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Città pulite fa rima con più mobilità sostenibile

Città pulite fa rima con più mobilità sostenibile

03 Maggio 2022 0 Di Nunzio Ingiusto

Il governo annuncia progetti pilota per il trasporto pubblico e privato. Fondi per la digitalizzazione delle aziende urbane mentre crollano il mercato dell’auto.

Chi vuole proteggere le città, tutelare la propria salute e si muove prevalentemente in maniera motorizzata si chiede spesso quanto gli costa economicamente essere dalla parte giusta. Negli ultimi anni, è vero, lo Stato ha incentivato molto la mobilità sostenibile, ma visti ancora gli alti livelli di inquinamento urbano occorre fare qualcosa di più. Il governo, tra i vari annunci a margine della crisi energetica, sta per sperimentare nuovi servizi che permettano ai cittadini di usufruire di diversi mezzi di trasporto, pubblico e privato. Dovrebbero servire ad abbattere i costi privati, appunto. E’ la cosiddetta  Mobility as a Service (MaaS). Nei mesi scorsi c’è già stato un bando pubblico al quale hanno partecipato 13 Comuni capoluogo. Ora si riparte con un nuovo avviso che coinvolgerà altre città alle quali andranno soldi del PNRR. Sono progetti pilota e uno almeno dovrà riguardare una città del Mezzogiorno.

Facilitare la mobilità delle persone sperando di esserci lasciati  finalmente la pandemia alle spalle, sarà un test importante per la politica che coinvolge direttamente mezzo governo. Non a caso l’annuncio dei nuovi finanziamenti viene dai Ministri delle Infrastrutture Enrico Giovannini e della Transizione Digitale, Vittorio Colao. Due non politici ma che finora hanno dato buona prova di lavoro. Grazie alla tecnologia digitale possiamo sperimentare un nuovo concetto di mobilità, che oltre a essere più sostenibile sul piano ambientale aumenti la qualità della vita delle persone facilitando gli spostamenti e migliorando la viabilità, hanno spiegato insieme. Anzi “con il successo del Maas potremo programmare e gestire al meglio il trasporto pubblico, utilizzando anche i sistemi in sharing e di mobilità dolce“, ha aggiunto Giovannini. I soldi saranno spesi in città metropolitane tecnologicamente avanzate e serviranno anche per aiutare le ditte di trasporto locale nella digitalizzazione dei servizi. Per Colao in una delle città prescelte dovrebbe nascere addirittura un laboratorio di sperimentazione (Living Lab) per verificare la praticità di guida cooperativa, connessa e autonoma.

Digitalizzare i servizi, in fondo, vuol dire avvicinare le persone a trasporti moderni, prenotabili e facilmente fruibili. D’altra parte il momento sembra favorevole a causa del crollo delle vendite delle auto. Proprio ieri Stellantis ha confermato di voler di puntare sulla mobilità sostenibile per ilo prossimo decennio. Prova ne è l’acquisto- tramite Free2move- della società di car sharing Share Now. Free2move è presente in 14 città europee con più di 10.000 vetture alla flotta di car sharing e combatte a suo modo con la clientela metropolitana le emissioni di anidride carbonica. L’ambizione è di toccare 15 milioni di utenti attivi entro il 2030. Non secondari nella strategia della società ex Fiat, sono i 30 miliardi di euro di investimenti entro il 2025 sull’elettrico e su nuovi software. Messe insieme, le due notizie del governo e della grande industria automobilistica, esaudiscono molte speranze. I tempi per avere città meno inquinante potrebbero anche  essere anche più rapidi  per avvicinarsi ai desideri delle persone. Si sentirebbero più green  risparmiando soldi di tasca propria.

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