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Maria Pia e Amintore Fanfani, all’asta i memorabilia

Maria Pia e Amintore Fanfani, all’asta i memorabilia

23 Giugno 2021 0 Di Katia F. Mazza

All’asta oggi nella sede romana di Bertolami Fine Arts la prima parte degli arredi e oggetti dell’ultima casa abitata da Maria Pia e Amintore Fanfani.

Maria Pia e Amintore Fanfani, all’asta i memorabilia

Accade non di rado, nel mondo delle case d’asta, che alcuni eventi aprano le porte alla curiosità e ai commenti del grande pubblico. Un vocio prevedibile, o addirittura scontato, se vengono posti all’incanto i memorabilia dei coniugi Maria Pia e Amintore Fanfani.

Il  riferimento va alla vendita organizzata da Bertolami Fine Arts dal titolo Maria Pia e Amintore Fanfani: Memorabilia, Onorificenze, Oggetti d’Arte, Arredi. Due le date previste. È noto però che il primo appuntamento, dello scorso 10 giugno, è stato posticipato.

E intanto si sa di una interrogazione parlamentare promossa dalla senatrice Fiammetta Modena. Ma perché tanto scalpore?

Per corroborare il senso di qualsiasi risposta si voglia dare a questa domanda, è necessario offrire una sintesi, seppur limitata e limitante, relativa alle figure di Maria Pia e Amintore Fanfani. Lui, indiscusso pilastro politico del periodo noto come Prima Repubblica. Lei, impegnata a lungo in ruoli di rilevanza internazionale.

La vita intensa di Maria Pia e Amintore Fanfani

Amintore Fanfani è stato presidente del Consiglio per ben sei mandati. La prima volta nel biennio 1958-1959, l’ultima nel 1987. Parlamentare già dal 1946, è stato ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, dell’Agricoltura, dell’Interno. Ma non solo. Ha ricoperto più volte il ruolo di presidente del Senato ed è stato segretario della Democrazia Cristiana.

E’ stato designato a presiedere l’Assemblea generale delle Nazioni unite dal 1° gennaio al 31 dicembre del 1965, con 110 voti su 114. Nel 1972 Giovanni Leone lo ha nominato senatore a vita.

E’ conosciuto come piano Fanfani o piano INA-Casa il progetto di legge “Provvedimenti per incrementare l’occupazione operaia, agevolando la costruzione di case per i lavoratori”, approvato dal Parlamento nel febbraio 1949.

Seicentomila gli operai occupati. Trecentocinquantamila gli alloggi costruiti. Il tutto nell’arco di quattordici anni.

Molti ricordano le riforme del suo quarto governo: nazionalizzazione dell’energia elettrica, scuola media unica e, non ultima, quella sulla tassazione azionaria.

Amintore Fanfani è stato anche accademico. Ha insegnato Storia economica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, lo stesso ateneo che lo aveva visto studente, ospite del collegio Augustinianum.

Il nome di Fanfani è legato anche alla cosiddetta crisi di Cuba del 1962. Pare che sia stato lui a ipotizzare il ritiro dei missili statunitensi a medio raggio presenti in Puglia.

Seppur diversa, la vita di Maria Pia Tavazzani, che Fanfani ha sposato nel 1975 dopo la morte della prima moglie, non è stata però meno intensa.

Basterà ricordare la più che decennale attività di presidente del Comitato nazionale femminile della Croce Rossa Italiana. E’ stata inoltre vicepresidente della Lega internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.

L’appello al ministro della Cultura

Ma è soprattutto alla centralità del ruolo di Amintore Fanfani nella storia dell’Italia repubblicana che fa riferimento l’interrogazione parlamentare presentata lo scorso 8 giugno. Un invito al ministro della Cultura Dario Franceschini a riflettere sull’opportunità di un intervento che riconosca e tuteli i pezzi all’asta, come patrimonio dello Stato italiano. E questo con particolare riferimento ad alcuni lotti:

All’asta vi sono le onorificenze di Stato che il presidente Amintore Fanfani ha ricevuto in dono in giro per il mondo incontrando, da presidente del Consiglio e rappresentante dell’Italia repubblicana, i “grandi della Terra” […]  un patrimonio davvero difficile da monetizzare, un patrimonio soprattutto ideale e istituzionale”.

All’asta arredi, abiti e le onorificenze di Stato

Se oggetto delle preoccupazioni sono soprattutto le onorificenze ricevute da Amintore Fanfani, l’asta però offre un quadro molto più ampio, un vero e proprio sguardo a tutto tondo sulla vita della coppia.

Ci sono alcuni pezzi di arredamento e le caricature dei personaggi politici italiani realizzate dallo stesso Fanfani che, ad Arezzo, durante gli anni del liceo, ha seguito le lezioni di Giovanni Micheli, primo maestro di Amedeo Modigliani.

Ci sono poi abiti come quello, firmato Mila SchÖn, che Maria Pia ha indossato in occasione delle nozze fra Carlo d’Inghilterra e Lady Diana.

Oggi la prima parte della vendita

Intanto Tommaso Fanfani, figlio di Amintore, chiede a gran voce che, in riferimento ai lotti all’asta, non si dica che è l’eredità di suo padre. A sua volta, Bertolami Fine Arts rende noto che la vendita avviene per volontà espressa di Maria Pia Fanfani.

Le possibilità in campo sono tante. Il patrimonio potrebbe andare disperso fra tanti acquirenti. Potrebbe però accadere che chi acquista i lotti decida in seguito di renderli accessibili al pubblico.

La prima sessione di vendita è prevista oggi 23 giugno nella sede romana della casa d’aste. Un’occasione che verosimilmente non mancherà di riservare sorprese e coprire con una pioggia di commenti il martello del banditore.

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