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Forward to the Moon, comincia il viaggio di Artemis verso la Luna

16 Novembre 2022 0 Di Redazione Italia Notizie 24

E’ partita Artemis I, la missione Nasa-Esa che questa mattina ha preso il volo Forward to the Moon e che riporterà l’uomo sulla Luna.

Forward to the Moon, con Artemis l’Uomo ricomincia il viaggio verso la Luna

Ha preso il via quando in Italia erano le 07:47 e a Londra le 06:47, ma in Florida le 01:47 Artemis I, la nuova serie di missioni spaziali – questa volta frutto della collaborazione tra Nasa e Esa, che rimette in viaggio l’Uomo Forward to the Moon, in viaggio verso la Luna.

Artemis I è la prima missione di un vasto programma che ci permetterà di riporare astronauti in giro nello spazio e poi sulla Luna in modo sostenibile.

Questo primo lancio senza equipaggio vedrà la navicella spaziale Orion viaggiare verso la Luna, entrare in un’orbita allungata attorno al nostro satellite e poi tornare sulla Terra, alimentata dal modulo di servizio costruito in Europa che fornisce elettricità, propulsione, carburante, acqua e aria oltre a mantenere il veicolo spaziale che opera alla giusta temperatura.

Il decollo, dal Launch Complex 39B della ormai consueta base di lancio del Kennedy Space Center, in Florida, da dove è partito lo Space Launch System, il razzo della Nasa, alto come un palazzo di trenta piani, che ha accompagnato nello spazio la navicella spaziale Orion e il suo modulo di servizio europeo.

Il veicolo spaziale ha trascorso due ore girando in orbita intorno alla Terra, prima di essere spinto verso la Luna. E a quel che riferiscono i tecnici della Nasa, questa mini crociera di dieci giorni verso la Luna e ritorno sta procedendo nel migliore dei modi, il veicolo spaziale è in buona salute e tutti i sistemi stanno funzionando come previsto.

Dopo aver raggiunto la sua orbita iniziale, Orion ha dispiegato i suoi pannelli solari, mentre i tecnici da Terra hanno iniziato a eseguire i controlli dei sistemi del veicolo spaziale. Dopo un’ora e mezzo di volo, il motore dello stadio superiore del razzo ha funzionato per circa 18 minuti per dare a Orion la forte spinta necessaria a mandarlo fuori dall’orbita terrestre e spedirlo verso la Luna.

Dopo essersi separato dallo stadio superiore del razzo, Orion si è diretto verso la Luna utilizzando l’alimentazione fornita dal suo modulo di servizio, che è quella grande centrale elettrica propulsiva che è staa fornita dall’Agenzia Spaziale Europea.

Artemis, che è senza equipaggio per quello che è a tutti gli effetti principalmente un viaggio di prova, è il razzo spaziale più potente che sia mai stato costruito dalla Nasa, appositamente progettato per traghettare nello spazio il veicolo spaziale Orion e gli astronauti e i moduli Gateway sulla Luna.

In questa missione Orion dovrebbe viaggiare circa 40 mila miglia oltre la Luna e fare ritorno sulla Terra nel corso di 25,5 giorni. Artemis I è una parte fondamentale dell’esplorazione “dalla Luna a Marte” della NASA, ed è un test importante per l’agenzia prima di portare di nuovo esseri umani nello spazio con la missione Artemis II.

I prossimi tre voli, quindi, saranno quelli decisivi pe portare in orbita altrettanti veicoli spaziali alla cui realizzazione stanno contribuendo più di 20 aziende di dieci paesi europei membri dell’ESA e negli Stati Uniti. Poiché il primo modulo di servizio europeo si trova in cima al razzo SLS sulla rampa di lancio, il secondo è a soli 8 km di distanza e viene integrato con la capsula dell’equipaggio di Orion per la prima missione con equipaggio: Artemis II. Il terzo e il quarto modulo di servizio europeo, che alimenteranno gli astronauti per lo sbarco sulla Luna, sono in produzione a Brema, in Germania.

Nelle prossime ore, una serie di 10 piccole indagini scientifiche e dimostrazioni tecnologiche, chiamate CubeSats, verranno sganciate da un anello che collegava lo stadio superiore alla navicella. Ogni CubeSat ha la sua missione specifica ed è destinato a colmare alcune importanti lacune nella consocenza che abbiamo del sistema solare o per testare le tecnologie che possono essere utili alla progettazione di future missioni.

Otto ore dopo il lancio il modulo di servizio eseguirà anche la prima di una serie di accelerazioni necessarie a mantenere Orion in rotta verso la Luna. Nei prossimi giorni, i controllori di missione presso il Johnson Space Center della NASA a Houston effettueranno altri controlli aggiuntivi e le correzioni di rotta
necessarie.

Il passaggio di Orion vicino alla Luna dovrebbe avvenire il 21 novembre, quando effettuerà uno stretto avvicinamento alla superfice lunare durante il suo viaggio per raggiungere un’orbita collocata a migliaia di miglia oltre la Luna.

Artemis I e Orion, una grande collaborazione tra Nasa e Esa

L’ESA ha progettato e supervisionato lo sviluppo del modulo di servizio di Orion, la parte del veicolo spaziale che fornisce aria, elettricità e propulsione. Proprio come la locomotiva di un treno traina le carrozze passeggeri e fornisce energia, il modulo di servizio europeo ora sta portando Orion nel viaggio verso la Luna e ritorno.

“Il modulo di servizio europeo e la navicella spaziale Orion sono frutto di decenni di eccellente collaborazione tra ESA e NASA – spiega il direttore generale dell’ESA Josef Aschbacher –  Dai telescopi Hubble e Webb e dal satellite Sentinel-6 per l’osservazione della Terra, fino alla Stazione Spaziale Internazionale e ora ad Artemis, l’ESA è orgogliosa di essere il partner privilegiato della NASA e, con questo lancio, di contribuire a portare l’umanità sulla Luna”.

“Abbiamo annunciato la collaborazione tra Orion e il modulo di servizio europeo nel 2013 e, sebbene il lancio di oggi sia un punto culminante della missione, segna solo l’inizio della missione Artemis I e delle nostre più grandi ambizioni lunari”, afferma David Parker, direttore dell’ESA per l’esplorazione umana e robotica. .

Nei prossimi anni assisteremo invece al lancio dei moduli europei che serviranno a costruire il Gateway lunare internazionale e gli astronauti dell’ESA si avventureranno più lontano che mai dalla Terra, tanto che il primo Europeo arriverà sulla Luna entro entro la fine del decennio.

Forward to the Moon, verso la Luna e ritorno

La missione di Artemis I con Orion e con il modulo di servizio europeoForward to the Moon” durerà 26 giorni, e prevede l’arrico sulla Luna e il ritorno sullla Terra.

L’orbita attorno alla Luna durerà circa una settimana, durante la quale il modulo di servizio europeo accenderà i suoi 33 motori per mantenere la navicella in rotta e nella posizione migliore per ricevere la luce solare sui quattro pannelli solari di cui è dotata, che sono lunghi ben sette metri.

Il modulo di servizio europeo ha anche il compito di mantenere il veicolo spaziale in funzione alle giuste temperature e contiene tutti i serbatoi di carburante per i motori.

Nelle future missioni Artemis, inoltre, il modulo di servizio europeo fornirà aria e acqua agli astronauti che lavoreranno nel modulo dell’equipaggio di Orion.

E la collaborazione tra Nasa ed Esa, avviene anche durante il volo della Artemis I. Il controllo missione è infatti degli americani, ed avviene al Johnson Space Center di Houston, mentre i tecnici dell’Esa, che sono riuniti nel centro tecnico dell’ESA ESTEC nei Paesi Bassi, li assistono con la loro competenza e conoscenza approfondita del modulo di servizio europeo.

Tutto ciò, fino al ritorno della Artemis I, che finirà il suo viaggio, come di consueto, con un bel tuffo nell’Oceano Pacifico, al largo della costa americana della California, dopo che il modulo di servizio europeo si sarà separato dal vettore e si distruggerà senza fare alcun danno nell’atmosfera, mentre il modulo dell’equipaggio di Orion precipiterà a sua volta sulla Terra.

 

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