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Natale, il mistero dei Re Magi e il sarcofago più grande del mondo

Natale, il mistero dei Re Magi e il sarcofago più grande del mondo

21 Dicembre 2016 0 Di ItaliaNotizie24

Tutti conoscono i Re Magi, Balsassarre, Gaspare e Melchiorre, ma su di loro abbiamo solo tante leggende. I loro corpi invece sono conservati a Milano e a Colonia in Germania.

E’ Natale, il presepe ormai è in tutte le case, manca solo il Bambinello. Tante statuine familiari ma su tre di queste aleggia un alone di mistero. Si tratta dei Re Magi. Tutti conoscono i loro nomi, Gasparre, Melchiorre e Baldassarre, nessuno sa chi realmente fossero, da dove venivano e dove andarono dopo la visita a Gesù.

La tradizione
Le Sacre Scritture ci fanno conoscere questi personaggi come tre studiosi di astronomia che seguendo una stella arrivarono fino alla grotta dove c’era il Bambino che avrebbe salvato il mondo. Della loro precedente vita non c’è traccia, così come nulla si sa della loro morte. Eppure le loro spoglie sono arrivate fino ai nostri giorni, conservate fino al 1162 a Milano, poi trasferite a Colonia con l’assedio da parte di Federico Barbarossa alla città lombarda. Ma chi le aveva portate in Italia? Facciamo un passo per volta.

La morte dei Re Magi
Il Vangelo di Matteo racconta che i Re Magi, dopo il viaggio in Giudea, tornarono nel “loro paese” d’origine. Quale esso fosse non c’è scritto. A riguardo ci sono solo teorie, o meglio tradizioni, verità popolari. Secondo la prima Gasparre, Melchiorre e Baldassarre, dopo l’incontro col Bambino, si convertirono al culto del cristianesimo finendo i loro giorni sul monte Vaus, l’attuale Sabalan in Azerbajan dove, si dice, consacrarono anche una cappella dedicata a Gesù. Secondo altri racconti le cose andarono diversamente: i tre, consacrati vescovi dall’apostolo Tommaso, morirono martiri all’età di 106, 112 e 118 anni, non sul Monte Vaus ma in luoghi diversi dell’India.

Le spoglie
Se la morte dei Re Magi è ancora un mistero, ciò che è certo è che le loro spoglie arrivarono a Milano. In che modo? Anche qui ci sono diverse versioni. Una teoria riconduce il tutto alle Crociate, con le quali giunsero nel nostro Paese tantissimi altri oggetti sacri. Secondo altri fu il vescovo di Milano, il futuro Santo Eustorgio, a prelevare i resti dei Re Magi a Costantinopoli dall’imperatrice Elena. Quest’ultima, devotissima al Cristianesimo, li aveva raccolti sul monte Vaus. Un altro racconto sul “viaggio” delle reliquie fornisce un particolare in più. Chi vide all’epoca i tre corpi in Italia rimase meravigliato del fatto che questi si mostravano praticamente intatti – probabilmente perché trattati con balsami e spezie – e riferì che si trattava di uomini di età differente: quindici, trenta e sessant’anni. Dunque, secondo quest’altra teoria nessuno dei tre uomini morì ultracentenario.

Le reliquie oggi
Come detto, dopo l’assedio di Milano le reliquie furono portate in Germania e più precisamente a Colonia, dove ancora oggi, in parte, si trovano. A custodirle un bellissimo Duomo in stile gotico simile alle grandi cattedrali di Notre-Dame de Paris e Rems. Si è detto “in parte” perché la storia non finì con la presa di Federico Barbarossa nel 1162. Milano nei secoli successivi tentò a più riprese di riottenere il maltolto. Riuscì ad avere parzialmente ragione nel 1903 quando un piccolo gruppo di reliquie (due fibule, una tibia e una vertebra) fu trasferito nella Basilica lombarda di Sant’Eustorgio. Tutto i resto è ancora in Germania, custodito all’interno di un’Arca di legno e argento dorato di 300 chili e un metro e mezzo d’altezza posta dietro l’altare principale del Duomo di Colonia: si tratta del sarcofago più grande del mondo.

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