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Le pesanti sconfitte di Berlusconi e Salvini trasformano in rompicapo il successo di Giorgia Meloni. Conte fa rinascere il M5s

Le pesanti sconfitte di Berlusconi e Salvini trasformano in rompicapo il successo di Giorgia Meloni. Conte fa rinascere il M5s

26 Settembre 2022 1 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati.

E mò? E mò sarà una sciarada ingarbugliatissima per Sergio Mattarella disegnare il Governo che verrà. La valanga Giorgia Meloni è andata a sbattere contro i netti insuccessi di Matteo Salvini e di Silvio Berlusconi. Una Legnata così’ forte da ridimensionare i Due, da Alleati con Pari Dignità a Paggi d’Onore della Sovrana della Destra. Un ridimensionamento che frustra gli smisurati Ego dell’ormai vacillante Capo Politico e Religioso della Lega e del Padrone di Forza Italia. Frustrazione aggravata in Quest’Ultimo dalla trasbordante Vanità che lo muove. Condizioni dell’Anima, queste appena descritte, che complicano il mosaico del Nuovo Governo da tempo immaginato dalla Vincitrice. Condizione dell’Anima che potrebbe spingere l’Anfitrione delle Cene Eleganti a dar vita a un clamoroso colpo di scena. Un Colpo di Teatro possibile anche in relazione alle recenti parole usate dal Puttanofago d’Arcore a proposito dell’ipotesi Meloni-Premier. “Non scherziamo”, liquidò così lapidariamente la Faccenda…

La Leader di Fratelli d’Italia più che compiacersi per il Successo Personale dovrà insomma preoccuparsi per le troppo devastanti sconfitte degli Alleati, i Quali potrebbero defilarsi o usare l’Arma del Ricatto per tenerne in vita il Governo.

Fanno compagnia a Salvini sulla via del Crepuscolo il Segretario del Pd Enrico Letta e Luigi Di Maio, il Ministro degli Esteri uscente ed ex Number One – dopo GRillo – del M5s sonoramente bocciato dall’Elettorato e sconfitto da Sergio Costa, ex Ministro dell’Ambiente Cinquestelle.

Riescono a galleggiare Carlo Calenda e Matteo Renzi. Il Responso delle Urne finirà col penalizzare fortemente la spregiudicatezza e la vocazione alla Rottamazione dell’Ex Capo Scout di Italia Viva mentre finirà col ridimensionale la saccenza del Capo di Azione molto benvoluto negli Ambienti della Roma-Bene.

Discorso a parte per Giuseppe Conte. Senza Beppe Grillo, scaricato da Di Maio e non gradito da Alessandro Di Battista, l’Avvocato del Popolo in sostanza ha fatto tutto da solo ripartendo da zero. Ha restituito dignità al Movimento nonostante il Gioco Sporco del Comico Genovese e il carrierismo poltronista di Di Maio. Coadiuvato da Rocco Casalino, non ha sbagliato una mossa.

Morale della Favola, la rinascita del M5s finisce col dar ragione a Di Maio che – dopo la sua fuoruscita – ha continuato a definire il Movimento “Partito di Conte”. Ebbene sì, alla luce del risultato di questa tornata elettorale, il M5s può essere definito a giusta ragione “Il Partito di Conte”. Un Partito a Misura di una Area Progressista tutta da ricostruire dopo i danni fatti da Renzi prima e da Zingaretti e Letta dopo.

“Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca… My Way, a Modo mio, insomma. Come cantava Frank Sinatra…

26/09/2022 h.03.30

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