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Orsa JJ4 torna libera: il Consiglio di Stato accoglie la richiesta di Enpa e Oipa

Orsa JJ4 torna libera: il Consiglio di Stato accoglie la richiesta di Enpa e Oipa

12 Dicembre 2020 0 Di Redazione In24

Orsa JJ4 torna libera: il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di libertà di Enpa e Oipa. Le associazioni: Si riconosce il diritto di natura.

Orsa JJ4, il Consiglio di Stato accoglie la richiesta di Enpa e Oipa

Va sospesa l’ordinanza del Presidente della Provincia di Trento che aveva disposto la cattura di Orsa JJ4. A stabilirlo, è stato ieri il Consiglio di Stato. Torna dunque libera, almeno per il momento, l’ungulato ritenuto pericoloso ed inseguito per settimane sulle montagne e tra i boschi del Trentino.

La decisione è contenuta nella sentenza 7065 emessa ieri dalla Terza sezione ordinaria del Consiglio di Stato, presieduta dal giudice Franco Frattini con estensore il giudice Giulia Ferrari.

“Va sospesa – si legge testualmente nella sentenza – l’ordinanza contingibile ed urgente del Presidente della Provincia di Trento che dispone la captivazione nel recinto di Casteller di una orsa ritenuta pericolosa per l’incolumità e la sicurezza pubblica, e ciò sia perché dalla documentazione versata in atti risulta l’insufficiente istruttoria che ha portato al giudizio di pericolosità dell’orsa sia perché nel periodo invernale (indicativamente da novembre a marzo) l’orsa è in letargo”.

I più contenti per la sentenza sono i rappresentanti delle due associazioni che hanno presentato il ricorso, Enpa e Oipa.

La scorsa estate, Orsa JJ4, un ungulato di quattordici anni già censito dalle autorità localio, che per i rappresentanti delle due associazioni è la più timida orsa del Trentino, alla fine dello scorso mese di giugno, probabilmente mentre se ne andava in giro con i suoi tre cuccioli, è entrata in contatto con due cacciatori.

Ritenendola pericolosa, il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha decretato la cattura e la reclusione a vita dell’orsa JJ4 e dei suoi cuccioli.

Nel tentativo di bloccare il provvedimento, Enpa e Oipa si sono rivolte ala giustizia amministrativa. Ed infatti, in primo grado, l’ordinanza del presidente è stata sospesa già dal Tribunale amministrativo regionale di Trento.

La Provincia autonoma ha poi emanato un nuovo atto per la cattura dell’orsa, ed anche questa volta Enpa e Oipa hanno presentato ricorso.

Il 12 ottobre scorso, in seduta monocratica, il presidente della Terza Sezione del Consiglio di Stato, Franco Frattini, aveva accolto la sospensiva dell’ordinanza su un nuovo ricorso presentato da Enpa e Oipa dopo la bocciatura da parte del Tar Trentino.

In seguito a tale ordinanza, Frattini era stato addirittura ricusato dalla Provincia autonoma, un gesto veramente grave. La ricusazione era stata bocciata dal Consiglio di Stato in seduta plenaria il 26 novembre scorso con l’intervento di altre associazioni: la Lega antivivisezione (Lav) e la Lega per l’abolizione della caccia (Lac).

Enpa e Oipa: IL Consiglio di Stato riconosce un vero diritto di natura

«Si stenta a credere che nella fase tanto difficile che attraversa il nostro Paese – hanno dichiarato in una nota congiunta Enpa, Oipa e Lav – nella crisi tanto profonda della biodiversità, nello stravolgimento climatico che incrudelisce sulla fauna, gli amministratori continuino a investire energie e pubblico denaro in una partita ingiusta e fallimentare, incuranti anche del discredito causato dalla violazione di norme europee e italiane, in una sorta di dispregio per un programma comunitario di alto profilo scientifico, Life Ursus, volto alla reintroduzione degli orsi in Trentino, che ha ricevuto anche, a suo tempo, cospicui fondi.

Con il pronunciamento di oggi il Consiglio di Stato riconosce all’orsa JJ4 un vero diritto di natura, vale a dire quello alla libertà e alla pratica dei ritmi naturali che le spettano, a lei come agli altri orsi italiani, nella fase delicatissima del letargo, che costituisce una prova cruciale per la sopravvivenza della specie». Infatti, quanto al “profilo del pericolo che è stato posto alla base dell’ordinanza contingibile e urgente” è stato confermato nelle ordinanze odierne che “nel periodo invernale (indicativamente da novembre a marzo) l’orsa è in letargo”.

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