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Il bonus gas della Basilicata già richiesto da 50 mila famiglie

Il bonus gas della Basilicata già richiesto da 50 mila famiglie

03 Novembre 2022 1 Di Nunzio Ingiusto

In Basilicata non si paga la bolletta gas in virtù di una legge regionale. Sul portale già 50 mila domande per ottenere il beneficio di novembre. Rivisti gli accordi con le società petrolifere che operano in Val d’Agri. Perchè accade solo qui?

Il bonus gas in Basilicata già a quota 50 mila

Il bonus gas avanza. “Se su temi determinanti per il futuro della nostra Regione Basilicata come questi non trovassi il coinvolgimento da parte di tutti, sarei pronto a fare un passo indietro“.

Sono parole di Vito Bardi Presidente della Basilicata a proposito del bonus gas, l’agevolazione mensile che consente di non pagare il gas. Riguarda i cittadini “titolari di utenze domestiche e limitatamente alla prima abitazione“.

La decisione ha sollevato un mare di polemiche politiche ed istituzionali, ma il Presidente va avanti spedito ed è riuscito a far partire il portale della Regione per caricare l’autocertificazione.

Solo in questo modo si accede ai benefici della legge. Il gas sarà gratis per chi risiede in Basilicata ma dovrà registrarsi al sito https://www.apibas.it/bonusgas o al  portale regionale tramite il link di riferimento  https://portalebonusgas.regione.basilicata.it/”.

Nella Val d’Agri, come è noto, si estrae gas da molti anni. Le Società che vi operano hanno un rapporto speciale con la Regione che ottiene ricavi per i pozzi estrattivi.

Le  polemiche nel periodo in cui il gas è diventato davvero caro e le bollette sono andate alle stelle, non hanno fermato l’iniziativa regionale.

Ora “chiedo a tutti – ha detto il Presidente – la massima collaborazione e la più ampia disponibilità, soprattutto per aiutare i più anziani e i più fragili che non hanno familiarità con gli strumenti informatici”.

In Basilicata, rispetto al caro energia, abbiamo dato risposte immediate “alle esigenze delle famiglie e delle imprese: a tappe forzate abbiamo varato la legge sul bonus gas per un tangibile aiuto in un momento di grande difficoltà“.

I cittadini oltre ai dati anagrafici e codice fiscale dovranno comunque comunicare anche il numero di Pdr, il numero che identifica il contatore del gas.

Le polemiche che hanno riguardato la misura ad ottobre hanno sfiorato anche il governo che avrebbe potuto impugnare la delibera.

Qualche perplessità resta, dato che in una parte d’Italia le bollette gas diventano una formalità. Perché solo qui? Per quanto tempo? Ce lo chiediamo anche noi.

Giorgia Meloni ha detto a ripetizione che si occuperà del caro bollette dopo gli incontri con le autorità di Bruxelles. Noi siamo soddisfatti che la legge regionale non sia stata impugnata, ha commentato Bardi, per cui la norma esplicherà  tutti i suoi effetti.

L’origine del bonus, in realtà, sta nella rinegoziazione dei vecchi accordi che la Basilicata aveva con le compagnie petrolifere.

Essendo stati rivisti, quegli accordi hanno prodotto un miliardo e duecento milioni per i prossimi nove anni: cifra superiore a quella pattuita precedentemente.

In più sono stati pattuiti nuovi investimenti “no oil a sostegno dello sviluppo di progetti ed iniziative nell’ambito della produzione di energia alternativa in diversi ambiti e settori per oltre 60 milioni di euro“.

Le critiche iniziali dovrebbero essere state superate, al netto delle domande sulla “specialità” di una sola Regione. Ed anche perché  50 mila utenti si sono già registrati sul portale per avere il beneficio della bolletta di novembre.
Intanto l’Arera (Autorità per l’energia ) ha comunicato che per i consumi effettuati nel mese di ottobre una famiglia media riceverà una bolletta con una riduzione del 12,9% rispetto al costo del III trimestre 2022. Non in Basilicata, evidentemente.

 

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