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Primarie Pd, Dario Corallo: uno sbuffo di aria nuova tra le muffe del Nazareno

Primarie Pd, Dario Corallo: uno sbuffo di aria nuova tra le muffe del Nazareno

23 Novembre 2018 0 Di Marino Marquardt

Una ventata di freschezza tra gli zombies della Morgue del Nazareno, uno sbuffo di aria nuova, un giovanile colpo d’ala tra le muffe del Pd. Li porta e li diffonde nell’asfittico ambiente Dario Corallo, il giovane candidato outsider alla Segreteria Dem.

Ecco il “Cucciolo” tra i Sette Nani candidati alla guida del Pd

Si taglia a fette il divario generazionale tra Lui e i morti viventi pronti a correre alle Primarie della prossima Primavera. Non ha chances Corallo, ma l’amplificazione delle sue scudisciate alla classe dirigente rappresenta già un premio alla voglia di cambiamento che il Giovanotto esprime.

E’ il “Cucciolo” della situazione nella singolar tenzone tra i Sette Nani. Non a caso è il più simpatico per la freschezza che emana. Freschezza non negatrice degli antichi valori. Dice ad esempio che userebbe l’espressione “compagni e compagne” aprendo un suo intervento o comizio. Una eresia, una trasgressione in un ambiente ancora contaminato dal renzismo…

Zingaretti in vantaggio di 10 punti su Minniti

Intanto i primi sondaggi indicano Nicola Zingaretti in vantaggio di 10 punti su Marco Minniti. I due – secondo i bookmakers dei Palazzi – sono i favoriti nella corsa al Gran Premio Nazareno.

Zingaretti calamita le speranze della componente di Sinistra rimasta ancora masochisticamente ancorata al Pd. Rappresenta – il Governatore del Lazio – l’illusione che tra i Dem qualcuno possa ancora fare qualcosa di socialmente utile alle fasce deboli del Paese. Chi vivrà vedrà…

L’ombra di Matteo Renzi sulla singolar tenzone…

Minniti è sostenuto da quanti esprimono il peggio del renzismo. Una candidatura di Destra all’insegna della continuità politica degli ultimi cinque anni. Matteo Renzi lo sostiene guardando alle liste e alla salvaguardia del potere personale che ancora detiene. Col suo partitino in costruzione, in caso di elezioni anticipate, l’ex Capo Scout è infatti certo che Minniti – in segno di riconoscimento – si rivelerebbe generoso nella scelta dei nomi dei fedelissimi…

Boccia, Richetti, Damiano e Martina, gli outsiders…

Passando agli altri outsiders Francesco Boccia e Matteo Richetti lavorano soprattutto alla salvaguardia delle rispettive visibilità. Con chances di successo ridotte badano comunque a raccogliere un buon bottino in grado di assicurare loro un ruolo in grado di consentire agli stessi possibilità di manovra tra i piani alti del Nazareno.

L’innovazione, l’apertura del partito alle giovani generazioni e il dialogo con M5s sono al centro della candidatura di Boccia;

Richetti è sostenuto da dirigenti e amministratori locali con l’intento di superare le correnti consolidate. Fondamentalmente resta un renziano. Un altro Cavallo di Troia del Giovanotto, insomma.

Infine Cesare Damiano e Maurizio Martina. E’ una candidatura di pura testimonianza postcomunista. – quella di Damiano – Una bandiera ormai impugnata soltanto da pochi reduci.

Maurizio Martina, l’ex segretario iscrittosi per ultimo alla corsa, sarà invece sostenuto soltanto da amici e parenti.

Alle Primarie della prossima primavera l’ardua sentenza…

23/11/2018   h. 09.20

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