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Tuscia: cosa visitare tra storia, cultura e terme

Tuscia: cosa visitare tra storia, cultura e terme

14 Gennaio 2022 0 Di Patrizia Russo

L’Alto Lazio è la scelta perfetta per chi cerca un posto rilassante e tutto da scoprire restando in Italia. Da Viterbo con le strutture termali e il centro storico medievale, Tuscania con le sue necropoli etrusche e Civita di Bagnoregio  l’atmosfera medievale è garantita! Ma cosa vedere nella Tuscia nello specifico? Ecco una selezione di posti imperdibili.

Viaggio nei borghi della Tuscia, la terra etrusca tra Viterbo e dintorni

La zona occupata nell’antichità dagli Etruschi che oggi comprende quasi interamente il territorio della provincia di Viterbo, fin dall’Alto Medioevo venne chiamata Tuscia.

Questa zona, incastonata tra Roma, il mar Tirreno, la Toscana e l’Umbria, è un territorio ricco di storia e tradizioni, facilmente raggiungibile, da diverse regioni, per un week-end all’insegna del relax, della cultura e della buona tavola.

I luoghi da visitare sono ricchi di testimonianze archeologiche e storiche che raccontano un lontano passato e riservano piacevoli sorprese a chi decide di immergersi in tanta bellezza.

Ecco un itinerario per scoprire i borghi della Tuscia in un week-end.

Viterbo la città dei Papi

Viterbo, il centro della Tuscia è una cittadina dall’anima medievale racchiusa da mura. Il suo centro storico medievale più grande d’Europa è impreziosito da antichi palazzi, chiostri e suggestivi vicoletti di pietra.

Viterbo è conosciuta anche come la “Città dei Papi”: infatti, fu sede pontificia per circa ventiquattro anni dal 1257 e qui si si svolse anche il primo Conclave della storia, all’interno dello splendido Palazzo dei Papi che oggi è possibile ammirare in Piazza San Lorenzo, dove spicca anche la Cattedrale.

Il Duomo dedicato a San Lorenzo, ha un’imponente struttura romanica, anche se la facciata, a causa di vari rimaneggiamenti, ha uno stile rinascimentale. Ciò che sicuramente attira di più l’attenzione è l’elegante Palazzo dei Papi e in particolar modo la loggia: un’elegante balconata che diventa una stupenda finestra sulla vallata.

Diversi papi furono eletti proprio a Viterbo. Particolarmente importante è stata l’elezione di Gregorio X. In quell’occasione, i vescovi impiegarono trentatré mesi per prendere una decisione. Il popolo, stanco di sostenere le spese di quel lungo concilio, decise di scoperchiare il tetto dell’edificio e di ridurre le razioni di cibo per forzare i prelati a decidere. Si trattò, in sostanza, del primo conclave, perché i vescovi furono chiusi dentro a chiave. Dopo quell’episodio la Chiesa decise di istituire ufficialmente il conclave per l’elezione dei pontefici.

Il modo migliore per scoprire la storia di Viterbo è proprio quello di visitare la cittadina, soprattutto il suo centro storico.

Viterbo, abitazione con i caratteristici profferli | Ph. P. Russo/IN24

Impossibile non restare affascinati dal quartiere medievale di San Pellegrino, con le sue “case a ponte” (costruzioni che uniscono le case dei due lati di una strada creando suggestivi passaggi coperti) e i “profferli” (la facciata è adornata da scale esterne che portano al piano superiore dove c’era l’abitazione. Il piano terra era adibito a botteghe, stalle e depositi). Le case con il profferlo, oggi la maggior parte restaurate, sono il segno distintivo del centro storico, impreziosite da vasi di fiori che danno un senso di bellezza e armonia.

Molte abitazioni hanno anche i richiastri, cortili interni al servizio di una o più abitazioni e non mancano le Case torri, abitazioni dei ricchi aristocratici.

Viterbo, B&B Residenza delle arti | Ph. P. Russo/IN24

Per dormire si può optare per il B&B Residenza delle arti proprio nel centro di Viterbo. La residenza ha tre camere che si affacciano sul soggiorno comune arredato con mobili vintage e moderni e con una grande attenzione ai particolari. Buona la colazione con prodotti locali.

In piazza del Plebiscito si trova l’imponente palazzo dei Priori. La sua costruzione fu iniziata dal Capitano del popolo nel 1460 e terminata solo nel ‘500 inoltrato. L’edificio merita una visita per gli stupendi soffitti delle sale principali (ingresso gratuito).

Salus Terme: un pieno di benessere nel cuore della Tuscia

Viterbo è famosa anche per le terme. Questa zona è ricchissima di fonti termali, molto apprezzate per le loro qualità curative e già conosciute ai tempi degli antichi romani. Nel cuore della Tuscia, troviamo lo stabilimento Salus Terme.

Il percorso include vasche con chaise longue, idromassaggi, getti a cascata, sauna panoramica e vasca di reazione, percorso Kneipp e aree relax indoor e outdoor e trattamenti corpo come fanghi, massaggi. Il tutto inserito in un grande parco con pini secolari che è una vera meraviglia!

Non molto distante si trovano le terme libere del Bullicame, alimentate dalla fonte omonima. Il parco comprende due piscine entrambe con acqua calda e dunque fruibili anche nelle stagioni più fredde. L’acqua termale sgorga bollente da un cratere naturale protetto da una struttura trasparente.

Tuscania una località ricca di storia e dal grande fascino

Tra i luoghi da vedere nei dintorni di Viterbo c’è questo suggestivo borgo medievale di tufo caratterizzato dal colore rossastro della roccia. Tuscania custodisce diverse necropoli ed è quindi molto importante dal punto di vista archeologico e storico. Due dei siti più importanti si trovano sul Colle di San Pietro, entrambi edifici religiosi autentici capolavori dell’architettura romanica.

Tuscania, Basilica di San Pietro | Ph. P. Russo/IN24

Da non perdere la Basilica di San Pietro, che si affaccia su un vasto manto erboso dall’atmosfera d’altri tempi. L’antica chiesa sorge su un insediamento etrusco, circondata da due torri medievali e dal palazzo episcopale. Da ammirare il rosone e il portale centrale.

Tuscania, colonnato della Basilica di San Pietro | Ph. P. Russo/IN24

L’interno è diviso in tre navate e ricorda lo stile romanico con influssi bizantini. La caratteristica principale della navata centrale è il pavimento. La cripta, risalente al XII secolo, si caratterizza per le tante colonne che sorreggono piccole volte a crociera. Al suo interno l’affresco più caratteristico è quello raffigurante i tre santi protettori di Tuscania (Veriano, Secondiano e Marcelliano).

Poco più a valle, scendendo il colle verso Tuscania, si trova un’altra bellissima testimonianza dell’arte romanica a Tuscania rappresentata dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Sebbene la posizione non sia scenografica come quella della precedente anche questa merita una visita. La facciata presenta tre bellissimi portali decorati, di cui quello centrale in marmo bianco. Le decorazioni di Santa Maria Maggiore sono decisamente più ricche della chiesa precedente, gli archi e le colonne sono affrescate e non mancano bassorilievi e capitelli scolpiti.

Passeggiare, infine, per le vie del centro storico con negozietti e ristorantini nei quali gustare gli ottimi sapori locali, consentirà di respirare un’atmosfera rilassata e di ammirare suggestivi scorci.

Consigliato per un pasto semplice ed economico l’osteria trattoria da Alfreda. Una trattoria essenziale, tipica, verace che propone una cucina casalinga. Ideale per assaporare la cucina locale senza troppe pretese.

Civita di Bagnoregio la città che muore

La splendida Civita di Bagnoregio patrimonio mondiale dell’UNESCO, è conosciuta con il nome di “città che muore” ribattezzata così dallo scrittore Bonaventura Tecchi. Inserita tra i borghi più belli d’Italia, è meta turistica imperdibile per chi si trova in zona.

Fu abbandonata alla fine del Settecento dopo che un terremoto distrusse il ponte che collegava la rocca alla città bassa. Il borgo è davvero suggestivo arroccato sul suo conglomerato di depositi vulcanici. È collegato alla terraferma da uno stretto e ripidissimo viadotto pedonale di trecento metri, caratteristica che lo rende unico. Passeggiando nel centro storico si respira un’atmosfera d’altri tempi e si ammirano testimonianze etrusche, romane, medievali e rinascimentali, tra le quali spiccano i palazzi dei Colasanti e Bocca degli Alemanni.

Da visitare è Antica Civitas, un piccolo museo di arti e mestieri realizzato in una grotta di epoca etrusca (dove sono stato ambientate alcune scene del film “Pinocchio” di Alberto Sironi) e il Museo Geologico e delle Frane che illustra le problematiche del borgo e della Valle dei Calanchi.

Prima di andare via è d’obbligo salire sul Belvedere per ammirare dall’alto tutta la valle.

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