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Palermo tra capolavori d’arte e gastronomia locale

26 Novembre 2021 0 Di Patrizia Russo

Per un week-end lungo il capoluogo siciliano regalerà giorni intensi ed emozionanti. Un viaggio alla scoperta di storia, cultura e bellezza dove il sole splende alto e i profumi della cucina siciliana si perdono nei vicoli più caratteristici. Palermo in tre giorni, ecco cosa vedere.

Tre giorni a Palermo e non solo

Palermo è una città estremamente affascinante che raccoglie autentici gioielli d’arte, ereditati dai popoli che si sono avvicendati nella dominazione dell’isola: arabi, normanni e spagnoli. Ciascuno di essi ha lasciato la propria impronta, un tassello, che oggi compone il mosaico della città. Un mix unico di stili, architettura ed arte.

Gli itinerari turistici consigliati sono tantissimi. Di seguito troverete qualche consiglio utile per visitarla al meglio in pochi giorni.

Una città di contrasti e di bellezze senza tempo che regala passeggiate uniche tra chiese barocche, palazzi antichi traboccanti d’arte, edifici neoclassici e mercati che ricordano i suq arabi.

Palermo – Palazzo dei Normanni: particolare della Cappella Palatina | Ph. P. Russo/IN24

Uno dei palazzi più visitati della Sicilia è Palazzo Reale (meglio conosciuto come Palazzo dei Normanni), la più antica residenza reale d’Europa. Il Palazzo e la Cappella Palatina racchiudono tutta la storia e la bellezza di questa città.

L’edificio storico (tutelato dall’Unesco) che rappresenta l’eredità normanna, l’opulenza della Cappella Palatina, punta di diamante del complesso con i suoi preziosi mosaici bizantini, la Torre Pisana, le splendide sale (Sala di Re Ruggero, Sala pompeiana ecc) e i giardini rappresentano come afferma Guy de Maupassant

“il più sorprendente gioiello religioso sognato dal pensiero umano ed eseguito da mani di artista”.

Palermo – Teatro Massimo | Ph. P. Russo/IN24

All’incrocio fra via Vittorio Emanuele, su cui troneggia il maestoso Teatro Massimo e via Maqueda, si apre la scenografica piazza Vigliena, meglio conosciuta come i Quattro Canti, che rappresenta il centro della Palermo barocca.

Questa particolare piazza, a forma ottagonale, è formata da quattro uguali facciate di palazzi, situati ai quattro angoli, su cui si spiccano l’allegoria delle stagioni.

Poco distante dai Quattro Canti si trova piazza Pretoria, più comunemente chiamata dai palermitani piazza della Vergogna dove al centro si può ammirare una imponente fontana. La piazza deve il suo nome, non come si potrebbe credere alla nudità dei corpi delle statue, ma all’ingente somma di denaro che il Senato palermitano dovette sborsare per il suo acquisto. La fontana è circondata sui tre lati da splendidi edifici quali Palazzo Pretorio, la Chiesa di Santa Caterina e due palazzi baronali.

Altra meta di sicuro fascino è il chiostro di San Giovanni degli Eremiti dalle cupole rosse di ispirazione araba. È sicuramente uno degli edifici ecclesiastici più affascinanti e singolari della città. L’elegante chiostro promette di trasportarvi in un altro mondo, lontani dai suoni della città.

Dopo il pieno di arte e cultura si può passeggiare sul lungomare panoramico di Palermo (Foro Italico). Quello che sorprende è che si tratta di una grande area verde con vista mare: tra palme, panchine-divano e sculture moderne ci si rilassa davanti ad un panorama mozzafiato.

Palermo è anche e soprattutto l’atmosfera che si cela dietro il portone di un palazzo nobiliare, nei vicoli del centro storico, all’interno di una bottega. Quindi, il modo migliore per conoscere la città è percorrere le sue strade e immergersi nella cultura locale; passeggiare tra i vicoli, sbirciare tra i portoni dove si aprono splendidi cortili e percorrere i suoi caratteristici, colorati e rinomati mercati rionali.

La Vucciaria (nei pressi dell’incantevole chiesa della Martorana) e Il Capo sicuramente il più vivace (vicino al Palazzo di Giustizia) si riveleranno luoghi perfetti, non solo per fare qualche acquisto, ma anche per assaggiare lo street food palermitano.

Tra le varie proposte troviamo il tradizionale pani câ meusa (panino con la milza condito con limone o maritati con ricotta o caciocavallo), pane e panelle o piatti pronti con specialità di verdure e di pesce (imperdibile il polpo).

Un locale storico dove fermarsi per assaggiare la tradizionale rosticceria “da strada” è l’Antica Focacceria San Francesco.

Palermo – specialità gastronomiche locali: il cannolo | Ph. P. Russo/IN24

Dal punto di vista delle specialità gastronomiche questa città mette d’accordo tutti i palati.

All’osteria Mercede su tutto spiccano i piatti a base di pesce, ma vanno forte anche le paste condite con gli ingredienti tipicamente siciliani quali il pistacchio e le mandorle. La scettro, però, spetta ai dolci: cannoli e tiramisù rivisitato con i cachi rappresentano vere e proprie prelibatezze.

Scendendo verso la borgata marinara della Cala ci si imbatte nell’enorme murale in memoria di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone; una passeggiata al tramonto crea un’atmosfera davvero suggestiva.

Museo Falcone-Borsellino per continuare a sentire viva e forte la presenza dei due Magistrati

Palermo – particolare del Museo Falcone e Borsellino | Ph. P. Russo/IN24

La città di Palermo e, in generale tutta la Sicilia, purtroppo è legata agli orrori della mafia e alla sua lotta. Nel palazzo di Giustizia di Palermo, per non disperdere l’eredità lasciata dai due Magistrati protagonisti della lotta a Cosa nostra, nasce un museo dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, voluto dalla Giunta distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo.

Determinante per la realizzazione del Museo è stato il contributo di Giovanni Paparcuri, scampato miracolosamente all’attentato del 29 luglio 1983 in Via Pipitone Federico a Palermo, nel quale persero la vita il Consigliere Istruttore Rocco Chinnici, i Carabinieri della scorta, nonché il portiere dello stabile.

Il museo ricostruisce l’ufficio in cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino svolsero la loro attività per diversi anni e si propone la rappresentazione di un luogo di memoria permanente, rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma anche all’intera collettività e soprattutto alle giovani generazioni.

Le tre stanze sono state ricostruite così come erano in quel periodo con i mobili e gli arredi del tempo, corredati da diversi oggetti personali che i due Magistrati utilizzavano nelle loro interminabili giornate lavorative. Le visite si effettuano solo su prenotazione, sono guidate e gratuite.

Per prenotare la visita Museo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino compilare il form.

Cosa vedere nei dintorni di Palermo

A pochi chilometri da Palermo si trovano diverse belle località da visitare. Da quelle di mare a quelle archeologiche, da quelle storiche a quelle naturalistiche.

Un viaggio a Palermo non può prescindere dalla visita di Monreale, con il duomo del XII secolo decorato da una miriade di mosaici bizantini a fondo oro raffiguranti scene bibliche. Difficilmente si potrà vedere qualcosa di altrettanto magnifico. La cattedrale di Monreale, insieme a quella di Palermo e a quella di Cefalù sono inserite nella lista dei patrimoni dell’Umanità Unesco.

Due cattedrali (quella di Monreale e quella di Palermo), due capolavori di differente bellezza, seppur con stili diversi. La prima presenta un esterno imponente, ma sobrio rispetto all’interno riccamente ricoperto di mosaici bizantini dorati che narrano vicende del Vecchio e Nuovo Testamento. Imponente è il Cristo Pantocreatore che sovrasta l’abside. Il Duomo della città, dedicato a Maria Santissima Assunta, presenta, invece, un interno molto semplice, quasi cupo che non rispecchia minimamente lo splendore dell’esterno ricco di archi a sesto acuto, quattro torri angolari, cupole e merlature che ricordano i palazzi arabi.

A Monreale le specialità culinarie siciliane si possono assaggiare da Bricco e Bracco indicato soprattutto per gli amanti della carne che viene esaltata nei principali piatti proposti nel menù. Locale elegante e raffinato con un’ottima cantina.

Cefalù – Cattedrale | Ph. P. Russo/IN24

Cefalù, un delizioso villaggio di pescatori, oggi è una vibrante cittadina di villeggiatura con un lungomare da cartolina. È molto piacevole passeggiare per le sue stradine fiancheggiate da graziose boutique che portano tutte all’imponente cattedrale normanna che sorge nella piazza centrale del paese.

Gli absidi e le pareti laterali sono ricoperte con i mosaici in oro risalenti all’epoca bizantina e di cui abbiamo ulteriore testimonianza nel Duomo di Monreale. Entrambe rappresentano oggi il lascito più importante in Italia per quanto riguarda l’influsso della civiltà e dell’arte medio-orientale.

Per pranzo un buon ristorante è la Locanda del Marinaio. In una location elegante, nel centro storico di Cefalù, propone un menù studiato e dai sapori innovativi, fuori dai soliti schemi. Piatti belli da vedere e da gustare con ingredienti freschi e del territorio.

A pochi chilometri da Palermo si trova Mondello la più nota località di villeggiatura della zona che conserva ancora un fascino straordinario dato dalle magnifiche ville storiche legate al periodo di Belle Epoque. Il piccolo centro ricorda il borgo di pescatori di un tempo. Da visitare soprattutto nelle stagioni di mezzo, quando la spiaggia è poco frequentata ed il mare ha colori caraibici.

Per evitare il caos della città si può soggiornare proprio a Mondello. L’holiday house Bri & Bri offre quattro camere in una villa Liberty. Le camere ampie e arredate con gusto offrono tutti i comfort.

Una bellissima strada che attraversa il parco della Favorita in circa venti minuti porterà in centro città.

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