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Da oggi al Congresso del Pd finisce l’unità di cattolici e comunisti

Da oggi al Congresso del Pd finisce l’unità di cattolici e comunisti

10 Marzo 2017 0 Di Marino Marquardt

Da oggi al Lingotto il Congresso del Pd che sancisce la fine dell’unità di ex comunisti ed ex democristiani. E dopo dieci anni i due killer del Pd Veltroni e Renzi si passeranno idealmente il testimone.

Al Lingotto il Congresso del Pd

Da Valter l’Africano a Matteo il Capo Scout. Oggi al Congresso del Pd si passeranno idealmente il testimone i due killer della Sinistra. A poco meno di dieci anni di distanza si riapre il sipario sul palcoscenico del Lingotto, ieri culla o oggi letto di morte del Pd.

Già perché questo partito non esiste più dal giorno della scissione dalemiano-bersaniana. E’ un’altra cosa rispetto all’originario progetto, quello di far convivere sotto la stessa sigla gli eredi della tradizione democristiana e comunista.

Doveva essere una sorta di riproposizione hard del compromesso storico berlingueriano. Con la differenza che il disegno dell’indimenticabile leader comunista prevedeva soltanto una alleanza tra i due maggiori partiti italiani di massa senza che i contraenti l’accordo rinunciassero alle rispettive identità.

Niente a che vedere con la “fusione a freddo” veltroniana tra Ds e Margherita e niente in comune con il progetto delle larghe intese di oggi vaneggiate da gnomi ed elfi della politica casereccia sull’asse Rignano sull’Arno-Pontassieve-Arcore.

Dai sogni berlingueriani e morotei, dall’aspirazione a compromessi alti alle schifezze renziane e berlusconiane. Pugnalate, degenerazioni del tempo che passa. Non è nostalgia, è amarezza per la storia perduta e tradita.

Detto ciò, da oggi a domenica renziani di ogni interesse, loggia, lobby & affare si raccoglieranno attorno al letto del morto. Il partito dell’ex Capo Scout cercherà di risorgere dalle ceneri della deforme creatura veltroniana. Sarà partorito un nuovo soggetto politico centrista di media grandezza a misura di quei moderati che dei piccoli e grandi egoismi hanno fatto bandiera.

Sono gli eredi di quelli che una volta venivano definiti “borghesi”, sono i nuovi interpreti di quella che una volta era definita “maggioranza silenziosa”. Una maggioranza invisibile nelle urne talvolta beccata con qualche bomba nelle borse…

A Torino si celebrerà una Leopolda fast, veloce. Giusto il tempo per illustrare il programma del Giovane Capo in vista delle Primarie e del Congresso del partito.

Oggi inizierà Renzi jr con la somministrazione dell’estrema unzione al Pd; domenica il medesimo chiuderà il meeting torinese con la celebrazione anticipata del battesimo del partito che verrà.

Domani intervallo con passerelle di amici, di personaggi in cerca di autore e di gente con più o meno malcelate ambizioni.
Su il sipario!

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