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Ministero per le Politiche giovanili: il ministro cambia, il sito web no

Ministero per le Politiche giovanili: il ministro cambia, il sito web no

20 Aprile 2021 0 Di Tommaso Corno

Il sito del disciolto Ministero per le Politiche giovanili e lo Sport riporta ancora l’ex ministro Vincenzo Spadafora. “Sarà corretto presto”.

Sono passati due mesi dall’insediamento del Governo di Mario Draghi che, come avviene regolarmente quando cambia l’inquilino di Palazzo Chigi, presenta una composizione sostanzialmente diversa dal governo precedente. Sono cambiati i Ministeri, sono cambiati i Ministri, sono cambiati i Sottosegretari. Tutti, tranne uno, il Ministro per lo Sport e le Politiche giovanili Vincenzo Spadafora. Così almeno risulta dal sito web del suo ministero, che rappresenta, nella sua area di competenza, uno dei principali portali di comunicazione fra le istituzioni ed i cittadini.

Ministero per le Politiche giovanili: il ministro cambia, il sito web no

Un sito che non dovrebbe nemmeno esistere, o che come minimo dovrebbe essere aggiornato ed adattato, in quanto il Ministero per le Politiche giovanili e lo Sport non esiste più: nel Governo Draghi le sue competenze sono state divise ed attribuite il Ministero per le Politiche giovanili, da una parte, e al Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dall’altra. Il primo è stato assegnato alla neo ministra Fabiana Dadone,  e il secondo alla Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Valentina Vezzali.

E non è tutto: aprendo il sito dell’ormai ex-Ministero, la home page presenta, in primo piano, le parole “Il Ministro Vincenzo Spadafora”, la foto del giuramento con il Governo di cui faceva parte, cioè il Conte 2, e il suo profilo.

Informazioni obsolete, dunque, che non porrebbero grandi problemi ai cittadini se, perlomeno, esistessero i siti web del nuovo Ministero guidato da Fabiana Dadone e per il Dipartimento assegnato alla Vezzali.

Ma questo non è il caso, in quanto per mettersi in contatto con il Ministero occorre passare attraverso il Dipartimento per le Politiche giovanili.

Il sito dell’ormai inesistente Ministero per le Politiche Giovanili e lo Sport, raffigurante l’ex Ministro Vincenzo Spadafora

La mancanza di coordinazione, e la presenza di informazioni errate e potenzialmente fuorvianti, erano note al Ministero già a fine marzo, quando in una telefonata (destinata all’ufficio stampa per lo sport ma, a causa della scarsità di informazioni disponibili sul sito in questione, arrivata al Ministero per le Politiche giovanili) un funzionario ministeriale ci ha spiegato che i cambiamenti necessari sarebbero stati apportati ‘presto’.

A più di due mesi dall’inizio del nuovo Governo, tuttavia, ai cittadini viene ancora presentato un sito web istituzionale non aggiornato, andando a complicare ulteriormente un sistema di comunicazione fra istituzioni e cittadini che già in precedenza risultava tutt’altro che semplice.

Capire se e quando le informazioni verranno corrette rimane un mistero, eppure in questi tempi di grande cambiamento, mantenere una linea di collegamento con le istituzioni risulta fondamentale per rispondere alle domande che si pongono quotidianamente i cittadini e, soprattutto, i lavoratori.

Basta pensare alla questione dei vaccini, ai quali i tecnici sportivi – al contrario dei docenti di educazione fisica – non hanno avuto accesso prioritario.

Tutto ciò nonostante un rischio di contagio sostanzialmente più elevato per i primi, i quali tutt’ora continuano ad avere contatti con atleti agonisti che, nel rispetto dei protocolli anti-Covid, possono effettuare gli allenamenti senza l’obbligo di indossare la mascherina.

Una situazione rispetto alla quale, ci spiega un tecnico nazionale di scherma, sarebbe utile capire qualcosa in più. Ma mancano le informazioni (almeno sul web), il tutto senza traccia di un’imminente correzione e di un ritorno alla trasparenza ed alla buona comunicazione che dovrebbe caratterizzare lo Stato e tutte le sue istituzioni.

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