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GP d’Arabia Saudita, Hamilton ancora primo: deciderà Abu Dhabi

GP d’Arabia Saudita, Hamilton ancora primo: deciderà Abu Dhabi

05 Dicembre 2021 0 Di Camilla Alcini

Hamilton primo al GP d’ Arabia Saudita, in un esordio del circuito di Jeddah pieno di colpi di scena. Parità assoluta, sarà Abu Dhabi a incoronare il campione del mondo 2021.

È la prima volta a Jeddah, in Arabia Saudita, ma questo appuntamento ha già qualcosa di storico.

Potrebbe essere proprio qui, proprio oggi, che Max Verstappen consoliderà il suo vantaggio e diventerà campione del mondo. Oppure sarà Lewis Hamilton a prendersi il primo posto per provare a sigillare l’ottavo titolo della carriera.

In entrambi i casi, Jeddah non sarà un semplice appuntamento per gli appassionati di Formula Uno, incollati allo schermo per non perdersi niente di questo duello all’ultima curva dopo l’esito del GP del Qatar.

La Mercedes si era assicurata la prima fila con la performance di entrambi i piloti alle qualifiche del sabato, mentre il giro da pole di Max era stato bruscamente interrotto da un contatto con il muro dello strettissimo circuito di Jeddah. Dunque Hamilton partiva in vantaggio grazie alla pole position.

GP d’Arabia Saudita, colpi di scena a Jeddah

Il primo colpo di scena arriva dopo una decina di giri, con la bandiera rossa che interrompe la sessione per oltre venti minuti dopo la safety car per l’incidente di Mick Schumacher, finito a muretto.

Max ne approfitta, era rimasto fuori ma questo per lui è un jolly dal mazzo: può infatti cambiare le gomme e rimanere in testa. A Lewis non resta che costruirsi il sorpasso in pista. “Cosa possiamo fare?” chiede al suo team. Bono risponde che ci sono varie strategie in caso di ulteriori safety ma ora bisogna puntare sul passo gara.

Standing start dalla griglia, la tensione è alle stelle. Lewis si lamenta perché Max avrebbe provato la partenza in pit lane e Max perché Lewis si tiene a “dieci macchine di distanza”.

Hamilton fa una partenza incredibile, Verstappen lo chiude ma scatta un’altra bandiera rossa: dietro Perez e Mazepin si sono girati e danneggiati.

Ho evitato un incidente li”, dice Hamilton, ed inizia una serie di chiamate tra la Michael Masi, la Red Bull e la Mercedes per cercare una soluzione soddisfacente prima di scendere di nuovo in pista e dare il via ad un’investigazione. Una direzione poco incisiva che nel tentativo di mediare si è messa in una posizione discutibile: “Questa è la nostra offerta”, “Vi facciamo sapere tra un paio di minuti”, e altre interazioni a cui la F1 non è abituata. Alla fine Red Bull accetta l’offerta della FIA e cede la posizione.

Un’altra standing start, e poi il contatto

Ocon, Hamilton, Verstappen, è questo il nuovo ordine per la nuova standing start.

Verstappen fa una partenza impeccabile andando a infilarsi a sinistra di Hamilton, impegnato a destra con Ocon. Superato il francese, per il sette volte campione del mondo inizia la caccia, ma deve fare i conti con due virtual safety car per ripulire il circuito di Jeddah dai numerosi detriti per una serie di contatti.

Nel frattempo siamo al giro 36/50, e c’è il primo attacco di Lewis che sembra andare a buon fine.

“Quest’uomo è pazzo”, Hamilton riferendosi a Verstappen dopo una manovra azzardata

Ma Verstappen risponde incrociando fuori pista e riprendendosi la leadership. “Quest’uomo è pazzo”, dice Hamilton in radio. Passa un ulteriore giro e a Verstappen viene detto di restituire la posizione, ma frena improvvisamente causando una collisione con Hamilton che non voleva superarlo in quel punto (gli avrebbe infatti dato l’opportunità di sfruttare il DRS).

La tensione esplode, Toto Wolff sbatte le cuffie e si dispera, proprio quando viene notato l’incidente e aperta l’investigazione che darà Verstappen colpevole con 5 secondi di penalità.

Hamilton chiude il sorpasso su pista e vince con 8 secondi di vantaggio, da sommare a quelli della penalità di Verstappen.

 

Questa non è Formula Uno

Una gara al limite, dove il gentlemen agreement tra piloti è stato sospeso in nome della competizione.

Questa non è Formula Uno” ha dichiarato duramente Max Verstappen a fine del GP d’Arabia Saudita. Quando gli è stato chiesto del contatto, ha spiegato il suo punto di vista: “Ho rallentato e volevo farlo passare sulla destra. Lui non voleva superarmi li e ci siamo toccati, non so cosa sia successo“.

Hamilton d’altra parte commenta cosi lo stesso episodio: “Non ho capito perché ha frenato all’improvviso e in modo cosi pesante. Ho avuto un messaggio dopo che mi avrebbe fatto passare, ma io non l’avevo capito“.

Era dal 1974 che due piloti non arrivavano in parità a decidere il campionato all’ultima gara.

Appuntamento per la storia ad Abu Dhabi, tra una settimana.

Il tributo a Sir Williams

Nel frattempo il mondo della Formula 1 saluta Sir Frank Williams, fondatore dello storico team venuto a mancare all’età di 79 anni una settimana fa. I piloti e i team hanno dedicato un minuto di silenzio alla legenda del motorsport prima della gara di Jeddah.

 

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