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“Nè di Destra nè di Sinistra”. Corbelleria per decerebrati. Basta equivoci, Di Maio dica da che parte sta

“Nè di Destra nè di Sinistra”. Corbelleria per decerebrati. Basta equivoci, Di Maio dica da che parte sta

12 Settembre 2019 0 Di Marino Marquardt

Matteo  Salvini e Luigi di Maio. Le Due Rogne della Politica Italiana. Il Primo – Salvini – è stato archiviato grazie ad uno spregiudicato a autolesionistico uso del manico d’ombrello; il Secondo – Di Maio – è ancora ben presente. E può provocare danni alla Nuova Alleanza M5s-Pd, la Neo Coalizione Governativa di fatto condannata a sopravvivere nel tempo. Previsione – questa – largamente condivisa negli ambienti politici. A meno che – si fa notare – i Dem non decidano di accordarsi con Salvini o i Cinquestelle non decidano di tornare all’ombra del Capo della Lega… Si tratta – ovviamente – di due ipotesi impraticabili per cui – soprattutto alla luce della nuova Legge Elettorale Proporzionale che verrà – M5s e Pd, volenti o nolenti, dovranno convivere sotto lo stesso ombrello. Di fatto – in barba al Proporzionale prossimo venturo – le Alleanze si costituiranno in un quadro Bipolare: Umanisti o Globalisti (chiamateli come più vi piace) da una parte; Sovranisti dall’altra parte

Salvini con quel Piffero di Monttagna. Andò per suonare e fu suonato…

Detto ciò – riprendendo il discorso sulle Due Rogne della Politica Italiana – Salvini è finito come quel Piffero di Montagna che andò per suonare e fu suonato, mentre Di Maio sopravvive a se stesso tra lapsus, amnesie, gaffe, sgrammaticature e schiaffi al bon ton…

Reso ebbro dai selfie, dagli abbracci, dai mojito, dalle cubiste leopardate e dalla consolle del Papeete Beach, lo Statista da Spiaggia Leghista ha dilapidato lungo le Rive dell’Adriatico in un pugno di giorni l’intera Fortuna Politica. Ora si è ridotto povero e pazzo svuotato come è di quel Potere Governativo che sognava di rendere sempre più Pieno.

E ora preparatevi, Matteo Salvini sfogherà rabbia e frustrazione nelle Piazze riempite con il ricorso all’impiego di torpedoni organizzati. Sparerà parole di fuoco – l’Ex Ministro – a cui faranno eco quelle pronunciate dalla Ducetta di Trastevere Giorgia Meloni, sempre più confinata in un ruolo ancillare. Ma – vedrete – per i Portabandiera del Sovranismo Nazionale sarà tutto inutile.

Salvini, privato dell’arma propagandistica puntata contro le Ong e i migranti, si dimenerà inutilmente. La nuova Legge elettorale lo isolerà e lo seppellirà politicamente. E Lui lo ha capito. Come ha capito – il Pirlacchione (conio by Vittorio Feltri ndr) – l’errore compiuto.

Intanto, archiviato il Salvini Statista, resta il problema legato alla equivoca posizione di Luigi Di Maio.

Il Capo politico Cinquestelle tra imbarazzi, ambiguità e cadute di stile

Il neo Ministro degli Esteri attraverso le ultime sortite sta contribuendo a rendere opaco il Progetto dei Cinquestelle, vive con disagio l’alleanza col Pd.

Ma non è più tempo di barcamenarsi.

Una volta per tutte il Capo Politico del M5s dica da che parte sta e la smetta col ripetere il vuoto enunciato “Né di Destra né di Sinistra”.

Destra e Sinistra – prima che categorie politiche – sono insopprimibili categorie dell’animo umano. Qualcuno lo dica al Ragazzo di Pomigliano, oggi Ministro degli Esteri.

E chiariscano, i Cinquestelle, cosa vogliono fare da grandi.

Tanto per dirne una, l’Onestà – bandiera Cinquestelle – non si afferma ricorrendo a strampalate regole interne, la si afferma attraverso scelte etiche e comportamentali.

Senza dire che non è vero ciò che sostengono i Negazionisti secondo i quali Destra e Sinistra siano categorie superate. Soltanto gli ignoranti possono sostenere un fatto del genere. Sebbene oscurate dalla estinzione delle ideologie Esse infatti sopravvivono nelle diversificate sensibilità delle Persone, nei diversi “sentire” individuali. E non è vero che – di fronte alla presunta estinzione di queste Due Categorie Storiche – esistono soltanto le “Soluzioni ai problemi” secondo quanto afferma il superficiale Teorema enunciato dal Neoministro Cinquestelle dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e dallo stesso Di Maio. E’ una castroneria ad uso e consumo dei decerebrati del clic!

Le soluzioni neutre esistono in Matematica non in Politica

Le Soluzioni Neutre esistono soltanto in Matematica. Non possono mai esserle in Politica.

Tutti i Problemi in Politica possono infatti trovare Soluzioni di Destra o di Sinistra. E le Soluzioni possono essere Giuste o Ingiuste, a seconda di chi le propone e delle ricadute delle medesime sul tessuto sociale.

Un esempio per tutti:

Bisogna far quadrare i Conti, lo Stato deve far Cassa. Tagli alla Sanità Pubblica o Patrimoniale?

Si tratta di due Soluzioni entrambe funzionali allo scopo.

Ma con ricadute sociali di opposto segno.

Qualche anima misericordiosa faccia presente ciò a quanti non comprendono questo Elementare Assunto!

Detto ciò, una onesta autocritica sugli errori del recente passato compiuti dal Pd e dal M5s potrebbe finire col rendere più credibile il Progetto Politico Governativo. Pd e M5s hanno parecchie cose da farsi perdonare.

L’orgogliosa quanto ottusa rivendicazione degli errori soprattutto da parte di Di Maio è grave.

E l’equivoco “Né di Destra né di Sinistra” è ancora più grave oggi, vale a dire nei giorni in cui perfino Matteo Renzi esce dall’ambiguità a fa sapere cosa intende fare. L’ex Capo Scout vuol dar vita a quel contenitore centrista da tempo ipotizzato con Silvio Berlusconi e Pierferdinando Casini. Una scelta – questa di Renzi – che consentirà al Pd di tornare ad essere Partito di Sinistra, una scelta che con chiarezza ridisegnerà lo scacchiere politico italiano. Uno scacchiere nel quale – però –  i Cinquestelle troveranno una collocazione borderline a causa della loro persistente ambiguità.

Senza dire che – tornando a Di Maio – i Decreti Sicurezza e il voto SalvaSalvini gridano ancora vendetta… Imbocchi la strada dell’Onestà Intellettuale, il Capo Cinquestelle. Non mai troppo tardi, diceva qualcuno…

Ps. Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola attenzionata dalla maiuscola.

12/09/2019   h.10.00

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