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Piattaforma digitale unica, la ministra Azzolina annuncia: Pronta per l’anno prossimo

Piattaforma digitale unica, la ministra Azzolina annuncia: Pronta per l’anno prossimo

11 Dicembre 2020 0 Di Redazione In24

Annuncio della Azzolina: Il ministero lavora a una piattaforma digitale unica per la didattica a distanza. pronta entro il prossimo anno scolastico.

Didattica a distanza, la ministra Azzolina rilancia la piattaforma digitale unica

Una piattaforma digitale unica, standardizzata, con tutte le funzionalità necessarie, e soprattutto gratuita, al posto delle mille piattaforme a cui le scuole hanno fatto ricorso finora per la didattica a distanza in tempo di pandemia. A rilanciare l’idea, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha riproposto l’idea circolata e accantonata prima dell’estate. E annuncia: Sarà pronta per l’inizio del nuovo anno scolastico.

La ministra ha dato oggi l’annuncio alla stampa, ed ha reso noto che al progetto sta lavorando una a posita commissione istituita nelle scorse settimane e che si è riunita nella giornata di oggi.

La piattaforma digitale unica, dunque, dovrebbe essere messa a disposizione dal ministero per tutte le scuole d’Italia e fornita sia di spazi di archiviazione che di tutti gli strumenti necessari alla didattica a distanza.

Il bisogno di una piattaforma digitale unica si è manifestato abbastanza presto, sin dalla prima ondata della pandemia di Covid 19, quando tutte le scuole chiuse hanno iniziato a fare ricorso a piattaforme commerciali per la didattica a distanza.

Il ricorso alle piattaforme è avvenuto a macchia di leopardo ed ogni istituto scolastico ha scelto l’una o l’altra delle piattaforme, anche in funzione delle diverse dotazioni tecnologiche, e creando così una enorme disparità tra le famiglie.

In molte scuole, addirittura, si è lasciata a ciascun insegnante la libertà di scegliere tra le piattaforme proposte dal Miur nel suo portale e anche tra le altre disponibili sul mercato. Così, in certe scuole si  è diffuso l’uso di Zoom, in altre Team, e in altre scuole ancora Google classroom.

Ovviamente, si è fatto ricorso a piattaforme commerciali, cioè a quei sistemi che diverse software house hanno creato negli anni scorsi per le video conferenze, le riunioni aziendali e la didattica, perché mancava del tutto una piattaforma “pubblica”.

Di piattaforma digitale unica e pubblica si è parlato già nella prima ondata della pandeima, quando una proposta è stata avanzata da una deputata del Movimento 5 stelle Tiziana Drago.

La Drago ha segnalato la necessità di proporre a tutte le scuole un unico ambiente virtuale, in grado di rappresentare per docenti e allievi anche una pari opportunità in entrata.

”Alcune scuole sono molto più avanti e altre debbono ancora mettere a punto l’intero sistema – h segnalato nei mesi scorsi la deputata – La libertà di scelta, da parte del docente, del supporto virtuale da usare, sta inoltre ingenerando negli alunni confusione. Per questa ragione servirebbe una piattaforma unica per istituti in un ambiente informatico certificato, sicuro e protetto specie guardando agli studenti minorenni e alla semplicità di utilizzo per i docenti. Con una omogeneità della piattaforma si riuscirebbe ad accelerare anche la formazione dei docenti e, quindi, ottenere una didattica efficace anche per il lungo periodo. In termini di sicurezza la piattaforma uniforme per istituto, interverrebbe assicurando anche l’uso di community protette, che permetterebbero anche un feedback diretto tra alunni e alunni e tra docente ed alunno”.

Fatto sta che di questa piattaforma non si è parlato più per tutta l’estate e l’autunno.

Azzolina: Piattaforma unica pronta per il prossimo anno scolastico

“Superata la prima fase emergenziale – ha fatto sapere oggi la ministra Azzolina – si lavora ora ad una piattaforma nazionale che sarà messa a disposizione di tutte le scuole. Per la realizzazione del progetto il ministero sta coinvolgendo, dal basso, anche attraverso lo strumento delle interviste sul campo, il personale scolastico. L’obiettivo è quello di costruire la nuova piattaforma con la collaborazione di chi dovrà poi utilizzarla”.

In pratica si sta procedendo, con apparente lentezza, ad analizzare le esigenze connesse con l’uso della didattica a distanza nelle scuole italiane.

“Lavoriamo alla scuola del futuro – sottolinea la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina -. I processi di digitalizzazione sono fondamentali. Lo erano prima dell’emergenza, lo sono ancora di più oggi, in un periodo in cui abbiamo imparato che avere o non avere certi strumenti, saperli o non saperli utilizzare può fare davvero la differenza per la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Costruiamo oggi gli strumenti che saranno utili domani. Abbiamo il dovere di farlo. Ce lo ha insegnato questa emergenza che ha imposto una accelerazione sul digitale. Dobbiamo cogliere questa sfida e farne una leva per guardare a una scuola più innovativa, proiettata al futuro, con gli studenti sempre più al centro”.

Uno degli aspetti più delicati, a cui non è dato di sapere se la commissione stia lavorando, riguarda non tanto la funzionalità delle piattaforme, quanto la privacy, e soprattutto la gestione, la conservazione e magari l’utilizzo delle informazioni sugli utenti.

Tutto quel che va sotto il nome di profilazione, infatti, cioé quei dati che, sebbene non personali, ma sono comunque riconducibili all’utente, alle sue attività sulla rete, e che vengono registrate sia dai computer sia dai software.

Una massa enorme di dati il cui valore commerciale è enorme, per le possibilità di analisi dei comportamenti degli utenti sia per la possibilità di attivare meccanismi di fidelizzazione.

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