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Invitalia mette in vendita i villaggi turistici di Italia turismo

Invitalia mette in vendita i villaggi turistici di Italia turismo

01 Febbraio 2018 0 Di Pietro Nigro

Invitalia emana il bando per raccogliere le manifestazioni di interesse all’acquisto e alla riqualificazione dei villaggi di Italia Turismo. Asset valutati 200 milioni di euro.

Invitalia, al via la procedura per dismettere i villaggi di Italia turismo

Invitalia prova a cedere il patrimonio immobiliare di Italia Turismo, villaggi turistici, country club e aree a vocazione turistica sparsi tra Sardegna, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia. E’ stata aperta infatti la procedura annunciata dall’Ad di Invitalia Domenico Arcuri sin da metà 2017 con cui si punta a raccogliere le manifestazioni di interesse di chi vuole rilevare e riqualificare le strutture.

Italia Turismo è una società creata per realizzare un vasto programma di investimenti in campo turistico nelle regioni del sud.

Italia Turismo S.p.A. è nata nel 1982 come Sviluppo Italia Turismo SpA, ed ha avuto nel tempo anche un accordo di partnership strategica con Fintecna Immobiliare. La società faceva parte di Sviluppo Italia prima di confluire in Invitalia. In particolare, scopo della società era di riqualificare o sviluppare strutture ricettive di pregio, soprattutto nelle regioni del Sud, riposizionandole sul mercato e gestendole attraverso il fitto di ramo d’azienda a grandi operatori internazionali. Ora, come annunciato, Invitalia avvia la sua dismissione nel quadro di un processo di razionalizzazione delle sue attività.

Il compendio immobiliare di Italia Turismo è rappresentato da 8 villaggi turistici per un totale di circa 2.600 camere e 6.900 posti letto e di alcuni aree con possibilità di sviluppo turistico in Basilicata, Calabria e Sicilia.

I villaggi si trovano in località marine in Puglia (Otranto, Alimini), Basilicata (Marina di Pisticci), Calabria (Cassano allo Jonio, Simeri Crichi) e Sardegna (Stintino).

I villaggi di Italia Turismo in via di dismissione.

La gestione delle strutture avviene attraverso la formula dell’affitto di ramo d’azienda con importanti catene alberghiere nazionali.

Il bando, che è stato pubblicato anche sul sito di Invitalia e che scade il 31 marzo 2018 prevede una “Procedura aperta preordinata alla dismissione della società Italia Turismo S.p.A.“, quindi dell’intero pacchetto azionario detenuto da Invitalia, pari a 96,479 milioni di euro, oppre la cessione dei quattro lotti di proprietà che fanno capo a Italia Turismo, il cui valore di riferimento è complessivamente pari a 195.808.891 milioni di euro.

I quattro lotti coprendono:

  1. Tonnare di Stintino; Compendio di Pisticci; Terreno Sciacca; Terreno Arenella;
  2. Compendio di Sibari; Terreno Nicotera;
  3. Compendio Simeri;
  4. Compendio Alimini; Otranto.

Alla procedura possono partecipare enti e società pubbliche di diritto italiano o facenti capo a uno Stato Ue; società di capitali di diritto italiano o legalmente stabiliti nel territorio dello Stato italiano o di altro Stato dell’Ue, nonché operatori economici extra Ue, purché il diritto nazionale di appartenenza assicuri reciprocità di partecipazione agli affidamenti pubblici alle imprese dello Stato italiano.

I soggetti interessati, in particolare, possono fare richiesta di essere ammessi, a discrezione di Invitalia, alla Virtual Data Room, uno speciale sito internet aperto dalle 14 del 19 febbraio al 31 marzo 2018.

Per questa procedura, Invitalia si avvale dell’assistenza di Kpmg Advisory, il consulente a cui gli interessati possono ahce richiedere chiarimenti e delucidazioni, scrivendo a
IT-FMitaliaturismo@kpmg.it. Altri contatti sono possibili con Gabriele Montorsi, di Kpmg Advisory, al numero 06.809711.

 

Le alterne vicende di Italia Turismo

Italia Turismo è la società creata con l’intento di sviluppare il patrimonio immobiliare detenuto a suo tempo da Sviluppo Italia e altre strutture. Il suo programma di intervento prevedeva in particolare, di sviluppare e mettere a sistema quel patrimonio immobiliare realizzando attrattori turistici da riposizionare su nuovi segmenti dei flussi turistici internazionali. Nel radar, ai tempi, soprattutto il turismo legato al golf e i flussi provenienti dal Giappone e dalla Cina.

Il patrimonio disponibile doveva essere razionalizzato attraverso la creazione di poli turistici integrati e di un sistema ricettivo minore di altissimo livello e di dimore storiche inseriti nella catena Pregiohotels, anch’essa da sviluppare all’interno di Turismo Italia ma con una previsa vocazione al turismo itinerante di alta qualità.

In particolare, il progetto dei Poli turistici integrati conivolgeva Puglia, Calabria e Sicilia e prevedeva un totale di 5.500 camere, per un investimento complessivo di oltre 500 milioni di euro.

Tra l’altro, Italia Turismo è proprietaria di un ampio complesso, il Country club di Laghi Alimini, a Otranto, nel Salento, nato negli anni Ottanta per iniziativa di Insud, anch’essa inglobata in Sviluppo Italia, come centro servizi dell’ex centro Club Med, e per i residenti dei complessi Alimini Serra 1 e Serra 2, poi diventati multiproprietà, e finito in un triste abbandono da cui non si è mai riusciti a cavarlo.

Il complesso, finito anche nel mirino di Striscia la Notizia, comprende cinque ettari, nove campi da tennis, campi di basket, la discoteca Biblos, il ristorante e la pizzeria, il centro benessere e la sauna, il maneggio per l’equitazione, due piscine.

In Sicilia, poi, Italia Turismo è proprietaria di un terreno a Sciacca (dove è sorto lo Sciacca Golf Resort e il Golf hotel), mentre in Calabria fanno capo alla società il Compendio Simeri di Catanzaro (con il Simeri Golf Hotel, e un paio di villaggi.

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