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Coppa Italia: ancora male il Napoli, passa l’Atalanta

Coppa Italia: ancora male il Napoli, passa l’Atalanta

11 Febbraio 2021 0 Di Fabio Carolla

Coppa Italia: continua il periodo no del Napoli. L’Atalanta raddoppia in 15 minuti, poi conclude con Pessina: sfiderà la Juventus in finale.

Atalanta-Napoli: i presupposti del match

Il mercoledì sera sancisce la seconda finalista della 74esima edizione di Coppa Italia.

Si sfidano Atalanta e Napoli per capire chi andrà a contendersi il titolo contro la Juventus, passata nell’altra semifinale contro l’Inter.

Il risultato dell’andata non aveva accontentato nessuno: il pareggio a reti inviolate non aveva lasciato né vincitori, né vinti. Tuttavia, il campo aveva favorito la prestazione dell’Atalanta, capace nei primi 45 minuti dell’andata di incidere senza però trovare il cinismo giusto per far male ai partenopei.

È con questo spirito che Gasperini ed i suoi uomini si presentano alla gara di ritorno: con la voglia di fare male, ipotecando il passaggio del turno.

Dall’altro lato, il Napoli è una squadra irriconoscibile. 2 sconfitte nelle ultime 5 partite di campionato, tanta discontinuità e soprattutto un insoddisfacente sesto posto in campionato. Gattuso è chiamato a motivare i suoi uomini, per affrontare al meglio le fasi finali di questa Coppa Italia.

Primo tempo: l’Atalanta raddoppia, il Napoli non riesce

Al Gewiss Stadium di Bergamo, il Napoli affronta l’Atalanta senza i suoi due centrali difensivi: Koulibaly è positivo al Covid 19; Manolas è invece reduce da un infortunio che lo terrà fermo per il prossimo mese.

L’assenza dei due pilastri della difesa partenopea si fa sentire già dai primi istanti di gara. Al nono minuto, un’incertezza difensiva di Maksimovic – che non esce dalla linea per andare disturbare l’attaccante della Dea – lascia il bomber colombiano Duvan Zapata libero di tirare: un’occasione che l’ex Napoli non si lascia scappare, scaraventando il destro a fil di palo.

C’è del Napoli nei minuti successivi, ma l’uno-due della Dea è veloce e spezza le gambe al Napoli: al 15esimo minuto Gosens pesca Zapata in area, capace di assistere di prima Pessina, libero davanti ad Ospina. Il portiere non può nulla ed il pallone, dopo aver scheggiato il palo, si infila in rete.

Il Napoli però non demorde e nei 45 minuti di gara attacca, senza però trovare il varco giusto. Tanta fantasia – seppur poca concretezza – da parte di Insigne: lo ‘scugnizzo’ prova a trascinare i suoi, ma l’Atalanta ha il merito di lavorare bene in fase di copertura.

L’ottimo lavoro difensivo bergamasco influisce soprattutto sulla prima frazione di gara di Osimhen: il nigeriano è sempre solo e ben marcato e più volte si lascia cadere a terra, reclamando falli mai concessi. Zielinski importante, straordinario Lozano, ma il Napoli deve affrontare il secondo tempo con un altro passo, per sperare di passare il turno.

Secondo tempo: il Napoli non riesce, Atalanta in finale di Coppa Italia

Nei primi minuti del secondo tempo – come negli ultimi del primo – gli errori partenopei sono per lo più di precisione nei passaggi, ma il carattere c’è, complice la sostituzione di Politano subentrato ad Elmas. Il Napoli affronta la ripresa con un morale ritrovato e la cattiveria giusta per impensierire la Dea.

C’è da dire che, durante la partita, il Napoli risente molto della conduzione di gara “all’inglese” da parte del direttore La Penna.

Al 53esimo, però, arriva lo spunto giusto: Bakayoko si inserisce bene tra le linee e conclude a porta. Il suo tiro, deviato, si trasforma in un ottimo assist per Lozano. È bravo Gollini nel primo intervento, ma il messicano non fallisce il tap-in successivo.

Il Napoli continua ad attaccare e spera nella rimonta: Gattuso incita i suoi. Gasperini dall’altro lato sente la preoccupazione di una squadra che sembra non essere scesa in campo nella ripresa.

Dopo il gol subito torna a farsi vedere l’Atalanta che in più occasioni sfiora il 3-1, negato anche da un grande Ospina. Il Napoli subisce l’insistenza di Gattuso di voler uscire palla al piede dall’area di rigore: tanti errori nelle fasi di impostazione e disimpegno contribuiscono all’attacco dei bergamaschi.

Al 78esimo arriva il terzo gol atalantino con la doppietta personale di Pessina, il giovane talento capace di sopperire la mancanza del ‘PapuGomez, ora al Siviglia.

La sostituzione di Petagna per Osimhen non contribuisce quanto dovrebbe ed il Napoli non riesce a concretizzare le numerose azioni offensive. Chi contribuisce di più per i partenopei è Lozano, autore di una splendida partita spesa completamente a supporto della squadra. Importante anche il contribuito di Insigne, autore di un gol annullato per fallo di mano.

La partita si conclude sul risultato finale di 3-1. L’Atalanta arriva in finale di Coppa Italia, dove affronterà la Juventus.

Gasperini ha il merito di gestire il risultato, nonostante la prestazione del secondo tempo sia tutta da dimenticare. Gattuso può salvare solamente la reazione dei suoi proprio nella ripresa, ma è tutto inutile: il Napoli, detentore del trofeo nella passata stagione, è eliminato dalla Coppa. L’ambiente partenopeo cade così in una profonda crisi, le cui colpe sono condivise da tutti i membri della società: succederà qualcosa a Gattuso?

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