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Legge elettorale, le capriole di Grillo di fronte alle contraddizioni “tedesche”

Legge elettorale, le capriole di Grillo di fronte alle contraddizioni “tedesche”

03 Giugno 2017 0 Di Marino Marquardt

Legge elettorale, il Garante del M5s blinda il testo trasmesso in Commissione. Malumori tra i suoi…

Legge elettorale, malumori e contraddizioni

Sulla legge elettorale, ormai è evidente, il malumore serpeggia in modo sempre maggiore tra gli ex “ragazzi” pentastellati col tempo cresciuti e maturati politicamente e umanamente.

E certi diktat, certi autoritarismi del Garante sempre più padre-padrone non vanno più giù.

Tanto che il dispotismo del Capo rischia di tarpare le ali al Movimento. E la figura del Garante “mani libere” finisce col mostrare gravi deficit di democrazia.

Inutile dire che a questo punto il Comico genovese avrebbe bisogno di un corso accelerato di galateo politico per capire che la democrazia non è soltanto quella della Rete ma è anche fondata sul dibattito interno con quanti dalla mattina alla sera sono in Parlamento per lavorare, studiare ed apprendere.

Detto ciò, Beppe Grillo, dopo aver favorito una prima volta Matteo Renzi rinunciando a contrastarlo alle Primarie, si accinge ora a fare un altro regalo al Giovanotto di Rignano sull’Arno attraverso l’assenso alla Legge elettorale che di modello tedesco ha ben poco.

Una grande schifezza che il Garante ha cercato di coprire con la sua sparata-ammonimento sul Blog. Una sparata ingannevole e fuori luogo.

Grillo ha infatti richiamato i suoi in seguito alle inquietudini sorte subito dopo la lettura del testo di legge trasmesso in Commissione.

E lo ha fatto in modo netto. “Il movimento 5 stelle – ha scritto il leader – chiede di andare al voto dal 4 dicembre (data del referendum, ndr) e sin da allora abbiamo proposto di approvare una legge elettorale costituzionale che permettesse di farlo. Prima era il Legalicum, ora è il modello tedesco, votato a stragrande maggioranza dai nostri iscritti con oltre il 95% delle preferenze. I portavoce del Movimento 5 stelle devono rispettare questo mandato perché il testo depositato in commissione mercoledì sera corrisponde al sistema votato dai nostri iscritti: proporzionale con 5% di sbarramento e divisione tra seggi proporzionali e collegi uninominali con predominanza dei primi per assegnare i seggi”.

Ci vuole una bella faccia tosta ad affermare che il testo depositato in Commissione corrisponde al sistema votato dagli iscritti. Infatti varrebbe a dire che il testo in Commissione corrisponde al sistema tedesco. Una bella bufala!

Iscritti – quelli che hanno votato – peraltro tutti dotati di facoltà divinatorie se è vero come è vero che al momento del voto espresso in Rete il testo della Legge elettorale non era ancora noto.

Domande: è corretto fare votare per qualcosa di cui ancora non si conosce sostanza e contenuto?

E’ corretto confermare la validità del responso della Rete di fronte a un testo che di fatto modifica ampiamente il modello tedesco per il quale si erano espressi gli iscritti?

In presenza di Costituzioni diverse tra Italia e Germania come si fa a garantire la certezza degli eletti, la stessa certezza che garantisce la Legge elettorale tedesca?

Grillo e i suoi fedelissimi si pongano queste domande e si diano le risposte…

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