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Lungo le vie viola: in bici o a piedi per seguire le sfumature dei campi di lavanda

Lungo le vie viola: in bici o a piedi per seguire le sfumature dei campi di lavanda

07 Luglio 2020 0 Di Patrizia Russo

Tra giugno e luglio fiorisce la lavanda che dà ai campi incredibili sfumature di viola. Ecco dove ammirarle in Piemonte e Toscana.

In questo periodo post lockdown, c’è molto bisogno di spazi aperti, di aria pura, di libertà, di rigenerazione ma soprattutto di bellezza e rilassatezza. E complice le giornate lunghe e soleggiate del mese di giugno è normale aver voglia di rimettersi in moto e di cercare alternative per un’uscita da fine settimana o short break.

Se poi il momento coincide con eventi particolari legati al ciclo della natura, allora ci si può costruire un girovagare lento ma mirato, in cui su un fil rouge tematico, si scoprono ricchezze e piccole perle di territori, che appagano spirito e corpo.

Ecco qualche spunto per organizzare un’uscita tra colline e borghi per riappropriarsi di momenti di puro benessere per gli occhi e lo spirito.

Seguire le sfumature dei campi di lavanda in Piemonte

Le vie della Lavanda nelle Langhe, in Piemonte (ph. Langheexperience).

A un’ora di auto da Torino, Milano e Genova, nel Monferrato, le cangianti tonalità di blu e viola dei campi di lavanda, si possono godere in tutti gli angoli della provincia, accostando l’occasione alla scoperta di borghi, pievi e castelli oltre che naturalmente, di paesaggi rilassanti e fascinosi.

Una zona è quella di Spigno, Ponti, Merana, Castelletto d’Erro, per citare alcuni dei borghi. Ci troviamo nella parte sud occidentale della provincia, nell’Alto Monferrato acquese, sulla dorsale che divide la Val Bormida dalla Valle dell’Erro, già vicinissimi al confine ligure, di cui si avvertono le contaminazioni, nell’architettura dei borghi, nei sapori e anche nell’accento parlato. E, proprio a Castelletto, i sette ettari di lavanda dell’azienda di Anna Calviello offrono un colpo d’occhio che incanta, facilmente raggiungibili dal paese, dopo circa un kilometro, seguendo la provinciale in direzione Montechiaro Alto.

Ad Alessandria si può visitare l’Azienda agricola Cascina Ospedale, (https://www.cascinadellanonna.com), raggiungibile a piedi, dalla città, anche con una piacevole passeggiata. Qui si coltiva la lavanda sia officinale che ibrida, tutta biologica.

Nel cuore del Monferrato, a piedi o in bicicletta, (rigorosamente chiusa al traffico salvo i residenti), c’è una strada panoramica che collega i borghi di Cuccaro e Lu. Oggi proprio per la loro suggestività entrambi i borghi hanno apposto le big bench, le “panchine giganti” che affacciano sui paesaggi più affascinanti del Piemonte. E quella di Cuccaro, proprio come tributo alla distesa profumata, è di un colore blu intenso!

Campi di lavanda a Viguzzolo (ph. ATL Alexala).

Campi di lavanda a Viguzzolo (ph. ATL Alexala).

Campi di lavanda in fiore anche in Toscana

Lavanda in Toscana (ph. Gianni Crestani / Pixabay).

Lavanda in Toscana (ph. Gianni Crestani / Pixabay).

Nel Granducato, e precisamente sulle colline pisane tra Santa Luce e Castellina Marittima, nel mese di giugno i protagonisti indiscussi sono i campi di lavanda in fiore che, come perle incastonate sulle verdi colline, inebrieranno con i loro profumi delicati.

Alcune aziende agricole offrono esperienze particolari. Tra queste spicca l’azienda agricola Terre di Creta a Castellina Marittima (PI) (http://www.terredicreta.it/) che organizza una giornata intensa tutta dedicata al relax e al benessere nella natura.

Si può optare per un bike tour tra campi coltivati, lavanda in fiore fino a raggiungere il lago di Santa Luce. 28 km di spensierata bellezza, adatti anche a ciclisti non allenati grazie alla pedalata assistita. In alternativa è possibile passeggiare liberamente tra i campi di lavanda, nella campagna circostante e nel vicino bosco per fare foto e godere dello spettacolo della natura oppure fare piacevoli esperienze olistiche, nel rispetto dei vigenti protocolli, tra cui: trattamenti shiatsu, massaggi olistici, fino al Divino massaggio sonoro con le campane tibetane. Altre esperienze proposte sono partecipare ad un laboratorio floreale, oppure ad una sessione di yoga e meditazione e verso il calar della sera, l’antico rituale del cerchio intorno al fuoco: la luce del fuoco che rischiara l’oscurità al ritmo ancestrale del tamburo.

Santa Luce: quando il silenzio è un valore aggiunto

Campo di lavanda a Santa Luce in Toscana (ph. Andrea D'Angiolo).

Campo di lavanda a Santa Luce in Toscana (ph. Andrea D’Angiolo).

A Santa Luce la coltivazione della lavanda è un progetto che ha permesso di riconvertire i campi agricoli in campi di lavanda, coltivata con metodo biodinamico. Tra un poggio e l’altro, l’abitato di Santa Luce ha il centro principale che è chiaramente medievale e sembra avere tutte le caratteristiche per essere il luogo prediletto dai leggendari Cavalieri Templari, che forse hanno nascosto, in qualche muro di questi, addirittura il Santo Graal.

Certo è che questo mare verde è un luogo che si presta alla contemplazione. Non a caso, nel paese di Pomaia, è sorto, ormai da molti anni, l’Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei centri buddisti più importanti in Europa, dove ci si riunisce per ritiri di meditazione, seminari o, più semplicemente, per una tazza di tè. Siamo in mezzo a un paesaggio che parla, in cui si possono trovare lo spazio e il tempo per ascoltare anche il silenzio.

E questo è anche il paesaggio che ispirava i pittori macchiaioli, un paesaggio di cui si percepisce tutta la forza e la vitalità.

Altro posto da non perdere è l’Oasi di Santa Luce. Questo immenso lago è nato artificialmente da una diga, ma poi la vegetazione lo ha reso un luogo ospitale per tutti quegli uccelli migratori che vi si fermano durante il loro lungo viaggio verso l’Africa. Merita una sosta, infine, l’Ecomuseo dell’Alabastro che oggi mette in evidenza il funzionamento di questa filiera diffusa tipicamente toscana.

Per informazioni:

www.alexala.it

https://www.visittuscany.com/it/localita/santa-luce/

https://www.collipisani.it/

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