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Coppa Italia, la finale: l’Inter è campione

Coppa Italia, la finale: l’Inter è campione

12 Maggio 2022 0 Di Matteo Cefalo

A Roma i nerazzurri battono la Juve per 4-2 dopo i supplementari e conquistano la loro ottava Coppa Italia; bianconeri da “0 tituli”

Inter-Juventus 4-2: la Coppa Italia è dei nerazzurri

57 anni dopo l’ultima volta Inter e Juventus si sono ritrovate ieri una contro l’altra in finale di Coppa Italia. Lo Stadio Olimpico di Roma sfiora i 70 000 spettatori registrati per la semifinale di Conference della settimana scorsa. Le tifoserie da una parte e dall’altra del campo sono incandescenti per uno dei derby d’Italia più importanti e sentiti di tutti i tempi. Gli allenatori ed i calciatori palesano una tensione a livelli mai raggiunti prima in stagione. I nerazzurri lottano per strappare agli odiati rivali il secondo successo stagionale in una finale, dopo quello in Supercoppa. E per riportare a Milano sponda interista un trofeo assente da 11 anni. I bianconeri devono riscattare la seconda deludente annata lontana dai riflettori. E soprattutto vogliono onorare la tradizione decennale per cui in casa Juve si mette in bacheca almeno un titolo all’anno.

Ma le cose si mettono subito in salita per Allegri e i suoi. Al 6′ l’Inter è già in vantaggio. Su sviluppi di calcio d’angolo Brozovic allarga a sinistra per Barella. Il gioiellino nerazzurro lascia partire un destro a giro chirurgico che si insacca all’incrocio dei pali. Perin può solo guardare. È 1-0. La Juve accusa il colpo. Ma inizia a macinare gioco, con la partita che sembra piuttosto bloccata. L’unica vera chance del primo tempo capita sui piedi di Vlahovic. Dybala recupera palla al limite dell’area su errore di Calhanoglu e serve il serbo, mettendolo davanti ad Handanovic. L’ex Fiorentina calcia anche bene sul secondo palo. Ma il portiere sloveno si supera, deviando in angolo.

Ma il match vero e proprio comincia nella ripresa. La scintilla è l’ingresso in campo di Morata al posto dell’infortunato Danilo. Così facendo Allegri sposta in avanti il baricentro della sua squadra. E mette in difficoltà Inzaghi. Proprio lo spagnolo si rende protagonista nel gol del pareggio juventino. Vlahovic tira, ma D’Ambrosio ribatte. Sul pallone si fionda Alex Sandro, che calcia dal limite, trovando la deviazione di Morata. Handanovic è spiazzato. È 1-1 al 50′. I bianconeri sfruttano l’inerzia del momento e trovano subito il raddoppio. In ripartenza Dybala lancia a campo aperto per Vlahovic. Il serbo mette a sedere D’Ambrosio ed esplode il siluro verso la porta. Handanovic respinge col volto, ma la palla torna a disposizione di Vlahovic. Ed il tap-in del 2-1 è un gioco da ragazzi.

Non sembra esserci più storia. Ma l’Inter non si disunisce e trova lo spirito da grande squadra che serve per raddrizzare queste partite. Dal gol del vantaggio bianconero in poi è un continuo crescendo nerazzurro, con la Juventus che non riesce ad uscire dalla propria metà campo. All’80’ il match cambia di nuovo. Dumfries crossa per Perisic. L’ex Bayern fa da sponda in area per Martinez. Ma l’argentino si sente toccare contemporaneamente da Bonucci e De Ligt e cade a terra. Per l’arbitro Valeri è rigore. Dal dischetto l’esecuzione di Calhanoglu è letteralmente perfetta. È 2-2.

Si va ai supplementari. Al 96′, su sviluppi di calcio di punizione, De Ligt atterra il connazionale De Vrij in area. Al VAR il contatto è evidente. È ancora rigore per l’Inter. Stavolta dagli 11 metri si presenta Perisic, che non sbaglia. È 3-2 per i nerazzurri. Tempo due minuti e gli uomini di Inzaghi chiudono i conti. In contropiede Dimarco scarica su Perisic a rimorchio. Il croato controlla col destro e batte dal limite Perin con uno splendido mancino di controbalzo. È doppietta personale. Ma soprattutto è 4-2 Inter. Allegri perde le staffe e invade la panchina nerazzurra per degli screzi con Martinez, D’Ambrosio e il vice di Inzaghi Farris. E così il direttore di gara espelle il tecnico bianconero. Nel secondo supplementare l’Inter gestisce la partita, con la Juve ormai rassegnata alla sconfitta.

Dopo 11 anni dall’ultimo trionfo in finale con il Palermo, l’Inter può finalmente tornare ad alzare al cielo la Coppa Italia, l’ottava nella sua storia. Inzaghi e i suoi possono far festa, al secondo trofeo stagionale strappato ai rivali di sempre. La notte di Roma sarà dolce per i nerazzurri. Ma già da domani la testa sarà nuovamente proiettata al campionato. Un’eventuale sorpasso ai danni del Milan nelle ultime due giornate, magari ottenuto sull’onda del successo in coppa, potrebbe rendere indimenticabile la stagione dell’Inter. Sul fronte degli sconfitti il bilancio è invece magro. Al di là della qualificazione in Champions League, la prima annata dell’Allegri bis si chiude per la Juve con “0 tituli” per la prima volta dopo 11 anni. Qualcosa di buono si è intravisto, soprattutto nella seconda parte di stagione. Ma la rifondazione completa richiederà ancora parecchio tempo.

 

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