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Operazione Amici in Comune, arrestato il sindaco di Praia a Mare per turbativa d’asta

Operazione Amici in Comune, arrestato il sindaco di Praia a Mare per turbativa d’asta

13 Maggio 2021 0 Di Pietro Nigro

Cosenza, operazione “Amici in comune”: 11 arresti tra cui il sindaco di Praia a Mare, funzionari e imprenditori per rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico.

Operazione Amici in Comune, arrestato il sindaco di Praia a Mare per turbativa d’asta

Operazione Amici in comune sulla Costa altotirrenica calabrese, dove la Guardia di Finanza ha eseguito 11 misure cautelari a carico di altrettante persone, tra cui il sindaco di Praia a Mare e l’ex sindaco di Tortora, oltre che nei confronti di pubblici funzionari ed imprenditori.

Nella mattinata di oggi, dunque, i Finanzieri della Tenenza di Scalea (Cosenza) hanno eseguito un’Ordinanza di arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Praia a Mare Antonio Praticç, e di un dirigente dell’Ufficio tecnico, Giovanni Antonio Argirò, la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi al Dirigente dell’ufficio amministrativo dello stesso Comune Rosa Grisolia, nonché il divieto temporaneo a contrarre con la P. A. per 12 mesi a 8 imprenditori (tra cui l’ex sindaco del vicino Comune di Tortora, Pasquale Lamboglia, a vario titolo accusati dei reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico.

Le misure cautelari sono state disposte dal G.I.P. del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, nell’ambito delle indagini durate due anni e dirette dal Procuratore della Repubblica di Paola Pierpaolo Bruni.

Ecco tutte le misure applicate:

– Antonio Praticò, sindaco di Praia a Mare, sottoposto ad arresti domiciliari;
– Giovanni Antonio Argirò, responsabile ufficio tecnico del medesimo comune, assegnato pure lui agli arresti domiciliari;
Interdetti dai pubblici uffici:

– Rosa Grisolia, responsabile amministrativa del comune di Praia, interdetta dai pubblici uffici per un anno. Stessa misura per gli imprenditori Stefano De Rosa, di Praia; Giorgio De Rosa di Praia; Domenico Rocco, di Praia; Antonio Masturzo, di Salerno; Pasquale Lamboglia, ex sindaco di Tortora; Ernesto Lupinacci, architetto, di Cosenza; Nicola Gabriele, di Maratea; Giovanni Condicelli, di Sapri.

Nell’inchiesta risultano indagati altri tre imprenditori nei confronti dei quali è stata rigettata la richiesta di misura avanzata dal pm Maria Francesca Cerchiara e dal procuratore Pierpaolo Bruni. Si tratta di: Lucia Pepe, di Praia; Pietro Praticò, di Maratea; Antonio Francesco Alimena di Aprigliano.

Turbativa d’asta, appalti truccati e concorsi pilotati

L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle, che hanno anche effettuato perquisizioni in vari comuni in Calabria e in Campania, ha permesso di accertare, attraverso intervcettazioni telefoniche ed ambientali e l’analisi della documentazione acquisita, diverse condotte collusive poste in essere dai pubblici funzionari indagati, e che di volta in volta hanno coinvolto diversi imprenditori e professionisti.

Sotto la lente degli investigatori 9 procedure di gara, relative al periodo 2019/2021, in cui gli arrestati e gli indagati sono arrivati a concordare il contenuto del bando di gara prima ancora della sua pubblicazione, oppure hanno scelto e concordato il futuro aggiudicatario compiacente, oppure, nell’ambito di procedure di gara negoziate, chiedendo allo stesso professionista che doveva vincere la gara i nominativi di altri professionisti compiacenti da invitare alla gara.

In particolare, in una gara relativa all’affidamento del servizio di trasporto scolastico per gli alunni di scuole primarie e secondarie, i pubblici funzionari indagati hanno concordato con l’imprenditore futuro aggiudicatario il contenuto del bando, eliminando dal percorso del bus una località del Comune ove ha sede una scuola elementare, inizialmente prevista dal capitolato, in quanto zona extra-urbana e quindi maggiormente dispendiosa per la ditta risultata aggiudicataria.

Nella la gara relativa alla concessione in uso dell’impianto sportivo, il Dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune si sarebbe accordato con il titolare di fatto della ditta risultata aggiudicataria sul buon esito della gara, quando invece avrebbe dovuto escludere quella impresa perché fittiziamente intestata ad un parente dell’effettivo titolare, il quale ha ingenti debiti verso il Comune stesso.

Sotto la lente degli inquirenti anche una gara per progettazione esecutiva e direzione lavori per l’adeguamento sismico di un edificio scolastico, manipolata dai funzionari indagati per favorire il professionista poi risultato effettivamente vincitore, e a cui è stato chiesto di fornire cinque nominativi di professionisti compiacenti da invitare alla procedura negoziata e che poi non avrebbero volutamente partecipato alla gara.

In una altra procedura negoziata per la progettazione esecutiva e direzione lavori per l’adeguamento sismico di altro complesso scolastico, gli indagati hanno fatto ricorso allo stesso meccanismo, l’invito di professionisti compiacenti che poi non si sarebbero presentati alla gara. In quel caso, però, nel procedere all’apertura delle buste delle offerte economiche, si accorgevano che, per errore, un partecipante compiacente aveva presentato il medesimo ribasso del futuro aggiudicatario, rendendo necessario il ricorso al sorteggio. E poiché non è stato estratto il professionista che si intendeva favorire, gli indagati hanno stracciato i bigliettini relativi al sorteggio per tentare invece la procedura di correzoine dell’offerta, prevista dalle norme, ma invitando solo il candidato favorito.

Nel caso di un concorso pubblico per assumere un operaio a tempo indeterminato, sempre per favorire uno specifico candidato, si è arrivati a mandargli a casa le risposte alle domande che gli sarebbero poi state poste durante la prova.

E, stando a quanto illustrato dagli investigatori in conferenza stampa, al centro di questo complesso “sistema” ci sarebbe proprio il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, primo cittadino dal 1972 alla fine degli anniDuemila, poi vicesindaco (con sindaco il fratello) e infine di nuovo sindaco dal 2012.

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