Contenuto Pubblicitario
Conference League, la finale: vince la Roma

Conference League, la finale: vince la Roma

26 Maggio 2022 0 Di Matteo Cefalo

Nella finale di Tirana i giallorossi battono per 1-0 il Feyenoord grazie ad una rete di Zaniolo e vincono la prima edizione di Conference

Roma-Feyenoord 1-0: i giallorossi vincono la Conference

L’attesa è finita. Finalmente si scende in campo. Alle 21:00 di ieri, allo Stadio Air Albania di Tirana, si è giocata la finale della prima storica edizione di Conference League, la terza competizione europea per importanza, tra Roma e Feyenoord Rotterdam. Ma se agli occhi di tutti la Conference appare come un torneo secondario, agli occhi dei romanisti, ma più in generale dell’Italia intera, la finale di Tirana assume un valore molto più alto.

Sì perché, fatta eccezione per la Coppa delle Fiere nel 1961 e per una Coppa Anglo-Italiana nel 1972, a Roma, sponda giallorossa, non si è mai veramente vinto nulla a livello internazionale. E per una tifoseria come quella romanista, che invade la capitale albanese con circa 40 000 unità al seguito nonostante allo stadio possano accedere solo 20 000 supporters, compresi quelli olandesi, appare troppo poco.

Sono invece 12 anni che una squadra italiana non vince un trofeo in ambito europeo. È dalla vittoria della Champions dell’Inter del triplete nel 2010 che un Paese come il nostro, che vive di calcio, resta a secco. Nel 2015 e nel 2017 sono arrivate le delusioni in finale di Champions per la Juventus. Mentre nel 2020 fu l’Inter a perdere in finale in Europa League. Ma c’è un segno del destino. 12 anni fa sulla panchina dei nerazzurri si sedeva un certo José Mourinho. Lo stesso José Mourinho che oggi guida la Roma.

Sul campo il match è molto equilibrato nei primi minuti. Ma la sfortuna sembra girare dalla parte dei giallorossi quando al quarto d’ora Mkhitaryan è costretto a lasciare il terreno di gioco. L’armeno, uno dei più attesi della partita, paga una ricaduta dell’infortunio che l’ha tenuto lontano dal campo per circa un mese. Azzardato dal tecnico portoghese proprio per l’ultimo incontro della stagione, lascia spazio ad Oliveira. Ma al 30′ sono i capitolini a passare. Dalla destra Mancini lancia per Zaniolo. Il pallone scavalca un ingenuo Trauner e arriva al gioiellino romanista. Il controllo a seguire è sublime. Ed il tocco sotto con cui supera Bijlow per l’1-0 lo è ancor di più. Gli olandesi provano a buttarla in caciara, con un paio di scontri con la difesa giallorossa. Kokcu impegna Rui Patricio dalla distanza. Ma il portoghese c’è.

L’avvio di ripresa è totalmente appannaggio dei biancorossi. Da corner Trauner centra il palo. E dopo un batti e ribatti in area la sfera finisce sui piedi di Til. Ma stavolta Rui Patricio è miracoloso. Ancora l’ex Wolverhampton è provvidenziale per la Roma. In area è Malacia a tentare la conclusione. Ma il portierone giallorosso devia sul palo. La magica è in completa sofferenza. Ma come spesso accade alle squadre di Mourinho, nella difesa i calciatori si esaltano, provando a pungere in contropiede. È ciò che capita sui piedi di Veretout. Ma il tiro del francese è neutralizzato miracolosamente da Bijlow. Lo stesso portiere olandese nega ancora il raddoppio alla Roma. Stavolta respingendo Pellegrini. Ma dietro l’impenetrabile trio difensivo Mancini-Smalling-Ibanez non concede più opportunità ai ragazzi di Slot. E davanti un instancabile Abraham strappa con tutta la sua forza, permettendo ai compagni di risalire.

E così al 95′ arriva il fischio finale. La Roma batte il Feyenoord Rotterdam per 1-0 e vince la prima storica edizione di Conference League. José Mourinho, alla quinta finale europea vinta su cinque disputate, riporta un club italiano al successo europeo dopo 12 anni. E anche per un duro come lui è tempo di scoppiare in lacrime. Ma sono lacrime di gioia. Le stesse che piange il popolo giallorosso in esodo a Tirana. Le stesse che piangono i 50 000 tifosi dell’Olimpico di Roma, che hanno assistito al match dai maxischermi del loro stadio di casa. E sono lacrime sentite. Perché la Roma, a 50 anni esatti dal trionfo nella Coppa Anglo-Italiana, torna a vincere in Europa. E lo fa mettendo in bacheca quello che forse è il primo vero titolo internazionale della sua storia.

Anche a Bergamo si festeggia, con l’Atalanta qualificata d’ufficio in Conference grazie alla vittoria dei connazionali. Sarà record di otto squadre italiane nelle competizioni europee nel 2022/2023. Roma e l’Italia intera possono festeggiare. E devono farlo. Nella speranza che quanto successo in terra albanese sia solo il punto d’inizio della rinascita del calcio italiano a livello di club. Perché 12 anni senza vittorie in Europa, da Mourinho a Mourinho, sono stati, e sempre saranno, troppi per un Paese che vive di pallone come il nostro.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82