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I furbetti del Giglio magico: troppo potere in pochi chilometri

I furbetti del Giglio magico: troppo potere in pochi chilometri

22 Dicembre 2017 0 Di Marino Marquardt

Arrivano dalla provincia toscana i quattro furbetti del Giglio magico, Carrai, Boschi, Lotti e Renzi. Agli italiani l’onere di spazzarli via.

I furbetti del Giglio magico

Marco Carrai, 42 anni, Greve in Chianti (Firenze), una vita tra politica (da Forza Italia al Pd), affari e Opus Dei, faccendiere più che “imprenditore”, socio di Luigi Berlusconi, molteplici incarichi in partecipate del Comune di Firenze, grande elemosiniere renziano, l’Invisibile del Potere; Maria Elena Boschi, Montevarchi (Arezzo), 35 anni, chierichetta e catechista volontaria, in politica dal 2008; Luca Lotti, 35 anni, Empoli (Firenze), membro Azione Cattolica, debutta in politica nella Margherita; Matteo Renzi, 42 anni, Rignano sull’Arno, scout dell’Associazione Guide e Scouts cattolici, politicamente formato prima nella Dc poi nella Margherita, già presidente della Provincia di Firenze, ex sindaco del capoluogo toscano ed ex premier oggi segretario Pd.

Carrai, Boschi, Lotti e Renzi sono i quattro furbetti del Giglio magico della provincia toscana; quattro Furbetti che hanno in comune la fervente Fede cattolica, il pallino degli affari, l’amore per Palazzi, Poltrone & Potere e la genetica lontananza dalla Sinistra. Ma millantano di essere rappresentanti del Centrosinistra…

I quattro Furbetti si avvalgono dell’ala protettrice di Denis Verdini, il senatore bancarottiere amico di famiglia di Babbo Renzi. Verdini – come è noto – è fortemente indiziato di vicinanza alla massoneria.

Trascorsi da macellaio e da banchiere, Verdini fu il regista del Patto del Nazareno e oggi continua a fungere da anello di congiunzione tra Silvio Berlusconi, Renzi e l’annesso Giglio magico.

Politica e soldi, oltre al Potere i quattro Furbetti detengono anche le chiavi della cassaforte renziana, la fondazione Open. Una invenzione – questa – che funge da spartiacque tra affari e politica.

Sempre più ricca la Fondazione renziana (finanziatrice della Leopolda e delle iniziative del Segretario Pd), sempre più a corto di soldi il Pd.

Politicamente i conti non tornano…

I quattro Furbetti sono tutti espressione di una ridotta area del territorio della provincia toscana. Un pugno di chilometri lastricati di cappucci, grembiulini e compassi; un pugno di chilometri in cui si concentra un enorme Potere

Una compagnia inquietante, insomma, questa del Giglio magico; una compagnia il cui spessore etico-morale è emerso del tutto in quest’ultimo scorcio di Legislatura.

I commenti alle audizioni in Commissione banche hanno messo in luce lo spessore morale dei Furbetti.

Inchiodati alle poltrone, non vogliono mollare il Potere. Parla per tutti il sempre arrogante e spregiudicato Renzi. Dagli studi Mediaset (le tv berlusconiane sono diventate dispensatrici dei messaggi renziani) il Segretario del Pd dice no alle dimissioni da Sottosegretaria della bugiarda Boschi e conferma la volontà di ricandidarla.

Madonnina Etruria – vedrete – non sarà rieletta con le preferenze degli elettori, molto probabilmente tornerà alla Camera grazie al paracadute rappresentato dalla candidatura in un listino blindato.

Visti i chiari di luna e la testardaggine dei Furbetti del Giglio magico toccherà insomma agli italiani – se lo vorranno – liberare il Paese da queste persone per tornare a riveder le stelle…

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