobotka (15′ st Di Maria 6: andava gestito, Allegri gli concede l’ultima mezz’ora).
Milik 6: lotta da solo là davanti, sale di giri nel secondo tempo (45′ st Vlahovic sv). All. Allegri 6.

Napoli:

Meret 6: ordinaria amministrazione.
Di Lorenzo 6,5: il capitano dello scudetto, copre le spalle di Lozano senza sbavature.
Kim 7: dominante sulle palle aeree, sicuro anche quando esce palla al piede.
Juan Jesus 6,5: dalla sua parte comunque non si passa.
Olivera 6: esegue il compito senza strafare.
Anguissa 6,5: duella con Rabiot e finisce per annullare il francese, dando sempre una spalla preziosa a tutti i suoi compagni.
Lobotka 7: playmaker ma anche il giocatore che comanda la pressione di tutto il Napoli.
Ndombele 5,5: sempre al posto giusto, quasi sempre con la scelta della giocata sbagliata (23′ st Zielinski 6,5: è arrivato a questo punto della stagione con la lingua un po’ di fuori, ma la sua qualità aiuta sempre la manovra).
Lozano 5,5: forse pensa troppo quando dovrebbe punire la Juve anche in situazioni di campo aperto (23′ st Elmas 6,5: un po’ qua, un po’ là, il vero jolly del Napoli è lui. Largo a destra pennella il cross perfetto per Raspadori).
Osimhen 5,5: la sensazione è quella di poter fare male alla Juve da un momento all’altro, nei fatti bastano Gatti e Rugani a disinnescarlo. La palla migliore arriva su corner, la spedisce tra le braccia di Szczesny.
Kvaratskhelia 6,5: ha dei lampi di genio, gli manca la giocata da tre punti ma dimostra di volersi scrollare subito di dosso il peso del rigore sbagliato col Milan in Champions (41′ st Raspadori 7,5: una palla, un gol, tre punti. L’amarezza di un 2023 da incubo cancellata con un tiro al volo). All. Spalletti 6,5.

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