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Rinnovato il contratto dell’industria alimentare

Rinnovato il contratto dell’industria alimentare

06 Febbraio 2016 0 Di Daniela Francesconi

Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Federalimentare firmano il contratto: aumento salariale di 105 euro mensili, rappresentante per la sicurezza di sito, stabilizzazione per gli stagionali storici, nuovo fondo per licenziamenti e trasformazioni volontarie in part time, congedo retribuito per donne vittime di violenza.

Nel contratto 35 euro in più in busta paga per il 2016

Contratto rinnovato per l'industria alimentareIl contratto, scaduto il 30 novembre 2015, interessa 400 mila addetti dell’industria alimentare e resterà in vigore quattro anni. La trattativa no-stop, ripresa il 2 febbraio, si è conclusa positivamente in serata: nel 2016 verranno erogate le prime due tranche (20 euro da gennaio e 15 euro da ottobre), mentre le altre decorreranno da ottobre 2017 (20 euro), ottobre 2018 (25 euro), settembre 2019 (25 euro).

E’ il migliore dei risultati possibili ma speriamo sia l’ultimo Ccnl chiuso con l’attuale modello perché lo strumento è davvero diventato inadeguato – ha dichiarato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare – Ora, come Confindustria e sindacati, dimostriamo di essere in grado di cambiare sostanzialmente modo di fare relazioni industriali”.

L’associazione datoriale sottolinea “l’assenza di deviazioni dal Jobs Act” e la maggiore flessibilità ottenuta, con ulteriori 16 ore che saranno retribuite con una maggiorazione inferiore rispetto agli straordinari (il 20% invece che il 45%). In totale le ore contrattualmente previste saranno quindi 88, ben al di sopra del limite delle 40 ore settimanali.

Grazie allo straordinario coinvolgimento e alla partecipazione di tutti i lavoratori, abbiamo dato una risposta concreta rispetto al valore del contratto nazionale di lavoro, che tanti avrebbero voluto cancellare e che invece si conferma strumento di tutela e difesa dei diritti normativi e salariali di lavoratori e lavoratrici”, è il commento di Stefania Crogi, segretaria generale Flai-Cgil nazionale.

Il montante complessivo di aumenti sarà di 2.815 euro e viene sospesa la contribuzione da parte dei lavoratori al fondo Fasa (Fondo Assistenza Sanitaria Alimentaristi). Il congedo retribuito per le donne vittime di violenza raddoppia rispetto a quanto previsto dal decreto legislativo 80/2015.

L’incremento che abbiamo ottenuto non è legato ad alcun parametro né vincolato ad alcun ricalcolo – ha detto Stefano Mantegazza, segretario generale Uila-Uil – In un paese prossimo alla deflazione realizziamo una crescita reale ed effettiva delle retribuzioni, già a partire dal 2016″.

Il fondo specifico a sostegno dei lavoratori che perdono il posto a due anni dalla pensione interverrà anche nel caso di volontaria trasformazione del rapporto di lavoro da full-time a part-time e promuoverà il turn over per facilitare il ricambio generazionale.

I punti qualificanti del contratto danno corpo alla visione Fai-Cisl nella partecipazione dei lavoratori alle dinamiche d’impresa; negli assetti contrattuali, ora coerenti con la proposta unitaria di un nuovo sistema di relazioni industriali; nella bilateralità; nella formazione congiunta, nelle nuove modalità su telelavoro e lavoro agile”. Così commentano, in un comunicato congiunto, Luigi Sbarra, commissario nazionale Fai-Cisl e Claudio Risso, responsabile delle politiche industriali della Federazione agro-industriale-ambientale. “Il contratto integra linee guida che rafforzano ed estendono significativamente il secondo livello, rilanciando innovazione, produttività, competitività e condizioni di lavoro dei dipendenti”.

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