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Quirinale, roghi e fiamme. Bruciati cinque nomi. Da ardere restano ancora pochi candidati

Quirinale, roghi e fiamme. Bruciati cinque nomi. Da ardere restano ancora pochi candidati

27 Gennaio 2022 0 Di Marino Marquardt

Quirinale, Roghi e Fiamme. Bruciati cinque nomi (Carlo Nordio, Letizia Moratti, Marcello Pera Elisabetta Casellati e Pierferdinando Casini) nell’arco di ventiquattr’ore. Intanto, nell’attesa di vedere rosolare anche il sesto nome – quello di Sabino Cassese – c’è chi si attrezza per una scampagnata al Colle col vino dei Castelli. Già perché è ormai rimasta poca la materia prima da incenerire. Sarà una piccola comitiva questa che si incamminerà con la Missione di convincere il Riottoso Inquilino del Quirinale a rimandare l’annunciato Trasloco. Il tutto – ovviamente – accompagnato dagli ola degli Zombies nell’occasione spettatori interessati a Camere Riunite.

Quirinale, roghi e fiamme, dunque.

Lo scenario appena descritto è quello dettato unicamente dal buonsenso lontano dal tifo di parte.

Detto ciò, sono i Giorni del Caos.

Sono i Giorni nei quali passano in secondo piano gli oltre quattrocento morti quotidianamente mietuti da Omicron – la Variante Gentile – in combutta con Delta – la Variante Killer.

Sono i Giorni della Merla, i Giorni più freddi dell’anno che in mare fanno strage di migranti.

Sono i Giorni dell’aumento indiscriminato del costo della vita di fronte ai quali il Governo dei Migliori sembra paralizzato.

Sono i Giorni di Nani, Ballerine e Mangiafuoco travestiti da Statisti

Sono i Giorni in cui Temi sempre più drammatici vengono coperti dalle Jacovelle (“tira e molla inutili” per i non napoletani ndr) della Politica sempre più lontana dai problemi del Paese.

Sono Giorni di immensa tristezza

Querelle Quirinale, oggi intanto si replica

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca,,,
27/01/2022

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