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Juventus, Roma e Napoli: Uno scudetto per tre

Juventus, Roma e Napoli: Uno scudetto per tre

22 Gennaio 2017 0 Di Marco Martone

Le “tre sorelle” pendono il largo a suon di gol e spettacolo. Le reti di Higuain, Dzeko e Insigne infiammano i tifosi e accendono la lotta per il titolo. In zona retrocessione, invece, tutto sembra ormai già deciso

Le tre “Genoveffe”, come le avrebbe chiamate qualche tempo fa quel burlone del presidente Aurelio de Laurentiis, continuano la loro marcia trionfale, chi verso il molto probabile sesto scudetto consecutivo, chi per accaparrarsi le altre due posizioni Champions, fondamentali sia per questioni di prestigio che sotto l’aspetto, non proprio trascurabile, dell’introito finanziario. E così il campionato torna a mettere in vetrina le squadre che più di tutte, negli ultimi anni, hanno dominato la scena.

La Juventus, prima di tutto, che reagisce alla batosta di Firenze della scorsa settimana e riprende la propria corsa tricolore battendo una Lazio piccola piccola, incapace di porre la pur minima resistenza alle stoccate dei campioni bianconeri. Due giocate di Dybala e Higuain, in poco meno di venti minuti, sono bastate per chiudere ogni discorso e ricacciare la squadra di Inzaghi nelle retrovie della classifica. A fine gara l’abbraccio tra l’arbitro Tagliavento e Gigi Buffon fa discutere ma più che di “scandalo” si tratta di una scelta inappropriata di due protagonisti che dovrebbero avere il buon senso di rispettare tempi e ruoli per determinate esternazioni.

Dietro la capolista corrono la Roma e il Napoli. All’Olimpico la formazione di Spalletti fa valere fisicità e solidità difensiva, impedendo al Cagliari qualsiasi tipo di velleità offensiva, per poi colpire con il solito Dzeko. Pochi fronzoli e molta concretezza per una squadra specchio fedele del proprio allenatore. Spettacolo puro invece al Meazza, dove Milan e Napoli hanno dato vita a una partita vibrante, ricca di emozioni e giocata in maniera propositiva e coraggiosa per tutti i 90 minuti. Merito di due allenatori, Sarri e Montella, che per fortuna mettono il gioco e le idee davanti al pragmatismo ostruzionistico e sparagnino di tanti loro colleghi. Alla fine ha vinto, con merito, il Napoli, che per oltre 30 minuti ha dato lezione di calcio strappando applausi anche al pubblico di fede rossonera. I gol di Insigne e Callejon, ispirati da Mertens, sono state due autentiche perle. Peccato che i partenopei, spesso, diventano leziosi e commettono errori gravi e gratuiti. Da uno di questi è nato il gol di Kucka, che ha rimesso in partita il Milan e trasformato la gara in una battaglia equilibrata e spettacolare fino al novantesimo.

Di tutt’altro spessore la vittoria dell’Inter, che fa sei su sei e che ottiene, ancora una volta, il massimo risultato con il minimo sforzo. A Palermo la squadra di Pioli passa con un gol di Joao Mario, senza impressionare più di tanto. I rosanero recriminano per un gol annullato nel finale che lascia qualche dubbio. Il resto del campionato sembra già deciso con Pescara, sconfitto in casa dal Sassuolo (1-3), Crotone (pareggio sul campo del Genoa 2-2) e appunto Palermo, destinate alla serie B con molti mesi di anticipo. Nelle altre partite, detto della tripletta Viola a Verona (3-0 al Chievo), da registrare la vittoria importante dell’Empoli (1-0) sull’Udinese, alla terza sconfitta consecutiva, il successo del Bologna sul Torino (2-0) e la vittoria dell’Atalanta (1-0) contro la Sampdoria.

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