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Mediterraneo cuore dell’eolico contro il gas ?

Mediterraneo cuore dell’eolico contro il gas ?

17 Maggio 2022 0 Di Nunzio Ingiusto

L’Italia insieme ad altri 5 Paesi all’avanguardia per sfruttare maree e risorse nascoste.

Il Mediterraneo può trasformarsi nel più grande hub  energetico europeo se solo si continuerà ad investire. Accanto alle discussioni sulla ripresa delle esplorazioni delle fonti fossili è diventato necessario coordinare gli interventi anche per le rinnovabili. Dal mare ,come ci dicono tanti progetti, si ricava tantissima energia, e l’eolica  è una di quelle. Una nuova piattaforma l’ha creata l’Enea mediante il progetto Blue DEAL. Ancora una volta i ricercatori italiani sfruttando 2,8 milioni di euro dell’Ue hanno messo insieme l’università di Siena e 6 Paesi: Italia, Albania, Cipro, Croazia, Grecia e Spagna. Il progetto consente di avere informazioni dettagliate sulle tecnologie da utilizzare per scorgere le potenzialità energetiche. Pure piani in 3D , posizioni geografiche, studi ambientali e tutela delle acque in costante osservazione.

Si sa che i nuovi impianti devono superare il « gradimento » di molti Enti. L ’Italia si è impegnata ad allentare le autorizzazioni, ma non c’è più tempo da perdere per gestire una buona transizione energetica . E a chi si oppone con manifestazioni e dinieghi bisogna rappresentare per bene le cose di oggi e di domani. La partecipazione degli altri Paesi ora dà forza a tutto ciò che abbatte la CO2 e sfrutta le eccellenti maree del Mediterraneo. E non è un caso se la strategia per le energie rinnovabili off-shore della Commissione Ue prevede un aumento dell’eolico marino in Europa dagli attuali 12 GW ai 60 GW entro il 2030 . Un traguardo che può crescere fino a 300 GW entro il 2050. Sostenerlo,  a mio avviso, vuol dire trascinare altri governi a pianificare un futuro meno a rischio. Negli anni ’70 è accaduto con il petrolio ora bisogna ragionare in prospettive decennali.

»Nei prossimi anni l’energia eolica off-shore potrebbe essere la più grande fonte di energia elettrica in Europa » ci spiega Maria Vittoria Struglia responsabile del progetto per ENEA. “Ad esempio, abbiamo calcolato che a Cipro sarebbe possibile installare 300 MW di eolico off-shore che permetterebbero una produzione di energia pulita di 480 GW/h l’anno. Nostro compito sarà anche quello di ampliare le alleanze per l’energia del mare a livello transnazionale » Questo impegno richiede chiaramente volontà politiche che in un periodo come questo di deregulation del gas non dovrebbero avere  incertezze o titubanze. A chi deve essere al suo fianco, l’Enea ricorda che nel Mediterraneo le attività legate al mare generano ogni anno un valore economico di oltre 370 miliardi di euro, circa il 20% del PIL globale annuale. Valori reali che devono spingere a fare altri investimenti e che  possono avere nell’Italia il Paese guida. Un senso ancora più compiuto di questa attesa leadership viene dalla transizione ecologica su cui l’Italia è impegnata e che da più di un anno viene presa a modello da altri governi.

 

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