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Mondiali di sci: è Corinne Suter la regina della discesa libera

Mondiali di sci: è Corinne Suter la regina della discesa libera

14 Febbraio 2021 0 Di Tommaso Corno

Ai Mondiali di sci alpino di Cortina la svizzera Corinne Suter incoronata campionessa nella discesa libera. Lara Gut-Berhami ancora sul podio, Elena Curtoni chiude ottava.

Mondiali di Sci, nella libera femminile vince Suter, seguita da Weidle e Gut-Berhami

In una giornata di sole splendente, incorniciata dall’immagine delle Tofane che ricorda una cartolina, è la velocità delle atlete della discesa libera femminile a rompere quella tranquillità che rimaneva sospesa nell’aria. A scendere in pista sono le migliori sciatrici al mondo, che si contendono il più prestigioso dei titoli di questa stagione.

Se due giorni fa non c’è stata possibilità di battere Lara Gut-Berhami, dominatrice indiscussa del super-g, oggi per Corinne Suter è stata invece la giornata perfetta. Sull’Olympia delle Tofane, dove nella prima gara di questi Mondiali si è dovuta accontentare della medaglia d’argento, l’atleta svizzera è riuscita a tenere dietro tutte le avversarie ed aggiudicarsi il suo primo titolo iridato.

Un vero e proprio tripudio per la nazionale Svizzera, che in due gare femminili è riuscita a strappare due ori e quattro medaglie complessive. È proprio la Gut-Berhami, infatti, a prendersi il terzo gradino del podio, un risultato di grande rilevanza considerando i nomi delle atlete che è riuscita a battere, una su tutte la ceca Ester Ledecka, che vede sfumare il podio per soli sette centesimi di secondo.

Quando si parla di nomi così importanti, diventa difficile fare pronostici. Fra Gut, Ledecka e Ramona Siebenhofer il podio di oggi sembrava veramente troppo stretto.

Chi è riuscita a sorprendere tutti è la ventiquattrenne tedesca Kira Weidle, arrivata seconda, che sicuramente non appariva fra le favorite per la gara odierna. Una prova quasi impeccabile, nella quale è riuscita a tenere testa ad atlete di grandissimo calibro, mettendo a segno anche il miglior parziale nel primo settore di gara. Un podio inaspettato, che dimostra l’imprevedibilità di queste gare nelle quali, spesso senza preavviso, si mettono in evidenza le stelle nascenti dello sport.

Sofia Goggia, la grande assente di cui si sente la mancanza

La Weidle può essere il nuovo che avanza in questa specialità, ma le favorite restano favorite. E se si parla di favorite, non ci si può esimere dal parlare di Sofia Goggia, grande assente di questi Mondiali a causa di uno sfortunatissimo infortunio procuratosi a Garmisch.

Di dubbi ce ne sono pochi, visto il periodo di grande forma della bergamasca prima dello stop forzato: oggi Sofia sarebbe stata la sciatrice da battere, e la sua assenza ha sicuramente un peso sul medagliere italiano, che (per ora) resta vuoto.

A rappresentare il nostro Paese sono state Elena Curtoni, Laura Pirovano, Nadia Delago e Francesca Marsaglia, con la prima di queste atlete che ha chiuso in ottava posizione. Una prestazione che non lascia estasiati i tifosi, ma per la quale l’azzurra può dirsi soddisfatta, considerando che è riuscita a battere il tempo di atlete come Breezy Johnson e Ragnid Mowinckel, che al cancelletto di partenza erano date per favorite. L’Italia non brilla, ma solo perché non ne ha ancora avuto l’occasione.

Una domenica di fuoco: grande chance per Paris nella discesa di domani

Domani sarà il giorno della verità. Dominik Paris ha fatto registrare il miglior tempo nelle prove di discesa libera di oggi, il che lascia ben sperare per la “Regina” delle gare, che si svolgerà domani alle 11 su quella stessa Vertigine dove proprio Paris, due giorni fa,  ha visto sfumare il podio per meno di due decimi di secondo.

Ma attenzione a fidarsi dei tempi in prova: molti atleti si concentrano su tratti specifici della pista e si alzano, perdendo aerodinamicità, prima del traguardo. Sarà una gara da sudare per Paris, e i tifosi si dovranno tener forte al divano: la discesa libera è quasi sempre sinonimo di grande spettacolo.

Quella di domani è una domenica nella quale servirà lucidità e convinzione, e dalla quale, si spera, nascerà la prima di molte soddisfazioni. Ma in fondo, la soddisfazione c’è già: vedere la Perla delle Dolomiti come cornice di un grandissimo evento, con la testa già proiettata alle Olimpiadi del 2026, è la grande vittoria che, comunque vadano questi mondiali, lascia tutti noi Italiani con un sorriso stampato sul volto.

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