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Ritrovato il piccolo Nicola, il bambino sparito l’altra notte nel Mugello

Ritrovato il piccolo Nicola, il bambino sparito l’altra notte nel Mugello

23 Giugno 2021 Off Di Pietro Nigro

Ritrovato vivo in una scarpata il piccolo Nicola, il bambino scomparso nel Mugello che dall’altra notte ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

Ritrovato il piccolo Nicola, il prefetto di Firenze ringrazia i soccorritori

E’ stato vivo il piccolo Nicola, il bambino scomparso a Palazzolo sul Senio che dall’latra notte ha tenuto con il fiato sospeso migliaia di persone in tutta l Toscana e non solo. Il piccolo di appena 21 mesi è stato ritrovato in una scarpata.

La conferma ufficiale è arrivata dalla Prefettura di Firenze che ha coordinato le ricerche del piccolo, svolte con tutte le forze disponibili – anche con l’ausilio di cani – sia a terra che dall’alto.

Il bimbo, Nicola Tanturli, è stato trovato a circa tre chilometri dalla sua abitazione. A trovarlo, un giornalista della Vita in diretta della Rai, Giuseppe Di Tommaso, che risalendo verso la casa del bambino ha sentito rumori e lamenti ed ha avvertito i carabinieri.

Ed infatti il piccolo è stato ritrovato sul fondo di una scarpata, collocata a ridosso della strada e profonda una cinquantina di metri.

A calarsi sul fondo della scarpata, il comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia, il luogotenente Danilo Ciccarelli, che è sceso fino a 25 metri, ha recuperato il bambino e lo ha riportato sul ciglio della srtada sterrata, dove lo h riconsegnato alla madre.

Sul posto è stata fatta accorrere una eliambulanza che ha trasportato il piccolo all’ospedale pediatrico Meyer per effettuare controlli medici.

“E’ già stato sottoposto a una prima visita che ha rilevato la presenza di escoriazioni superficiali, ma le sue condizioni generali non destano particolari preoccupazioni – ha reso noto l’ospedale – Il piccolo verrà comunque trattenuto in osservazione in attesa di completare gli ultimi accertamenti”. 

I genitori del piccolo hanno manifestato ai giornalisti che li hanno contattati tutta la gioia del ritrovamento, al pari delle altre persone della comunità, che dall’altra sera hanno vissuto insieme a loro ore di angoscia.

Alla notizia del ritrovamento del piccolo Nicola tutto il paese di Palazzuolo sul Senio è esploso in una grande festa. Anche il parroco don Alessandro Marsili, che ha partecipato lui stesso alle ricerche, ha suonato le campane a distesa per cinque minuti.

“Tutto il Paese – ha riferito il religioso all’Ansa – è esploso in una grande gioia, qualcuno ha detto che è stato un miracolo. C’è stata un’ampia mobilitazione civile e di tante associazioni nelle ricerche. Proprio qui davanti alla chiesa è atterrato l’elicottero che lo ha preso per portarlo in ospedale e tutti i bambini del centro estivo sono corsi nel piazzale gridando ‘Nicola! Nicola!'”.

La scomparsa del piccolo Nicola, ore di angoscia e di ricerche

Il piccolo Nicola è scomparso la notte tra il 21 e il 22 giugno da un casolare sull’Appennino dove vive coi genitori e il fratellino di 4 anni.

A quanto si è appreso, i genitori del piccolo Nicola hanno cercato il figlio per diverse ore prima di dare allarme ai carabinieri. Secondo quanto ricostruito, la coppia si sarebbe accorta dell’assenza del bambino intorno a mezzanotte mentre i carabinieri sarebbero stati avvisati alle 9 di ieri mattina.

Un lasso di tempo nel quale la coppia avrebbe cercato il figlio intorno a casa, sperando di poterlo ritrovare. Riguardo a questo ritardo nel dare l’allarme, eventuali profili di responsabilità, al momento non emersi, saranno valutati nei prossimi giorni dall’autorità giudiziaria che, come è prassi, ieri era stata interessata per la scomparsa del bimbo.

Comunque, una volta scattato l’allarme, nella zona si sono concentrati ricercatori e soccorritori. Nell’area scandagliata dalle ricerche – ampia circa 10 chilometri quadrati – sono intervenuti vigili del fuoco, con circa 40 uomini e un elicottero, carabinieri, soccorso alpino, volontari del soccorso alpino e volontari della protezione civile.

E alla fine, questa mattina, il fortunoso ritrovamento del bambino, visibilmente disidratato, emotivamente provato e spaventato, ma relativamente in buone condizioni di salute.

A trovarlo, appunto un giornalista Rai che si aggirava nella zona, e che ha sentito lamenti e rumori ed ha avvertito una autopattuglia dei carabinieri su cuo viaggiava il comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia.

“Poteva essere il lamento di un capriolo di un daino – ha detto poi il militare – ma abbiamo deciso di verificare, anche se il terreno era molto scosceso. Mi sono calato dalla scarpata, chiamavamo continuazione il bambino ma non rispondeva. Poi ho sentito dei lamenti più chiari, e mi aspettavo che uscisse fuori un animale: invece è sbucato Nicola con la testolina tra l’erba alta, mi ha detto ‘mamma’, mi sono avvicinato. Mi ha abbracciato subito”.

Il militare ha spiegato di non aver “avuto l’impressione che abbia trascorso” la notte in fondo alla scarpata dove il piccolo è stato ritrovato, perché “l’erba non era schiacciata, non aveva fatto un giaciglio. Secondo me si è mosso”.

“Non abbiamo dormito per due giorni, ma questo ci ripaga di qualsiasi sforzo. Penso che di più non potevamo sinceramente fare, non potevamo ottenere di più: la prefettura ci ha messo nelle condizioni di avere tutto il personale necessario, lo Stato si è immediatamente attivato, abbiamo calcolato di aver avuto circa 1000 uomini in due giorni”. Lo ha detto il sindaco di Palazzuolo sul Senio (Firenze), Gian Piero Philip Moschetti, durante la conferenza stampa convocata dopo il ritrovamento del piccolo Nicola.

“Questa volta è andata in modo diverso da tante altre perché si è lavorato bene insieme – ha aggiunto – è una vera vittoria dello Stato, la vittoria di una macchina che ha funzionato in maniera efficiente, e di una comunità”.

Ritrovato il piccolo Nicola, il prefetto di Firenze ringrazia i soccorritori

«Una gioia incondizionata per il ritrovamento del piccolo Nicola la cui scomparsa ha tenuto col fiato sospeso tutti noi e il Paese». È stato questo il commento del prefetto di Firenze, Alessandra Guidi, che ha coordinato il piano per le ricerche del piccolo Nicola.

«Ovviamente, il primo pensiero vai ai genitori del bambino – ha aggiunto – e poi un grandissimo grazie a quanti, Carabinieri, Vigili del fuoco, volontari, si sono prodigati senza posa, col coordinamento della prefettura, nelle ricerche. Siamo soddisfatti di come sono andate le cose».

«Questa mattina – ha detto, poi, il prefetto – ho ricevuto la chiamata dell’ingegner Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della Protezione Civile, che ha espresso gioia e grande apprezzamento per il lavoro di tutti i componenti del soccorso».

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