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Tutti a idrogeno: soldi ai Governatori per i nuovi autobus

29 Luglio 2021 0 Di Nunzio Ingiusto

Le Regioni approvano il piano del Governo sulla mobilità sostenibile e gestiranno 600 milioni di euro per comprare autobus non inquinanti.

Tutti a idrogeno: soldi ai Governatori per i nuovi autobus

Buoni propositi che iniziano a realizzarsi. Quelli del governo per una diversa mobilità urbana ed extraurbana segnano il primo concreto intervento con 600 milioni di euro da spendere. Siamo agli inizi, certo, ma in prospettiva non ci saranno più alibi per far viaggiare i cittadini su mezzi inquinanti e traballanti.

Il decreto predisposto dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini ha avuto il via libera dalle Regioni. La Conferenza Stato-Regioni ha, infatti, condiviso l’impostazione governativa che, tra le altre novità, destina il 50 per cento dei soldi al Mezzogiorno.

Inizia l’utilizzo dei primi fondi del PNRR, di cui 9,7 miliardi sono nelle mani del Ministero di Giovannini. Farà la sua parte? Il fatto che si parta dai mezzi pubblici dopo colpevoli ritardi centrali e periferici lascia ben sperare.

Seicento milioni di euro da spendere in cinque anni

I 600 milioni di euro dovranno essere spesi nei prossimi cinque anni. I cittadini avranno a disposizione mezzi a metano, elettrici o a idrogeno, adatti ad accogliere anche persone con disabilità. Una parte dei soldi può essere utilizzata dagli Enti locali e dalle aziende di trasporto per riconvertire i vecchi mezzi alle fonti non inquinanti. Qualcuno in realtà si era già mosso prima Bus a idrogeno: a Bolzano e poi?
Ora il piano é nazionale e senza intralci burocratici, i governatori possono far partire le gare di acquisto.

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini.

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini.

Per la prima volta non si finanziano più autobus diesel”, ha detto Giovannini. L’utilizzo di idrogeno verde o motori elettrici sono la sfida più alta che l’Italia deve affrontare. Non solo per la mobilità ma anche per la salute.

Le cause, dicevamo, sono antiche e vanno rimosse anche senza la declamazione di un Paese green. Decine di studi hanno messo il trasporto pubblico locale tra le prime cause di inquinamento urbano e di malattie respiratorie. Solo pochi sindaci hanno affrontato il tema durante i mesi della pandemia e del lock-down ma potendo contare comunque su mezzi vecchi.

Rendere le città più vivibili, meno inquinate, per offrire servizi migliori ai cittadini, sono le parole usate dal ministro per mettere in evidenza il tempismo nell’assegnazione delle risorse.

Nelle Regioni del Sud, il problema della vetustà del parco autobus è maggiormente sentito e noi ne abbiamo tenuto conto” ha spiegato.

Ecco che alla Campania sono stati assegnati 64 milioni di euro, alla Sicilia 56,5, alla Puglia 47,4. Le altre risorse ovviamente sono andate alle Regioni del Nord.

Domanda finale: il tempismo del governo sarà anche quello di sindaci e governatori? D’accordo, c’è tempo fino al 2026. Ma i mezzi pubblici transitano – ed inquinano – tutti i giorni.

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