Cdm a Curto, Meloni mette la mordacchia a Salvini ma non spiega le ragioni dei mancati soccorsi

Scrivendo Sopra le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati.

Estratto della Fuffa emersa durante la Conferenza Stampa del Governo al termine del Cdm svoltosi ieri a Cutro per una Miserabile e Anaffettiva Operazione Riparatrice di Facciata.

Giorgia Meloni dichiara Guerra Mondiale ai Trafficanti di Uomini (Mission Impossible, se le andrà bene potrà acciuffare qualche Scafista, difficilmente riuscirà a prendere i Capi dell’Organizzazione Criminale presenti in Paesi impenetrabili); Antonio Tajani propone la propria Ricetta con un Discorso sui Massimi Sistemi (Nelle sue Parole mancava soltanto un esplicito riferimento all’Onu poi avrebbe fatto Bingo); Matteo Salvini difende da accuse inesistenti la Guardia Costiera nel tentativo di coprire eventuali proprie Responsabilità in merito alla Tragedia (E finisce col parlare perfino del vagheggiato Ponte sullo Stretto tra un messaggino e un altro inviati cafonescamente mentre i colleghi parlavano. Uno stratagemma nella segreta speranza di non farsi coinvolgere nel gioco delle domande e delle risposte. Non potendo fingere di parlare al telefono, picchietta sui tasti…). Il Tutto con i Ministri Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Francesco Lollobrigida a fare pressoché da belle statuine, da inutili Orpelli nella Sala del Comune di Cutro che ha ospitato l’incontro tra i Ministri e i Giornalisti.

Una stanca Liturgia, uno Spaccato Governativo all’Insegna dell’Anaffettività, all’insegna dei palpabili Imbarazzi tra Meloni e Salvini, all’Insegna dell’Ipocrisia. Cercano di nascondere la Disumanità, la Distanza dal dolore dei Parenti delle Vittime annunciando un incremento delle pene per gli Scafisti, ma non dicono una Parola su come rafforzare le Operazioni di Soccorso in Mare, su come liberare le Navi Ong dal Giogo del Decreto Piantedosi.

Sistemata la Mordacchia al Capo Politico e Religioso della Lega, cestinati i Decreti Sicurezza dell’allora Ministro dell’Interno Salvini. Ma non basta. La Premier per recuperare credibilità deve mettere l’Alleato in condizione di non nuocere all’Immagine del Paese e del Governo.

Da Putin a Trump, da Bannon, a Orban al recentissimo innamoramento per il Primo Ministro d’Oltremanica Rishi Sunak. La vocazione del Capo Leghista a sponsorizzare i Peggiori non conosce Frontiere. Una Attrazione Indice di insopprimibili Affinià Elettive. Tenga ben presente ciò Meloni.

Il Leghista, da Alleato di minoranza, vuol dettare la linea al Governo in materia di Migranti e Ordine Pubblico. Un Film già visto in occasione del Conte Uno, il Premier per caso al tempo sotto tutela di Luigi Di Maio, l’allora ex Capo Politico del M5s nonché vicepremier e Ministro allo Sviluppo Economico.

L’accondiscendenza di Di Maio verso il Capo della Lega si rivelò – come è noto – catastrofica per i Cinquestelle. Tanto da rendere gregario il M5s rispetto al Carroccio. Il Delirio di Onnipotenza figlio dei Mojito del Papeete determinò poi provvidenzialmente il rapido Ridimensionamento del Capo Leghista.

Alla luce di quanto ricordato, sconcerta che la Premier – Leader del Primo Partito Italiano – rischi di sputtanarsi nell’inseguire sul Piano della Disumanità l’Alleato alla testa di un Partito recentemente uscito sconfitto dalle Urne e che oggi rappresenta più o meno un quarto della forza di Fratelli d’Italia.

Detto Papale Papale la Giorgia Nazionale potrebbe rischiare di fare la stessa fine del M55s al tempo dell’Alleanza con Salvini. Chi abbraccia il Personaggio – insomma – rischia di finir male

La Storia riuscirà ad insegnare qualcosa alla Donna? Chi vivrà vedrà…

P.S. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

NOTA per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Scrivo – insomma –a Modo Mio, così come cantava Frank Sinatra. Chiedo venia a Quelli della Crusca…

10/03/23 h.06.30