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Oltre l’impasse: Cottarelli premier e traghettatore verso il voto

Oltre l’impasse: Cottarelli premier e traghettatore verso il voto

28 Marzo 2018 0 Di Marino Marquardt

Trattative per il Governo, impasse tra Salvini e Di Maio. Cottarelli potrebbe essere la soluzione per affrontare le priorità: nuova Legge elettorale, Reddito di cittadinanza bonsai e taglio tasse.

Batti e ribatti inutili tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini

Siamo ai dispettucci, agli infantili batti e ribatti tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Spettacolo deprimente con l’aggiunta del sospetto che entrambi cerchino la rottura da usare come alibi per l’impossibilità di tener fede alle rispettive promesse elettorali.

Voglia di fuga dalle responsabilità nel timore di perdere le rispettive credibilità? Mah...

Un fatto è certo: volessero fare sul serio, cercherebbero accordo su Legge Elettorale, Reddito di cittadinanza bonsai e riduzione delle tasse altrettanto bonsai. Roba da realizzare in pochi mesi con Carlo Cottarelli super partes alla guida del governo e nelle vesti di veloce traghettatore verso il nuovo voto.

Cottarelli appare come il personaggio più idoneo per il necessario taglio delle spese i cui risparmi finirebbero col contribuire alla formazione del plafond da destinare a favore del taglio delle tasse e dell’assegno per poveri e disoccupati. Andare oltre questi obiettivi potrebbe finire col mettere a repentaglio la credibilità di M5s e Lega.

Programma di minima, dunque, in attesa dei nuovi equilibri politici che dovrebbero venir fuori dal nuovo voto figlio della nuova Legge elettorale.
Altre ipotesi sembrano impraticabili.

Poco credibili le altre ipotesi di governo

Non appare credibile una intesa tra il M5s con l’ancora renziano Pd, come non appare realizzabile un accordo tra pentastellati con una Forza Italia che esibisce ancora Silvio Berlusconi come leader.

E’ innanzitutto una questione di igiene politica. E ‘una questione di serietà dopo gli insulti scambiati in campagna elettorale.

E varrebbe lo stesso discorso per Matteo Salvini se si lanciasse nell’impresa di cercare un accordo col Pd di Matteo Renzi.

Una questione di igiene intellettuale soprattutto se si considerano i ripetuti e sdegnati “no” del leader leghista di fronte alla ipotesi di una intesa con gli zombies della Morgue del Nazareno.

Serietà dunque si impone. Soprattutto in relazione alle difficoltà che stanno attraversando le fasce sociali deboli Paese.

Serietà e velocità. Si faccia arrivare all’orecchio del Presidente Sergio Mattarella la disponibilità bipartizan su Cottarelli premier, si chiuda al più presto l’intesa e si vada avanti a passo di carica su Legge elettorale, Reddito di cittadinanza bonsai e taglio delle tasse altrettanto bonsai. Altre soluzioni sembrano tutte impraticabili.

A meno che… a meno che di fronte al rischio di perdere poltrona e stipendio appena conquistato qualcuno non venga a più miti consigli e scarichi l’ex Capo Scout dal fronte piddino e il Frodatore di Arcore dal fronte forzista. Chi vivrà vedrà…

 

La notizia dell’impasse in questo video:

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