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Covid19 estate: é qualcosa da cui non puoi scappare l’ Eco del mare

Covid19 estate: é qualcosa da cui non puoi scappare l’ Eco del mare

27 Giugno 2020 0 Di Claudia Svampa

E’ stato un balsamo dell’anima in tempo di pandemia. Mentre l’Italia era segregata in casa dal Covid19, e terrorizzata dai bollettini della Protezione civile, lui, Enzo Casapulla, lasciava aperta la porta alla speranza con «l’Eco del mare» diffuso dai profili social. Perché mai nome fu più appropriato. Spiaggia deserta e dorata. Accarezzata da un sole beffardo. Mare morbido che scivolava lento sulla battigia, albe pallide e tramonti rosso fuoco tuffati nell’acqua limpida, libera dai bagnanti. Era questo l’eco del mare che arrivava via Instagram e Facebook da «l’Eco del mare», nome dello storico stabilimento balneare di Maccarerse, a pochi kilometri da Roma, che Enzo Casapulla, gestore iconico dai lontani tempi in cui il lido ospitava il personale del Ministero degli Affari esteri,  é padrone di casa incontrastato da 36 anni. 

«Ho avuto la fortuna di vivermi il lockdown nel posto più incantevole che potessi immaginare»

racconta oggi davanti alla sua spiaggia che é tornata ad accogliere i clienti – «come potevo in quei giorni terribili tenere quella bellezza tutta per me?». Lui, prima padre poi nonno di generazioni di bambini che fra i suoi ombrelloni e lettini sono cresciuti, che hanno imparato a rispettare le regole imperative per Enzo del vivere comune, che non si sono mai persi sotto il suo sguardo vigile, i mesi duri della quarantena li ha passati su quell’immenso tratto di arenile silenzioso. «L’unico sfogo era salire sul trattore e girare la sabbia quaranta volte per lenire lo stress». Le immagini che poi Enzo affidava ai social del suo Eco del mare erano ciò che quella stessa sabbia gli restituiva: una distesa silenziosa di granelli dorati lambiti dall’acqua. E i messaggi più che speranza erano certezze: restate a casa, ce la faremo. Il mare che «chiama, il mare che non può scappare, le onde che montano …crescono, cambiano le cose. Poi tutto torna come prima» C’era tutta la potenza evocativa di «Oceano mare» di Alessandro Baricco dietro quelle immagini. Perché Enzo Casapulla il mare che chiama, «non smette mai, ti entra dentro e ce l’hai addosso» lo respira e lo vive da sempre. 

É  solo una passione così feroce per il mare che può permetterti di combattere senza abbatterti contro il Covid19, il nemico invisibile, per annientarlo e sconfiggerlo quando la stagione regala finalmente ai romani il tanto atteso ritorno in spiaggia. E quando l’Eco del mare ha riaperto i cancelli al pubblico nulla é stato lasciato al caso. Enzo, in collegamento telefonico perenne, registra le prenotazioni obbligatorie nei giorni più affollati, il sabato e la domenica. L’organizzazione minuziosa di tutti i dispositivi di sicurezza, spazi, distanziamenti e santificazioni fa il resto. C’é un termoscanner professionale all’ingresso che rileva la temperatura e il corretto utilizzo della mascherina, obbligatoria nelle aree comuni.

C’é un robottino nuovo in servizio che, per evitare assembramenti al bar, prende gli ordini e serve direttamente in spiaggia panini e bevande. C’é un nuovo macchinario per sanificare la spiaggia e mantenerla pulita ogni giorno. Mentre i lettini da sole e tutte le superfici comuni vengono disinfettate ad ogni passaggio dei clienti. Tutto il personale indossa le mascherine, e per gli ospiti sono a disposizione ovunque i gel disinfettanti, mentre nei bagni asciugamani ad aria e lavabi a pedale lavorano insieme per evitare ogni contatto con le superfici. 

Anche i famosi plexiglas nel ristorante panoramico sono stati studiati per garantire il distanziamento tra gli ospiti ma evitare l’effetto sauna in estate, con spazi areati nella parte bassa che consente la circolazione d’aria. 

«In quest’ottica si riapre anche il chiosco in spiaggia – spiega Enzo Casapulla – con i tavoli distanziati e i lettini che diventano divanetti, per l’aperitivo al tramonto, a cinque metri dalla riva». 

Se li guarda con soddisfazione lui oggi quei bagnanti cui ha restituito, intatta e sicura, questa immensa spiaggia assolata post Covid19. Con, ad oggi, solo un rimpianto: quello di dover attendere ancora, prima di poter riaprire anche l’area giochi per i bimbi.  E tornare a vedere i nuovi cuccioli dell’Eco del mare liberi di scalare scivoli e arrampicarsi nei castelli ombreggiati fra le dune di sabbia. Ma anche per loro, Covid19 permettendo, manca davvero poco. Perché, come sussurra Baricco, «é qualcosa da cui non puoi scappare, il mare». 

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