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Governo, incarico a Conte. Nell’anniversario di Capaci la Mafia esce fuori dallo Stato

Governo, incarico a Conte. Nell’anniversario di Capaci la Mafia esce fuori dallo Stato

23 Maggio 2018 0 Di Marino Marquardt

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella conferisce mandato pieno al candidato premier comune M5s-Lega.

Ventitrè maggio 2018, è il giorno della svolta politica!

Ventitré maggio 2018. Nel giorno del 26esimo anniversario della strage di Capaci la Mafia e gli amici dei mafiosi vengono messi alla porta dai Palazzi del Governo. Mafia, Criminalità e Malaffare escono dallo Stato. Almeno è quanto si spera. E ovviamente si tratta di una concessione di credito con riserva, soggetta a verifiche…

Vietato sbagliare è l’imperativo categorico rivolto dagli elettori al M5s e alla Lega.

Coincidenze della storia, il giorno dell’anniversario dell’attentato in cui trovò la morte Giovanni Falcone e furono uccisi gli uomini della sua scorta è il giorno della svolta politica nel nostro Paese. E’ il giorno dell’incarico al Professore Giuseppe Conte di formare il nuovo Governo.

Nello stesso giorno l’ultimo ad arruolarsi contro il nascente Governo Pentaleghista è stato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Un altro personaggio in pena che è andato ad aggiungersi al coro scomposto degli esponenti delle Elite nazionali ed estere.

Mai visto un così robusto fuoco di sbarramento da parte dei cosiddetti Poteri forti contro un Governo non ancora in carica ed espressione della volontà degli elettori.

Sussurri e grida riecheggiano contro il rinnovamento della politica. Lamenti disperati da parte di quanti temono di perdere privilegi e rendite di posizione

Ma dossieraggi e terrorismo mediatico non hanno mutato il corso della storia, ha vinto il cambiamento promosso dal M5s e dalla Lega.

Si scrive la prima pagina della Terza Repubblica

La politica italiana volta pagina, dunque. Potrebbe essere la prima pagina della Terza Repubblica o potrebbe restare una unica pagina bianca da mandare al macero. Tutto dipenderà dalla concretezza e dai fatti di fronte alla forza delle promesse elettorali.

Detto ciò, incarico pieno a Giuseppe Conte da parte del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Sarà il nuovo presidente del Consiglio considerando i numeri dei partiti – M5s e Lega – che lo sosterranno. Conte – secondo prassi – ha accettato l’incarico con riserva. Domani, giovedì, incontrerà le delegazioni Cinquestelle e Leghiste, venerdì tornerà al Quirinale per comunicare l’esito delle consultazioni. Lunedì voto di fiducia in Parlamento. Voci di dentro riferiscono che affiancheranno tra gli altri Conte nei banchi del Governo Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Danilo Toninelli, Giancarlo Giorgetti, il contestato Paolo Savona.

Nell’opposizione che non c’è, scomparsi dai radar Matteo Renzi, i renziani e le minoranze Pd; a pezzi il Centrodestra con Renato Brunetta in preda a crisi isteriche e Giorgia Meloni che sputa veleno contro Salvini. Il tutto mentre l’Immarcescibile di Arcore probabilmente cerca conforto a modo suo. Sempre che le forze lo sorreggano ancora…

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