Finale di Europa League: vince l’Eintracht Francoforte

Nella finale di Siviglia i tedeschi battono i Glasgow Rangers per 6-5 dopo i rigori e riportano a Francoforte un trofeo assente da 42 anni

Europa League, la finale: l’Eintracht Francoforte è campione

Ci siamo. Finalmente anche l’edizione 2021/2022 dell’Europa League è giunta al termine. Ieri è andato in scena l’ultimo atto della seconda competizione europea. Di fronte gli uni contro gli altri si sfidano i tedeschi dell’Eintracht Francoforte e gli scozzesi dei Glasgow Rangers. Lo stadio della finale è il Sanchez Pizjuan di Siviglia. Il fischio d’inizio è fissato alle 21:00. Lo spettacolo sugli spalti è bellissimo. Da un lato c’è un muro blu, quello dei tifosi scozzesi. Dall’altro un muro bianco, quello dei tedeschi. Per tutto il match ci sarà sostegno ininterrotto da una parte e dall’altra. E sì perché, sebbene sul piano tecnico e del prestigio, questa finale sia tra le meno entusiasmanti di sempre, dal punto di vista dell’importanza per i due club raggiunge vette mai toccate prima.

Il Frankfurt gioca per rimettere in bacheca una coppa assente ormai da 42 anni. Correva il 1980 quando le Aquile conquistarono l’allora Coppa Uefa, la prima e unica della loro storia, in finale con i connazionali del Borussia Moenchengladbach. I Rangers giocano per la storia del club e per quella del calcio scozzese in generale. Il primo e unico titolo europeo conquistato dai Teddy Bears, la Coppa delle Coppe vinta in finale con la Dinamo Mosca, risale addirittura a 50 anni fa, nel 1972. Per la Scozia in generale una vittoria in una competizione europea manca dalla Supercoppa Uefa conquistata dall’Aberdeen nel 1983, 39 anni fa.

Sul campo la tensione del match si sente eccome. E infatti il primo tempo del Sanchez Pizjuan è piuttosto compassato. Se si escludono una parata di McGregor su tiro di Knauff e una conclusione di Aribo fuori di poco, non vi sono altre emozioni nei primi 45 minuti. Ma nella ripresa la partita si scalda. Lindstrom tenta la botta. Kamara devia e spiazza il portiere. Ma la palla rasenta il palo ed esce. Ma a passare sono gli scozzesi. Al 57′ Sow effettua un retropassaggio. Ma Tuta inciampa e Aribo brucia tutti sul tempo. Nell’uno contro uno con Trapp il nigeriano fa 1-0.

I bianchi provano a rispondere con Kamada. Ma il giapponese, solo davanti a McGregor, sbaglia malamente il pallonetto. Neanche due minuti, però, e al 69′ Borré pareggia. Kostic crossa dalla sinistra e il colombiano anticipa tutti per l’1-1. Nei restanti 20 minuti non ci sono grosse occasioni. E così si va ai supplementari. Ma è solo negli ultimi cinque minuti che si assiste a qualcosa, coi Rangers vicinissimi al raddoppio. Prima Roofe serve Kent al centro, con Trapp miracoloso coi piedi. Poi ancora Trapp si rende protagonista, sventando una punizione dal limite di Tavernier. Ma finisce 1-1. E si va ai rigori. Fino al terzo giro segnano tutti da una parte e dall’altra. Ma al quarto il gallese ex Juve Ramsey fallisce per gli scozzesi. Mentre Kamada non sbaglia dall’altro lato. Per i Rangers Roofe realizza. Ma anche Borré fa il suo.

E così l’Eintracht vince la lotteria dei rigori per 5-4 e diventa campione dell’Europa League 2021/2022. Finalmente dopo 42 anni e dopo aver eliminato da imbattuti blasoni del calibro di Barcellona, West Ham e Betis, i tedeschi possono tornare a festeggiare un titolo europeo, il secondo della loro storia. Nella notte di Siviglia resta invece l’amaro in bocca per i Rangers. Dopo la delusione della sconfitta in finale nel 2008 per mano dello Zenit San Pietroburgo, gli scozzesi perdono ancora. Ma resterà comunque l’orgoglio di aver raggiunto una finale europea a 10 anni dal fallimento societario del 2012. Oltre che quello di aver riportato in alto il movimento calcistico scozzese, per nulla ricco come quello italiano, spagnolo, tedesco o inglese, da sfavoriti e con una formazione costata appena 14 milioni.