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Diciottesima giornata di Serie A: il Napoli ne fa 5 alla Juve

Diciottesima giornata di Serie A: il Napoli ne fa 5 alla Juve

16 Gennaio 2023 0 Di Matteo Cefalo

Diciottesima giornata di Serie A: storico 5-1 del Napoli contro la Juve; il 2-2 del Milan a Lecce porta gli azzurri a +9 dal secondo posto.

Diciottesima giornata di Serie A, gli anticipi: vittoria epocale del Napoli contro la Juventus, al Monza il derby con la Cremonese, pari in rimonta del Milan a Lecce, l’Inter piega di misura l’Hellas

Dopo la prima tranche di ottavi di Coppa Italia, torna finalmente in campo la Serie A. La notizia clou della diciottesima giornata riguarda il Napoli, che travolge 5-1 la Juventus, conquistando una vittoria epocale. I bianconeri, reduci da otto successi consecutivi senza incassare reti, si arrendono allo strapotere partenopeo e scivolano a -10. Gli azzurri, sempre più primi, salgono a +9 dal Milan secondo, fermato sul 2-2 dal Lecce. La zona Europa, Napoli escluso, si accorcia notevolmente grazie alle vittorie di Inter, Lazio, Roma e di un’Atalanta in grado di rifilare un roboante 8-2 alla Salernitana, che costa il posto a Nicola. Nei bassifondi si fa sempre più evidente la spaccatura tra la zona retrocessione e il resto del gruppo. Salta la panchina di Alvini, con la Cremonese che ingaggia Ballardini per sostituirlo.

La diciottesima giornata di Serie A si apre alle 20:45 di venerdì con Napoli-Juventus. Al 14′ i campani passano in vantaggio: Szczesny respinge la demi-volée di Kvaratskhelia, ma non può nulla sul tap-in di Osimhen. Poi gli ospiti rispondono con una traversa di Di Maria. Ma è un dominio azzurro. Ed al 39′, su un errore di Bremer, Osimhen cede a Kvaratskhelia per il raddoppio. Ma in pochi minuti i bianconeri prima accorciano con Di Maria. Poi per poco non pareggiano con un quasi autogol di Rrahmani. Al 55′, però, lo stesso kosovaro cala il tris di destro su corner di Kvara. Georgiano che poi serve a Osimhen il cross per la doppietta di testa. Chiude la festa Elmas, che sterza su Kostic e batte il portiere. È 5-1. Non c’è storia al Maradona. Napoli troppo più forte. Ridimensionata la Juve, che ora è a -10.

La diciottesima giornata di Serie A continua alle 15:00 di sabato col derby lombardo tra Cremonese e Monza. I brianzoli la sbloccano dopo otto minuti con il tap-in di Ciurria su sponda di Petagna. Poco dopo il VAR concede un penalty agli ospiti per un fallo di Ghiglione su Izzo. E Caprari non fallisce. I grigiorossi reagiscono nella ripresa con Pickel. Ma Di Gregorio è miracoloso. E così al 55′ i biancorossi fanno 0-3 con la doppietta di piattone di Caprari. Ma i fanalini di coda accorciano con un’incornata di Ciofani su cross di Valeri. Scenario che si ripete all’83’, con Dessers che batte il portiere di destro. Nel recupero la rimonta sembra concretizzarsi. Ma Di Gregorio prima e Marlon poi fermano la palla sulla linea. E così è 2-3. Vittoria importantissima per il Monza, che sale a metà classifica. L’ennesima sconfitta senza successi costa il posto ad Alvini.

Alle 18:00, invece, è la volta di Lecce-Milan. Al 3′ i salentini passano avanti, con un cross di Di Francesco che porta all’autogol di Hernandez. I rossoneri reagiscono con Pobega. Ma al 23′ Baschirotto raddoppia su traversone di Hjulmand. I giallorossi dominano. Ma Falcone deve opporsi a Giroud. Nella ripresa scende in campo tutto un altro Milan. E così arriva il 2-1, con Leao che fredda il portiere in tap-in dopo un salvataggio sullo stesso Giroud. Poi al 70′ il francese fa da sponda in area per il pareggio di Calabria. Ma i pugliesi si rianimano. E per poco non tornano su con un quasi autogol di Tomori. Al fischio finale, però, il punteggio è di 2-2. Dopo il pari con la Roma e l’eliminazione dalla Coppa Italia, un Milan in crisi scivola a -9 dal Napoli. Il sesto risultato utile consecutivo allontana il Lecce dalla zona calda.

La diciottesima giornata di Serie A prosegue alle 20:45 con la sfida tra Inter ed Hellas Verona. I nerazzurri passano al 3′ con Martinez, abile a spiazzare Montipò dopo una ribattuta su Gagliardini. Poi un fortissimo torpore sembra avvolgere il match. I veneti cercano di tenere alto il baricentro. Mentre i meneghini provano a ripartire, ben contenuti, però, dalla fisicità della retroguardia ospite. Da menzionare solo un tiro a giro di Mkhitaryan deviato regolarmente col braccio da Hien. Nella ripresa il copione non cambia, col solo Sulemana in grado di scaldare i guantoni di Onana. Dall’altro lato l’arbitro invalida un gol a Martinez per una sbracciata su Dawidowicz. E così è 1-0. Massimo risultato col minimo sforzo per l’Inter, che aggancia la Juve e si prepara al meglio per il derby di Supercoppa. Prima sconfitta per Zaffaroni sulla panchina gialloblù.

La domenica: la Lazio torna al successo contro il Sassuolo, un rigore decide Torino-Spezia, il Bologna espugna la Dacia Arena in rimonta

La diciottesima giornata di Serie A continua di domenica col lunch match tra Sassuolo e Lazio. I biancocelesti partono forti con Zaccagni, che chiama Pegolo al grande intervento. Ma poi Immobile è costretto ad uscire dal rettangolo di gioco per infortunio e la manovra ospite si impalla. E così gli emiliani ci provano con Laurienté, ben respinto da Provedel. Ma nel recupero Toljan ribatte col braccio un colpo di testa di Milinkovic-Savic diretto in porta. È rigore. E Zaccagni fa centro. Nel secondo tempo i capitolini gestiscono il risultato, con i nero-verdi mai veramente pericolosi. Anzi, sono proprio i romani a raddoppiare nei minuti finali, con Anderson che brucia Tressoldi su una spizzata di Sergej e deposita in rete dopo aver scartato Pegolo. È 0-2. Dopo un periodo di crisi, la Lazio torna al successo, avvicinandosi alla zona Champions. La quarta sconfitta di fila fa vacillare Dionisi.

Alle 15:00, invece, il Torino ospita lo Spezia all’Olimpico. Dopo un avvio a rilento i liguri sbloccano il punteggio al 28′. Djidji, infatti, devia col braccio una conclusione di Reca. È penalty. E Nzola vince il duello con Milinkovic-Savic. I granata si svegliano solo nella ripresa con una triplice occasione per Vlasic, Singo e Linetty. Ma Dragowski e la difesa ospite rispondono presenti. Dall’altro lato, invece, Gyasi spacca la traversa con una botta da dentro l’area. Mentre Nzola sfiora la doppietta personale calciando sull’esterno della rete. Per il resto gli uomini di Gotti si dimostrano bravi a gestire il risultato. E così finisce 0-1. Continua l’ottimo momento di forma dello Spezia, che abbandona il quartultimo posto. Brutta battuta d’arresto per il Toro dopo la vittoria col Milan in Coppa Italia.

In contemporanea alla Dacia Arena va in scena Udinese-Bologna. Al 9′ Orsolini si divora un gol già fatto. E Beto, di piatto su assist di Success, porta in vantaggio i friulani sul capovolgimento di fronte. Ma i felsinei rispondono due volte con Sansone, fermato prima da Bijol e poi dal fuorigioco. Ma nella ripresa, al terzo tentativo, l’ex Parma riesce finalmente a pareggiare su un’imbucata geniale di Moro. Poi Skorupski mura in uscita Pereyra. Mentre all’80’ Posch ribalta il risultato in tap-in di testa sulla sponda di Schouten. Nel finale Skorupski è ancora decisivo in tuffo su Success. Mentre Barrow centra un palo allo scadere. Ma è 1-2. Dopo due sconfitte consecutive il Bologna torna a vincere e lo fa con una gran prestazione. Per l’Udinese è definitivamente crisi.

Diciottesima giornata di Serie A, i posticipi: l’Atalanta segna otto gol alla Salernitana, la Roma vola sull’asse Abraham-Dybala, finale pazzo in Empoli-Sampdoria

La diciottesima giornata di Serie A prosegue alle 18:00 con Atalanta-Salernitana. I nerazzurri la sbloccano al 5′ con Boga in slalom. Ma al 10′ Dia fa 1-1 su sponda di Piatek. Tra il 20′ ed il 41′, però, i bergamaschi ne fanno quattro. Prima Lookman dal dischetto. Poi Scalvini di testa su corner di Koopmeiners. Poi lo stesso olandese, dopo una respinta di Ochoa dagli 11 metri. E poi Hojlund al termine di un coast to coast. Nella ripresa arriva la doppietta di Lookman con una botta dalla distanza. Mentre Ederson mette a referto il settimo gol con un’azione fotocopia. Chiude la festa l’ex Zortea con una splendida iniziativa personale. Inutile, nel mezzo, la seconda rete campana di Nicolussi Caviglia. Finisce 8-2. L’Atalanta annienta gli avversari col risultato più roboante degli ultimi 30 anni e si porta a ridosso della zona Champions. Serata da dimenticare per la Salernitana.

Alle 20:45, invece, la Roma attende la Fiorentina all’Olimpico. I giallorossi si fanno vivi con Zalewski, che impegna Terracciano. Ma la vera svolta della partita arriva al 24′, quando Dodò lascia i suoi in inferiorità numerica per doppia ammonizione. E così al 40′ la lupa passa in vantaggio: lancio per Abraham, sponda di petto e rete al volo di Dybala. Decisiva la deviazione di Milenkovic. Nella seconda frazione i capitolini sfiorano il raddoppio con Celik, che colpisce il palo. Raddoppio che arriva lo stesso all’82’ sempre sullo stesso asse: Cristante lancia in profondità per Abraham, che appoggia a Dybala per la doppietta della Joya. I toscani ci provano nel finale con Kouamé. Ma Rui Patricio risponde attento. Dunque è 2-0. Vittoria importante per la Roma, che aggancia Lazio e Atalanta e sogna la Champions. Il KO sembra precludere le speranze europee della Fiorentina.

Chiude la diciottesima giornata di Serie A il posticipo del lunedì tra Empoli e Sampdoria. Partono forte i toscani, con Audero che si oppone all’ex Caputo. Poi il portiere ribatte anche un tentativo di Ebuehi. Dall’altro lato i genovesi rispondono con una traversa di Leris. Ma al 55′ Ebuehi manda avanti i suoi su corner di Marin. Poi Vicario dice di no a Lammers. Ma il momento clou del match è al termine dell’ultimo minuto di recupero. Prima Vicario vola sul colpo di testa di Colley. Poi la palla giunge ad Audero, salito per l’assalto finale, che scucchiaia per Zanoli, da cui ancora a Colley, che pareggia. Ma il VAR revoca la rete per un fallo di mano di Gabbiadini. È 1-0. La Samp protesta per un possibile rigore precedente al tocco col braccio non ravvisato dall’arbitro. Ora la classifica è impietosa. L’Empoli vola a +13 dagli avversari.

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