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Medicinali, Milano perde la gara: Ema ad Amsterdam

Medicinali, Milano perde la gara: Ema ad Amsterdam

20 Novembre 2017 0 Di Pietro Nigro

Sconfitta al ballottaggio la candidatura di Milano: l’Agenzia europea del Farmaco Ema va ad Amsterdam. Decisione finale presa a sorteggio.

Scartata la candidatura di Milano, Ema a Londra

Alla fine di una giornata che molti hanno vissuto con un’ansia da tifo calcistico, la gara per il trasloco dell’Agenzia europea del Farmaco (Ema), che insieme alla Eba, l’Agenzia bancaria europea, deve lasciare Londra dopo la Brexit, si è conclusa. E al “ballottaggio” finale tra Milano e Amsterdam, con le due città in parità, a decidere è la monetina. E l’Ema va nell’edificio per uffici Vivaldi ad Amsterdam.

La sede offerta dal governo olandese per l'Ema: il centro per uffici Vivaldi ad Amsterdam.

La sede offerta dal governo olandese per l’Ema: il centro per uffici Vivaldi ad Amsterdam.

Alla decisione finale, che è stata presa oggi a Bruxelles, la candidatura di Milano è arrivata insieme a quelle di Amsterdam e Copenhagen, mentre sono via via cadute le altre tredici candidature presentate da altrettanti Stati membri.

A ieri sera, le candidature arrivate a Bruxelles erano 19 per l’Ema e 8 per l’Eba. Ma già questa mattina sono arrivate le prime rinunce, a cominciare dall’Irlanda che la sciato perdere la corsa per l’Ema per concentrarsi su quella per l’Eba.

Alle 17 ha preso inizio la votazione vera e propria, con scrutini segreti successivi a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro, a cui per l’Italia ha partecipato il sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi. Ciascun rappresentante ha avuto a disposizione sei punti da distribuire tra le città candidate (tre, due e un punto).

Al primo round, poteva essere scelta la sede che avesse raccolto tre voti da almeno 14 paesi. I ministri degli Esteri dei 27 Paesi dell’Ue hanno deciso di eliminare prima Bratislava, che in un primo momento era data per favorita soprattutto in una logica di equilibrio geopolitico tra est e ovest. Milano ha ottenuto 25 voti, mentre Amsterdam e Copenhagen 20. Queste tre candidate sono quindi passate al secondo round di votazioni, in cui i voti a disposizione erano 1 per paese e si passava con 14 voti.

Invece, al secondo round, vinto da Milano con 12 voti a 9, è caduta anche la candidatura di Copenhagen. E al terzo giro di votazioni, con sempre a disposizione solo un voto per paese, si è avuto il pareggio 13 a 13 tra Milano e Amsterdam (che ha raccolto i voti di Copenhagen). Il voto mancante è probabilmente quello di Bratislavia, con il governo ceco che ha preferito l’astensione. INfine, la decisione a sorteggio, effettuata con un voto a buste.

Resta da decidere ancora, invece, l’assegnazione della sede dell’Eba, l’Agenzia bancaria, molto ambita dalla Repubblica Ceca (Praga) e dall’Irlanda (Dublino) oltre che da Parigi e Francoforte.

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