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Inter, svanisce la Coppa e Conte alza la voce

Inter, svanisce la Coppa e Conte alza la voce

23 Agosto 2020 0 Di Max Bonardi

Inter danno e beffa: dopo la sconfitta nella finale di Coppa Europa League con il Siviglia, dichiarazioni bomba di Conte contro la dirigenza.

Inter, svanisce la Coppa e Conte alza la voce

Danno e beffa! Non poteva finire peggio l’avventura dell’Inter in Europa League. Finale persa (3-2) meritatamente contro il Siviglia, alla sua sesta coppa nella competizione calcolando anche l’ex Coppa Uefa, e come se non bastasse, le ulteriori dichiarazioni bomba di Conte a fine gara, scontento della gestione dirigenziale dell’annata, che sembrava si fossero evaporate con le vittorie nella competizione europea.

Insomma, una serata da dimenticare per i tifosi interisti, che tanto credevano fosse arrivato il momento di alzare un nuovo trofeo.

Il campo ha respinto mestamente la squadra nerazzurra. Da una parte, una formazione italiana scesa in campo troppo nervosa e tesa, anche per colpa della carica eccessiva trasmessa dall’allenatore leccese, dall’altra, un Siviglia, sorpreso dal gol iniziale, ma che non si è mai allontanato dalla propria filosofia di gioco fatta di trame continue, di qualità tecnica e grande palleggio che trova in Banega il suo faro.

Ne è uscita una gara nervosa, combattuta, ben tenuta in pugno dall’arbitro olandese Makkelie. Un primo tempo, ricco di gol, spettacolare e combattuto, con l’Inter subito in vantaggio grazie al rigore trasformato da Lukaku, che subisce la rimonta e il sorpasso degli andalusi, grazie alla doppietta di De Jong, e la rete finale su colpo di testa di Godin che manda le squadre al riposo in perfetta parità.

Nella ripresa, fa e disfa Lukaku, prima si fa parare in uscita da Bono l’occasione per portare in vantaggio i nerazzurri, poi, è lo sfortunato protagonista dell’autorete finale che consegna la coppa meritatamente al Siviglia.

Un’Inter con le pile scariche nella ripresa, e che non ha avuto il giusto aiuto dai ricambi, vede svanire l’occasione della stagione.

E come se non bastasse, a fine gara, ad amaro si è aggiunto altro amaro. E’ successo che Conte, intervenuto a Sky, ha ripetuto ciò che aveva detto alla fine dell’ultima partita di campionato con l’Atalanta, ovvero che era stanco, doveva pensare alla famiglia, che troppe cose quest’anno non gli erano piaciute nella gestione dirigenziale.

E’ sembrato un invito al presidente a mandarlo via. Va ricordato che Conte percepisce 12 milioni netti di stipendio a stagione, e che il suo contratto scade nel 2022. Zhang si è preso il weekend e qualche giorno in più di riflessione, martedì prossimo è fissato l’incontro.

Da una parte, Conte, forte tutto sommato di una bella stagione, che rivendica maggiore autonomia manageriale e soprattutto importanti rinforzi di mercato, dall’altra, il presidente che già ha sborsato importanti somme nella campagna acquisti di questa stagione, che non pensa proprio di mandare via il tecnico e pagargli anche la buonuscita, anche se la società nerazzurra ha già bloccato Allegri per precauzione. Zhang, insomma, non lo esonererà, aspetta le sue dimissioni, anche se l’incontro-scontro di martedì potrebbe, è difficile, riavvicinare le parti.

C’è una terza componente trepidante, i tifosi dell’Inter che, orgogliosi per aver visto la squadra arrivare a un punto dalla Juve scudettata in campionato, e aver assaporato la gioia di vincere l’Europa League, rischia di vedere il lavoro svanito, e dover ricominciare tutto daccapo, anche se con un tecnico di grandissimo livello come Allegri.

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