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Sarri, il Napoli e le penetrazioni erotiche di Mertens

Sarri, il Napoli e le penetrazioni erotiche di Mertens

11 Febbraio 2018 0 Di Marino Marquardt

Sarri intende il pallone come sorgente di piacere. Mertens penetra la porta anziché sfondarla. E il Napoli vince a suon di gol. Si rassegnino i profeti dell’1-0.

Sarri, il Napoli e le penetrazioni erotiche di Mertens

La Favola Bella e la Grande Bellezza. Il San Paolo assapora l’Estetica del Pallone. Un gusto esaltante. Un piacere per gli occhi che va al di là del risultato calcistico in sé. Dries Mertens non è un bomber, è un artista. E’ un raffinato. E detesta le banalità. Lui col suo pallone la rete non la sfonda, la penetra accarezzandola, dolcemente. Che goduria per i voyer degli spalti e di Sky. Rocco Siffredi nun è nisciuno annaz’ a chisto riavulillo belga! (Per i non napoletani: Rocco Siffredi non è nessuno di fronte a questo diavoletto belga!” ndr). Un diavoletto inventato centravanti dallo studioso prima che allenatore di calcio Maurizio Sarri, il sacerdote del Dio Pallone prossimo a diventare Papa della panchina.

Interpreta il calcio come fonte di divertimento, Sarri. Intende il pallone come sorgente di piacere finalizzata all’orgasmo e alla piena soddisfazione intellettuale che si raggiunge nel momento in cui i movimenti in campo dei suoi uomini si traducono in espressioni di Bellezza.

E anche in gol. Tanti gol. A Lui piace vincere con ampio scarto. E’ fatto così. Decisamente un pezzo unico nel mondo della italica pedata. E finalmente stanno imparando a comprendere il suo linguaggio tecnico e la sua filosofia cancistica anche quegli irriducibili, rozzi commentatori conservatori della domenica, gli stessi osservatori che addebitavano quasi a mò di colpa il bel gioco che esprimeva e che esprime il Napoli.

“Se avessi voluto lavorare – confida agli amici l’anticonformista Uomo in tuta blu – sarei rimasto in banca… Io col calcio voglio divertirmi, il mio impegno è finalizzato al raggiungimento della Bellezza”.

Si rassegnino, dunque, i profeti dei magri 1 a 0; si rassegnino i sostenitori della micragnosa concretezza. La bulimia Estetica di Sarri sta contagiando anche gli spalti del San Paolo e i videotifosi.

E sta riavvicinando al calcio anche quanti per noia avevano deciso di non mettere più piede in uno stadio. Tra questi il sottoscritto che, dopo aver seguito per poco meno di vent’anni per l’Unità e Paese Sera il Napoli (da Vinicio allenatore al secondo scudetto) decise di cambiare settore e di occuparsi di altro. Lo stesso sottoscritto che oggi attende il fischio di inizio con impazienza per poter godere dello spettacolo che saprà offrire la squadra.

Detto ciò, sullo sfondo del compiacimento per questa Grande Bellezza e per questa Panchina superstar, l’amarezza che nasce dalla consapevolezza che l’attuale Magnifico Ciclo sta per esaurirsi. Il Mercato e la Forza dei Soldi sono in agguato con tanto di falce nera… Nun ce pensammo e… carpe diem!

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