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Supernalotto record, a Lodi caccia al vincitore dei 209 milioni di euro

Supernalotto record, a Lodi caccia al vincitore dei 209 milioni di euro

14 Agosto 2019 0 Di Pietro Nigro

Superenalotto: caccia aperta a Lodi al fortunatissimo vincitore del premio più grande della storia: ben 200 milioni di euro e rotti.

Superenalotto, caccia all’uomo che ha vinto 200 milioni di euro

Non è dato di sapere quale risultato darà la caccia all’uomo che si è scatenata a Lodi, dopo che il fortunatissimo acquirente di una schedina precompilata da due euro ha vinto al Superenalotto il premio più ricco della storia: oltre 209 milioni di euro.

“Mi dia una schedina da 2 euro, ma me la dia fortunata”, ha detto l’uomo a Sara, la figlia del proprietario del bar Marino di via Cavour 46, a Lodi, in cui è stata venduta la scheda record. Così almeno sostiene la ragazza, “interrogata” dai giornalisti e che ora spera anche che il fortunatissimo accolga il suo invito: “Se vince, me lo faccia sapere, che vado dal parruchciere” aveva detot la ragazza all’uomo, di cui purtroppo nmon ricorda motli particolari.

A quanto sembra, infatti, al momento dell’acquisto della scheda più fortunata della storia dei concorsi premi, la rivendita – che è in centro e vicino al mercato, era abbastanza affollata, e tanto era il via vai di avventori. Impossibile dunque ricordare bene le fattezze di quell’acquirente.

Una cosa è certa: proprio quella confusione, quel via vai di avventori gli ha imposto di non perdere tempo a scrivere la combinazione vincente ed a preferire una schedina precompilata.

Una schedina da due euro, appunto.

E stando alle cronache, non è nemmeno la prima volta che succede una cosa del genere in quel bar di Lodi. Come ricorda la titolare Marisa, «Si tratta della terza vincita di un certo rilievo nel nostro bar. Nel 2017 sempre qui è stato centrato un 5 da 107mila euro, mentre l’anno scorso è arrivato un 5stella da 50mila euro».

Non è dato di sapere se il novello miliardario (in lire) avesse idea di cosa ci fosse in ballo. Probabilmente sì, perché che il monte premi fosse da record lo sapevano tutti, ormai, già da diversi giorni. Perfino in Kazakhstan, la repubblica asiatica a sud della Russia, il sito nur.kz teneva costantemente aggiornati i suoi visitatori sull’andamento del montepremi italiano e offriva perfino di comprare biglietti online. E già da giorni, la Sisal aveva registrato una impennata di vendite anche nelle rivendite di confine, quelle vicine alle frontiere, segno che anche moltissimi cittadini di Francia, Svizzera e Austria si sono interessati al nostro Superenalotto.

Vincita miliardaria, ecco la procedura per ritirare il premio

Ora, che la supervincita è stata realizzata, quel fortunato vincitore avrà un gran bel grattacapo: come incassare, e soprattutto come gestire la colossale vincita. Per l’incasso, potrà sempre andare a vedere le istruzioni presenti sul sito.

Per una vincita superiore a 52mila euro, le regole della Sisal prevedono una sola modalità: il giocatore deve presentarsi entro 90 giorni in uno degli Uffici Premi di Sisal (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13), in via Tocqueville 13 a Milano o in viale Sacco e Vanzetti 89 a Roma.

Pochissimo il materiale richiesto per partecipare al “rituale”: un documento di identità, un iban, il codice fiscale e ovviamente la schedina vincente. Il primo passo è quello più facile, al “banco” dove Sisal accoglie i vincitori ed esegue una prima verifica su schedina e giocatore.

Terminata la fase uno, il giocatore (insieme ad eventuali accompagnatori) viene fatto accomodare in un salotto apposito, prima di incontrare il responsabile dell’Ufficio Premi.

È qui, durante un attesa presumibilmente non lunga, che il responsabile dell’Ufficio Premi firmerà gli incartamenti che ufficializzeranno la consegna del premio milionario al giocatore.

Pasticcini e caffè aprono l’ultima fase della procedura, mentre il giocatore può scegliere di raccontare la sua storia (decidendo eventualmente se rivelare anche il suo vero nome), o di lasciarsi andare alle emozioni.

In ogni caso, dicono da Sisal, nessuno di quelli arrivati in passato ha mai dichiarato di voler cambiare completamente vita: in attesa di metabolizzare meglio il colpo grosso (e magari riflettere a mente lucida su come gestire la vincita), finora tutti hanno completato il rituale tornando a casa da persone “normali”, come prima di giocare la magica schedina.

Difficile, infatti, è capire come investire o come spendere una tale cifra, anche perché chiunque potrebbe fornire consigli, ma inevitabilmente soggettivi e personali. Così sta accadendo infatti sui social, dove in ogni bacheca è un profluvio di commenti con cui pressoché tutti stanno dicendo la propria idea di come andrebbero spesi quei soldi. Ma non è mancato chi ha espresso il dubbio che il vincitore possa aver bisogno anche di un aiuto psicologico, di un supporto necessario per meglio gestire l’emozione della vincita senza perdere la testa.

SuperEnalotto, nove anni fa il premio record da 177 milioni di euro

Il record precedente del Superenalotto, minore ma comunque di tutto rispetto, risale a nove anni fa, quando in tutta Italia furono distribuiti ben 177,7 milioni di euro divisi in 70 vincite, grazie al “6” centrato con la bacheca dei sistemi Sisal.

Già l’8 agosto il montepremi, saluti costantemente nelle ultime settimane, era arrivato a 205,4 milioni di euro, il premio più alto mai messo in palio nella storia del gioco, poi diventi addirittura 209 e passa per il concorso del 13 agosto.

Ma, fa notare la Sisal, rispetto al 2010 è profondamente cambiato il contesto sociale e tecnologico del Paese, testimoniato dai cambiamenti anche nello stile delle giocate e nelle abitudini degli italiani che provano il colpo grosso: a dimostrarlo gli oltre 100 mila giocatori che nelle ultime settimane sono arrivati a tentare la fortuna giovcando “online”, cioé servendosi del sito o della app ufficiale del Superenaltotto.

Nove anni fa, appunto, un anno dopo l’introduzione del Superenalotto online, i giocatori telematici non arrivavano a poche centinaia.

E invece, ieri ha vinto il solito gioatore analogico, un passante che ha ordinato una schedina precompilata da due euro.

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