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Il Nuovo Gialloverde che avanza è incomprensibile agli occhi dei vecchi conformisti

Il Nuovo Gialloverde che avanza è incomprensibile agli occhi dei vecchi conformisti

25 Maggio 2018 0 Di Marino Marquardt

Di Lotta e di Governo. E’ la spinta propulsiva che proietta M5s e Lega in alto nel gradimento degli italiani.

La rivoluzione che spaventa i conservatori e che spiazza i commentatori “Grandi Firme”

Di lotta e di governo. E’ il mix propulsivo che sta consentendo a Cinquestelle e Lega di continuare a volare alto nei cieli nell’italico gradimento. Di lotta contro tutto ciò che si riferisce al passato, di Governo a favore delle riforme che i Demiurghi Gialloverdi (o Gialloblù, fate voi) hanno in mente.
Una rivoluzione culturale e di sistema che spiazza quanti sono abituati a considerare i fatti da angolazioni superate. In tilt le menti illuminate di Tromboni, Trombettieri e Trombette di regime. Non riescono a comprendere, Costoro, cosa stia accadendo attorno alle loro tastiere e di fronte ai loro microfoni e alle loro telecamere.
Smarrite anime perse di fronte alla rivoluzione politico-culturale in atto.
Sconvolti Quelli dell’Olimpo Mediatico di fronte al fatto che Cinquestelle e Lega usino gli smartphone in sostituzione delle telecamere per trasmettere con velocità i propri pensieri in diretta Facebook in un mondo in cui qualcuno pensa di poter usare ancora la cinepresa super 8…
E’ una rivoluzione culturale, politica e di linguaggio – questa Gialloverde o Gialloblù, fate voi – i cui contenuti appaiono incomprensibili a quanti sono legati ai vecchi schemi, ancorati agli antichi privilegi, terrorizzati dal cambiamento. Inguaribili perbenisti cresciuti all’ombra del conformismo, insomma… La rivoluzione – è del resto noto – non è roba per vecchi…

Come cambiano i meccanismi della comunicazione con le nuove tecnologie

E la capacità di Cinquestelle e Lega di proporsi come soggetti politici di lotta e di governo si esalta proprio attraverso l’uso delle nuove tecnologie della comunicazione.
Spiazzati i manipolatori dell’informazione e quindi fuori gioco i relativi orientatori politici delle coscienze.
I comunicati stampa una volta diffusi ad uso e consumo esclusivo degli Organi di Informazione sono stati soppiantati da twitter, patrimonio comune della Rete.
Sempre più difficile imbrogliare, dunque, di fronte alla implacabile memoria di Internet e alla sua immediatezza in un territorio in cui tutto inevitabilmente diventa pubblico e patrimonio del Grande Fratello.
In via di estinzione addetti stampa e Uffici stampa, è l’immediatezza del bricolage comunicativo di quanti hanno confidenza con la nuova tecnologia a rendere convincenti e chiari i messaggi.
In materia basta prendere ad esempio il diluvio di tweet di Donald Trump o i video autoprodotti e diffusi dalle nostre parti con cadenza quasi quotidiana da Matteo Salvini e da Luigi Di Maio.
Una rivoluzione nel modo di comunicare alla quale non tutti si sono adattati. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Una rivoluzione che ha finito col marginalizzare anche il ruolo dei giornalisti.
Una rivoluzione figlia del tempo.
Una volta ad affiancare i giornalisti c’erano i correttori di bozze, i dimafonisti, i telescriventisti, i linotipisti, i tipografi, gli addetti ai titoli, gli addetti ai cliché delle foto. Professioni del tutto estinte, oggi il giornalista grazie al computer è in grado di chiudere pagine intere. Così come oggi i politici – a meno che non siano analfabeti – per far circolare le proprie idee (?) e le proprie dichiarazioni non hanno più bisogno del supporto dei professionisti delle tastiere…
I Leader del M5s e della Lega sono quelli che si sono meglio adattati al nuovo sistema di comunicazione, sono quelli che si sono appropriati con padronanza, con intelligenza e con profitto propagandistico dei nuovi strumenti e del nuovo modo di comunicare. E hanno lasciato al palo i vecchi profeti – seppure di epoche diverse – del “Nuovo che avanza” Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. I sondaggi in merito fanno da Bibbia.
Morale della favola, di fronte all’offensiva propagandistica fondata sui bla bla dei nuovi sistemi di comunicazione soltanto le idee possono contrapporsi ad essa. Ma a condizione che anche queste vengano veicolate con sapiente uso dei nuovi strumenti comunicativi.
Certo, dai piccioni viaggiatori ne è passata di acqua sotto i ponti… Ma chissà… Forse in nome della difesa della privacy potremmo essere nuovamente costretti a chiedere i servigi degli amici pennuti. O no?

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